Concurso para la rehabilitación y adecuación de las naves 8 y 9 de Matadero Madrid

TODO SE TRANSFORMA Madrid / Spain / 2008

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Premessa
La riconversione edilizia, finalizzata ad una nuova destinazione d’uso, è una tipologia di intervento che necessita di un’analisi accurata del contesto, maggiormente se si interviene su di un edificio sottoposto a tutela. Questo è lo spirito con cui ci siamo avvicinati al progetto: trovare gli elementi vitali di un edificio in disuso, per permettere alle nuove attività che vi si insedieranno, di trasformare un luogo che era di lavoro e sofferenza, in un luogo che sarà di libera creatività. Proprio perchè si tratterà di un luogo in cui i giovani artisti avranno l’opportunità di esprimere il proprio talento e le proprie emozioni, è necessario che i futuri fruitori possano muoversi in libertà in uno spazio che abbia fortemente mantenuto la sua integrità strutturale, ma che al contempo permetta loro di orientarsi e utilizzare con facilità tutte le articolate attività che il centro propone.
Aspetti legati alla Tutela
L’intervento non modifica in nessuna parte le facciate degli edifici, mantenendo integre in tutti i loro aspetti le loro aperture. Vengono modificati soltanto alcuni elementi delle coperture (senza modificare il volume) per permettere l’inserimento di lucernai e griglie di areazione.
Viene rimosso un limitato tratto del cornicione dei prospetti trasversali della “nave 9” per permettere il passaggio della passerella posta sul terrazzo.
Saranno rimosse le pareti divisorie interne e dei tratti di solai.
I nuovi accessi tecnici, le uscite di sicurezza e i gli accessi principali di nuova edificazione si trovano tutti al piano interrato sotto l’attuale piano di calpestio.
Aspetti Progettuali
Il progetto ha considerato alcuni aspetti progettuali come dominanti, questi ne hanno, di conseguenza, orientato lo sviluppo:

- tutela dei prospetti e delle strutture esistenti
- funzionalità distributiva
- chiarezza percettiva
- integrazione delle attività con il contesto
- caratterizzazione degli edifici

Per coniugare la necessità di avere spazi di “gran altura” con la volontà di non demolire nessuna trave, abbiamo scelto di abbassare il piano di fondazioni di 330 cm, realizzando dei “sotto pilastri” e delle “sotto murazioni”, trasformando così il piano baho rasante in uno espacio di gran altura, appunto. L’unico punto in cui potranno essere sostituiti dei pilastri – se lo si riterrà inevitabile – è nello spazio destinato a “plato”, area in cui abbiamo previsto la possibilità di realizzare due travi di grande spessore al posto degli elementi strutturali al momento presenti.
Il prospetto nord ovest diventa così l’accesso principale alle attività, l’abbassamento della quota di pavimento garantisce la presenza del numero necessario di vie di fuga, senza modificare le aperture del prospetto originale.
Si genera così uno spazio esterno localizzato a quota -330 cm, una piccola piazza ipogea delimitata da una gradinata e raggiungibile tramite delle rampe inclinate che, segnando gli assi dominanti del progetto, relaziona la nave 8 e la nave 9 con gli accessi principali, con il futuro parcheggio sotterraneo esterno e con la piazza principale.

