Piazzale della Stazione di Padova | CZstudio associati | architettura paesaggio

Padua / Italy / 2012

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Inquadramento urbanistico Il progetto del piazzale è parte integrante di un più ampio programma di sviluppo della stazione di Padova, all’interno delle politiche Europee di espansione delle reti di trasporto di interesse Comunitario, e il sistema regionale di trasporto metropolitano (SFMR). Il contesto urbano di Padova attualmente esprime una tensione positiva, legata ai programmi di trasformazione urbana, e una tensione sociale già in atto, che richiedono un ripensamento più comprensivo sul carattere di un nodo multimodale, con la qualità dell’organizzazione dei flussi e la qualità di uno spazio urbano centrale. Finalità dell’opera Obiettivo del progetto è ottenere uno spazio urbano unitario disponibile agli usi della città e non solo della mobilità, con un alto livello di qualità e un budget contenuto (90€/m2). Il progetto ha promosso: un più facile orientamento dei flussi delle diverse utenze; la ri-attualizzazione di geometrie e dimensioni per adeguare l’assetto spaziale al ruolo di ‘porta della città’; l’esclusione del traffico automobilistico privato e la contrazione dello spazio destinato alla mobilità pubblica; la realizzazione di una nuova struttura a parcheggio per 800 biciclette (bicipark); l’inserimento di un punto di car sharing elettrico, in una prospettiva di sviluppo della mobilità sostenibile. Lo spazio pedonale è stato dilatato, nella sua estensione est-ovest, da 100 a più di 300 metri, e, verso sud, da circa 20 a 32 metri grazie alla riduzione delle corsie del trasporto pubblico da tre a due. L’area ciclopedonale di fatto è triplicata, passando da 5000 mq circa a 15000 mq ed è stata immaginata come una piazza–giardino. Il piazzale, così ridefinito nelle sue dimensioni, è percepito come uno spazio continuo, libero da ostacoli e ri-orientato attraverso l’uso di nuovi filari di alberi. Scelta dei materiali Il comfort e la sicurezza sono i criteri che hanno determinato la scelta dei materiali e assieme al disegno della topografia delle superfici danno continuità alle parti relazionate tra loro (traffico pedonale, ciclabile e carrabile) e orientano i differenti flussi. La versatilità d’uso di tali spazi e il controllo dei diversi flussi di mobilità che li attraversano è risolta tramite piattaforme polifunzionali in calcestruzzo colorato (ciclopedonali e a traffico controllato), che, oltre a differenziarsi dalle superfici specificamente viabilistiche in asfalto, possono ospitare plateatici, piccole fiere, manifestazioni e mercati temporanei. Tali superfici opportunamente sagomate, guidano la raccolta delle acque meteoriche verso le caditoie lineari che misurano longitudinalmente gli spazi, e rispondono alla scelta di articolare lo spazio aperto attraverso criteri di fluidità e continuità fisica e percettiva, minimizzando le zone di scarsa visibilità e facilitando, per quanto possibile, la sicurezza dei luoghi. Lo spazio notturno proposto ristabilisce un criterio unitario dello spazio della luce artificiale attraverso la definizione di tre quote di illuminamento che si specificano correlandosi alle scale e alle dimensioni dei diversi ambiti: illuminazione diffusa proveniente dall’alto con pali alti 8 metri per sottolineare lo spazio di percorrenza stradale; illuminazione diffusa, proveniente dall’alto con pali alti 5 metri sugli spazi polifunzionali; illuminazione radente lungo le piste ciclabili. Scelte tecnologiche-strutturali La nuova piazza – giardino è ri-calibrata anche nei rapporti sole – ombra. L’utilizzo esteso della vegetazione arborea oltre a sottolineare lo sviluppo longitudinale dello spazio ciclopedonale, è infatti finalizzato alla realizzazione di zone di equilibrio termico e mitigazione dell’impatto delle superfici pavimentate, perciò si è scelto l’impiego di alberature a foglia caduca, che meglio rispondono alle esigenze di ombreggiamento estivo e soleggiamento invernale del piazzale: Robinia pseudoacacia ‘bessoniana’ (filari), Gleditsia triacanthos e Celtis australis, Sophora japonica 'regent’ (alberi isolati). La trasformazione delle superfici verticali dei cavalcavia esistenti in pareti di vegetazione rampicante fanno da sfondo ai singoli spazi. La vegetazione di progetto continua le strutture arboree esistenti di Viale Codalunga, rafforzando l’habitat naturale degli uccelli, reintroducendo la natura in un contesto urbano fortemente caratterizzato dalla mobilità.
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    Project details
    • Year 2012
    • Work started in 2009
    • Work finished in 2012
    • Cost 2.700.000
    • Status Completed works
    • Type Public Squares / Urban Furniture
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