Abitazione Appia Pignatelli | Angelo Luigi Tartaglia

Rome / Italy / 2001

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Il committente cercava una residenza per sé e la moglie non troppo lontana dal luogo di lavoro, così abbiamo proposto di adattare ai loro gusti uno dei padiglioni di un complesso di spaziosi capannoni destinati ad attività industriali nel cuore del parco dell’Appia Antica, in Roma. D'accordo con la giovane coppia, amante della rigorosa essenzialità del contemporaneo, abbiamo progettato la casa ispirandoci ai tipici loft newyorkesi. Oltrepassando una porta dipinta di verde che suggerisce la presenza del parco circostante, si entra direttamente nel soggiorno, caratterizzato da capriate in metallo che sorreggono una leggera volta rivestita in cartongesso. Il pavimento in mogano ha inserti con mosaici che idealmente delimitano i vari spazi. Da un lato, un divano rivestito di cotone giallo e scandito da cuscini tabacco, accompagnandosi alla tonalità ramata delle tende in lino e seta, crea un accogliente angolo conversazione. Dall'altro lato, un tavolo in legno d'acero e cristallo di Jean-Francois Crochet per Sergio Terzani abbinato a sedie in cuoio di Cattelan dal color bluette, contrastando con il rosso del quadro di Paolo Canevari, disegna un'allegra zona pranzo. Ovunque, sculture in legno realizzate da Ferdinando Codognotto, artista romano conosciuto in tutto il mondo, mentre al centro della stanza una stella in mosaico, opera di Cristiano e Patrizio Alviti, è una sorta di ideale punto di partenza dell'energia della casa, un po' come lo era il fuoco ai tempi antichi. Qui, facendo di necessità virtù, in luogo di un camino progettato ma non autorizzato dalla Soprintendenza, abbiamo ideato un mobile in legno di mogano rivestito con foglie di bronzo lucidato che oltre a raccogliere piatti, bicchieri e suppellettili nasconde l'antiestetica praticità del televisore e dello stereo. Un abile gioco di quinte oblique scandisce gli spazi, mentre dietro un'altra quinta, dalla forma curva ricoperta con lastre di rame, si apre la sala da bagno degli ospiti, a ridosso della quale l'architetto ha sistemato la piccola cucina. Intima e informale, la cucina è tutta giocata intorno al tavolo laminato di Charles Eames, alle sedie di I.C.F e al quadro di Michele Pucacco che riprende i toni bruciati del pavimento, realizzato in cemento trattato e cerato. Un agile disimpegno dove sono stati sistemati gli armadi separa, nonostante l'assenza di porte, la zona giorno da quella notte, dove si aprono la camera padronale e la stanza per gli ospiti. Quella padronale è di un'eleganza essenziale, con il lineare letto di Tisettanta e i semplici comodini a forma di cubo appoggiati a una parete il cui intonaco spugnato ricorda la texture di una tappezzeria. Qui, un sole in legno dorato realizzato da Ferdinando Codognotto riprende, esalta ed espande quell'energia positiva della casa che era partita idealmente dalla grande stella in mosaico posta al centro del soggiorno.
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    Project details
    • Year 2001
    • Status Completed works
    • Type Apartments / Interior Design / Custom Furniture / Lofts/Penthouses
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