Alcuni elementi architettonici sono alla base del progetto:
- Pareti mobili opache e vetrate
All’interno della nave 8 e della nave 9 si è scelto di realizzare in murature i soli blocchi dei servizi igienici e delle scale di servizio. Le restanti attività sono delimitate da un sistema di pareti mobili appese a un telaio di elementi realizzati in metallo, vincolati ai pilastri e alle travi esistenti. Nonostante la necessità di un numero limitato di queste pareti, si è scelto di allestire da subito un reticolato che serva l’intera struttura, per permettere in futuro un nuovo allestimento distributivo senza dover nuovamente intervenire. Una griglia di profilati a “U” inseriti nei pavimenti e allineati al telaio a soffitto, permetteranno una maggiore stabilità dei panelli.
I pannelli sono realizzati in un telaio di legno, con materiale isolante al loro interno e ricoperti da un tavolato sottile, intonacato e verniciato con trattamento ignifugo (non infiammabile). Questi pannelli saranno utilizzati doppi nei locali che necessitano un maggior isolamento acustico. Alcuni pannelli sono trasparenti (metacrilato) e saranno inseriti in un telaio in ferro. Le porte sono inserite all’interno dei pannelli stessi. Poiché le pareti mobili non arrivano al soffitto ma si interrompono 50 cm sotto le travi, l’isolamento acustico dei vani è realizzato con dei pannelli a “vela” sospesi a soffitto al di sotto del livello di passaggio delle condotte degli impianti di aerazione, riscaldamento ed illuminazione, che sono tutti previsti a soffito e visibili. I pavimenti tecnici sono previsti solo nelle aree che li necessitano e il collegamento tra i due livelli sarà superato con delle piccole rampe localizzate.
- Torri di luce
Per poter illuminare le aree planimetricamente centrali, e di conseguenza più buie delle navi 8 e 9 si è pensato di riutilizzare la soluzione architettonica già presentenella nave 9, delle aperture nei solai e nelle parti corrispondenti di tetto. La soluzione di declina in due varianti, a seconda dell’esigenza, con balaustre a creare dei patios e con delle vetrate (in parte apribili a lamelle orizzontali) per raggiungere direttamente le aperture poste nel piano di copertura. Il livello del tetto viene anche’esso chiuso da delle lamelle di vetro apribili e gestite automaticamente in caso di pioggia che permettono la ventilazione naturale, abbassando la temperatura e riducendo la necessità di areazione forzata.
- Elementi ombreggianti, il Velario
Il terrazzo-belvedere e caratterizzato da un elemento modulare, ricavato dalle proporzioni della rete strutturale della nave 9 e dallo sviluppo in alzato del modulo finestra del fronte della nave 8. Questo semplice elemento, realizzato con un telaio in metallo e una copertura in tessuto, ripetuto lungo il prospetto longitudinale crea una sorta di sequenza di vele che conducono il visitatore verso il fiume, concludendo il percorso con un “pontile” a sbalzo. Questo elemento, facilmente allestibile, può essere riproposto anche
Sulle altre parti del terrazzo in caso di mostre o eventi.
Il collegamento verso la nave 8 avviene con un elemento, anch’esso a sbalzo, che lambisce il fronte senza toccarlo. Una doppia rampa e due percorsi pedonali laterali ne permettono una fruizione anche ai visitatori disabili.
Aspetti Strutturali
Si è scelto di intervenire sulle strutture esistenti avendo cura di non demolire nessun pilastro e nessuna trave. L’intervento è orientato alla massima tutela e prevede la sola demolizione di tratti di solaio, le aperture sono tutte realizzate seguendo i moduli delle travi esistenti, che non vengono così mai interrotte, mantenendo la continuità strutturale esistente. Le nuove scale inserite sono strutturalmente autoportanti e sono indipendenti dalla struttura originaria. L’abbassamento della quota di calpestio del piano interrato a –330 cm comporta la realizzazione di una sottomurazione perimetrale e la realizzazione di “sottopilastri” che avranno una sezione maggiore di quelli sovrastanti sia per ragioni puramente strutturali, sia per segnalare la presenza dell’intervento al visitatore futuro. In una parte del piano interrato è prevista la realizzazione di un piano ammezzato (o interpiano) che sarà realizzato con una struttura portante in ferro che scaricherà i suoi carichi direttamente sui sottopilastri di nuova realizzazione.
Aspetti Distributivo-Funzionali
La “nave 8”, la nave 8b” e la “nave 9” sono trattate come strutture autonome ma, volendo, è possibile percorrerle lungo il loro asse longitudinale. Partendo dal piano terreno della nave 8b si può arrivare al centro della nave 8 e, risalendo al terzo piano, attraversare e raggiungere, per mezzo di una passerella, il tetto della nave 9.
Nella nave 8 le attività di “Intermediae” e “Artistica” possono convivere come un’unica attività, quando la coincidenza degli orari ne permette un’apertura contemporanea, pur potendo essere gestite in modo autonomo in caso di chiusura di una delle due. L’area “Social”, al terzo piano, è raggiungibile utilizzando il nuovo blocco scale principale, senza che sia necessario che l’attività “Intermediae” sia aperta.
Nella nave 9 un chiostro centrale distribuisce le attività e delle “torri di luce ne ritmano lo spazio e favoriscono l’illuminamento naturale e l’areazione. Le attività dei due piani sono totalmente autonome, un collegamento interno è reso possibile grazie ad una scala posta nel locale bilblioteca. Due nuove scale gestiscono gli spostamenti all’interno dell’edificio, mentre l’accesso al terrazzo avviene tramite la scala originaria ed un nuovo ascensore.


