In mancanza di una normativa nazionale, gran parte delle regioni italiane hanno adottato una normativa che detta le indicazione relative alla possibilità di creare, all’interno delle nostre abitazioni, degli ambienti particolari, denominati serre bioclimatiche. Questi nuovi ambienti, che possiamo considerare locali tecnici delimitati da superfici vetrate, essendo di per sé dei balconi tamponati da vetrate mobili, permettono la riduzione del consumo energetico invernale, andando a migliorare le condizioni di confort all’interno dell’abitazione, favorendone la ventilazione naturale. Questo è possibile perché questi nuovi spazi si comportano come delle serre, immagazzinando il calore proveniente della radiazione solare, trattenendolo e rilasciandolo gradualmente verso l’interno dell’abitazione, rendendo più vivibile e fruibile lo spazio del balcone durante i mesi invernali. Per fare sì che questi ambienti possano adempiere al loro fine, è necessario che il balcone che si vuole chiudere, abbia un orientamento da Sud – Est a Sud – Ovest, e sia in condizione di ricevere direttamente la radiazione solare. Solamente se il balcone possiede una corretta posizione espositiva è possibile giungere alla progettazione di una serra bioclimatica, la quale deve essere supportata da una valutazione dell’impatto che la stessa avrà sull’efficienza energetica dell’abitazione. Vi è quindi la necessità di correlare la pratica con una Certificazione Energetica ad opera di un tecnico abilitato, che deve integrare il progetto della serra bioclimatica con i relativi calcoli del risparmio energetico. Questi calcoli devono attestare che il valore risparmiato dalla realizzazione della serra bioclimatica, permetterà un risparmio energetico di almeno 10% rispetto il consumo annuo senza il posizionamento della vetrata.
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