Restauro del Duomo di Acerra | Gimmi Devastato Architetto

Acerra / Italy / 2012

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Queste, in sintesi, le linee guida del lavoro di Restauro della Chiesa Cattedrale di Acerra. Lavoro che è iniziato con la creazione, a quota cornicione, di una “camera stagna” per l’intervento più urgente di tutti : il recupero strutturale delle volte e delle coperture. Dopo la rimozione delle tele sono state messe in luce le lesioni vecchie e nuove; il quadro fessurativo emerso e la natura stratigrafica delle volte hanno indirizzato l’intervento di consolidamento non più sul previsto placcaggio delle vele con fibra di carbonio, ma sulla tradizionale tecnica delle catene in acciaio alla quota di imposta degli archi di navata. Le lesioni sono state oggetto di accurata sarcitura mentre cornici, modanature e ghiere sono state salvate in massima parte; successivamente le tele di G. Girosi risalenti al 1954, restaurate a piè d’opera, sono state rimesse in situ. Intanto sono state revisionate tutte le coperture e gli estradossi delle volte, con massima attenzione alle orditure in legno ed al manto di tegole, in più parti smontato e rimontato con le dovute integrazioni. Unico elemento di copertura completamente rifatto, è stato il vasto e suggestivo ambiente di sottotetto che copre il pronao, nascosto alla vista dalla pseudo trabeazione dello stesso: le ripetute incursioni sui tetti si sono concentrate proprio in questa zona prospiciente la piazza, rendendo la struttura permeabile agli agenti atmosferici e accelerandone il processo di degrado. La distribuzione dei luoghi oggetto di intervento, accessibili solo con una certa dose di spericolatezza e di prestanza fisica, ha richiesto l’adozione di un ascensore esterno e la distribuzione di passerelle varie che sono servite da prototipo per la realizzazione di un sistema permanente di manutenzione delle coperture del Duomo. Oggi, raggiunta la linea di gronda attraverso la scala interna al campanile, è possibile camminare in sicurezza sopra e sotto i tetti e raggiungere agevolmente, anche con attrezzi, i canali di gronda, le vetrate e le intercapedini. Questo percorso di monitoraggio e manutenzione, praticamente invisibile dalla quota strada, si presta anche per allestimenti temporanei e adeguamenti di dotazioni tecnologiche, primo fra tutti il parafulmine. Quest’ultimo, dato che la Cupola del Duomo rappresenta l’edificio più alto del Centro Storico di Acerra è stato completamente rifatto ed implementato con beneficio della Comunità tutta. Nel vasto corredo di interventi sono state eseguite anche le revisioni e gli adeguamenti ai correnti standard di sicurezza degli impianti di diffusione acustica, di allarme e di illuminazione; le campane, dopo molti anni, riprendono a ritmare la giornata con il loro richiamo, mentre si pongono le basi, sia solo a livello di predisposizioni, per le riprese in video. La rete elettrica è stata completamente rifatta secondo normativa vigente ed i nuovi punti luce ed apparecchi illuminanti, scelti nell’ottica della valorizzazione degli elementi morfologici, tipologici e spaziali dell’organismo architettonico, sono stati definiti sempre con l’alta sorveglianza della Sovrintendenza per i Beni Architettonici, Paesaggistici, Storici, Artistici ed Etno Antropologici della Provincia di Napoli. Un discorso a parte merita il nuovo piano cromatico degli interni e degli esterni, giacchè nel corso delle indagini preliminari, poi confermate ed affinate durante i lavori, sono emerse cromie diverse da quelle attuali, con diffusa presenza di azzurro all’interno, dovuto alla dedicazione Mariana del Duomo. I nuovi colori, in grassello di calce, rilevati in maniera fedele agli originali e verificati con tintometro, sono accompagnati dal sapiente recupero pittorico dei finti marmi, distribuiti su paraste, cornici e fasce architravate. Completano il piano di recupero delle decorazioni interne, la pulizia con integrazione delle modanature in oro foglia e l’eliminazione delle tante applique e lampadari che in maniera posticcia sono state installate con l’introduzione dell’elettricità. La Cappella del Sacro Cuore, a noi pervenuta con un impianto cromatico di finti marmi a colori molto accesi e dal sapore “pop”, ha cambiato completamente l’impatto cromatico delle pareti, restituendo equilibrio e luce al soffitto con lunette sapientemente restaurato negli affreschi e negli stucchi. La sala del Coretto, più trascurata negli anni rispetto alla altre parti del Duomo e forse proprio per questo con una variante delle originali cromie ancora in luce, è stata semplicemente rinfrescata. Anche i saggi sugli esterni hanno rivelato un quadro cromatico diverso rispetto a quello degli anni ’60, con una prevalenza di giallo zafferano stemperato e con l’inaspettato trattamento delle maestose colonne ioniche del pronao a finto marmo. Questa scoperta, confermata dal grafico originale di restauro integrativo, redatto dall’Arch. Luigi Scoppa, deliberato il 05.02.1868, e custodito presso il Museo Diocesano di Acerra, ha dato il via, proprio nella fase finale, al recupero del paramento pittorico originale, e sempre con l’adozione di materiale a base di grassello di calce. Restano da fare ancora molte cose di carattere complementare, come il pieno recupero dei marmi di cappelle e zoccolature, dei legni del coro e dei portali di ingresso, degli arredi fissi e mobili , nonché della statuaria. Il tutto come necessario completamento del restauro artistico di tele ed affreschi sapientemente condotto sotto il controllo del Dott. Giovanni Barrella. Infine, e questa è solo una traccia di lavoro per l’ulteriore valorizzazione di questo tesoro di cultura e storia acerrana, rimane da esplorare il sotterraneo del Duomo. Lo spazio è suggestivo, monumentale ed ampio; sicuramente custodisce le tracce del passato medievale, se non paleocristiano, del sito acerrano e per questo deve essere reso accessibile con maggiore facilità, oggi agli studiosi, domani a tutti. Per il momento è stata installata una rete minima di illuminazione e facilitato il sistema di discesa nel sottosuolo, ma è auspicabile un programma di interventi adeguato.
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    Queste, in sintesi, le linee guida del lavoro di Restauro della Chiesa Cattedrale di Acerra. Lavoro che è iniziato con la creazione, a quota cornicione, di una “camera stagna” per l’intervento più urgente di tutti : il recupero strutturale delle volte e delle coperture. Dopo la rimozione delle tele sono state messe in luce le lesioni vecchie e nuove; il quadro fessurativo emerso e la natura stratigrafica delle volte hanno indirizzato l’intervento di consolidamento non più sul previsto...

    Project details
    • Year 2012
    • Status Completed works
    • Type Churches / Recovery/Restoration of Historic Buildings / Restoration of façades
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