Aspetti Percettivi
Le due navi sono funzionalmente autonome, ma su scala urbana è possibile percepire una continuità tra i due edifici che costituiscono un fronte continuo di oltre 170 metri che dista soltanto 75 metri dal fiume Gadalchivir. Il progetto ha scelto di rafforzare questo segno creando una struttura ombreggiante leggera e modulare che marca longitudinalmente tutto il prospetto della “nave 9” fino a proiettarsi verso il fiume. Un segno di dinamismo e assenza di confini ben leggibile dagli automobilisti che percorrono il ponte che attraversa il fiume.
Internamente al matadero si è deciso di segnare il territorio “per sottrazione”. Nulla è percepibile sopra la quota del piano di calpestio ma, un sistema di piani inclinati e di gradinate, creano un legame tra le attività interne e gli spazi esterni, mettendoli in relazione con gli ingressi del matadero e con la piazza principale. Lo spazio-piazza antistante alla nave 8 così generato, permette di accedere separatamente alle attività e diventa, contemporaneamente, un luogo di aggregazione e di sosta all’aperto.
Entrando nella nave 8 dal piano interrato si ha la percezione, alzando lo sguardo, dell’interezza dell’edificio e si può leggere la logica strutturale che lo governa. Entrando nell’area espositiva si ha una percezione maggiormente statica, che predispone al rallentamento dei ritmi ed alla visita, poichè una lama di luce, proveniente dall’alto e da dietro, investe il visitatore. Entrando nell’area destinata alla reception ed all’orientamento, un canale prospettico conduce alla scala centrale, “torre di luce”, invitando il visitatore a penetrare all’interno dell’edificio, a raggiungere le scale – vero elemento di collegamento verticale delle attività – e a diventare direttamente utilizzatore del centro.
L’attività di orientamento e gestione, localizzata nella nave 8b, è un’attivita che può essere quasi non utilizzata da chi è solito frequentare il centro, ma di particolare utilità per i neovisitatori. Secondo questo principio è stata pensata come un’area attraversabile. Chi la utilizza, vi accede dall’esterno attraverso un’ampia vetrata e, dopo aver percorso la sala multifunzionale, può raggiungere, salendo di mezzo piano, direttamente la nave 8, oppure, restando al piano, dirigersi verso i percorsi all’aperto che si trovano al piano terreno.
Nella nave 9 si è cercato di accentuare l’aspetto della totale leggerezza e integrazione tra le attività, gli scorci visuali permettono di percepire frequentemente gli spazi nella loro interezza. Grandi porte vetrate separano le attività principali, sia che siano chiuse, sia che siano aperte (ruotano intorno ad un asse verticale centrale) non ostacolano la vista, continuando a concedere la visione integrale dell’intero edificio.
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    Project details
    • Year 2008
    • Status Competition works
    • Type Multi-purpose Cultural Centres / Museums / Art Galleries
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