Un'area per lo sport e il tempo libero a Bellusco - MB - | Davide Maggioni

Bellusco / Italy / 2013

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IL CONCEPT DEL PROGETTO Il territorio di Bellusco è complesso e stratificato, e vi si fondono elementi storici (dimore nobiliari, borghi di antica formazione, cascine), tessuti della recente urbanizzazione e ambiti produttivi che si sono sovrapposti alla maglia dei tracciati agricoli tradizionali. La sfida progettuale si è rivelata essere la definizione dei caratteri di un “oggetto” specifico ma composito: un parco urbano dove attività sportiva e di svago, socialità e rapporto con la natura si relazionano con il sistema agricolo di matrice storica, che ancora lambisce il centro. Il tema è quello della progettazione sostenibile del paesaggio, inteso come deposito di segni che sono espressione della storia e della cultura della città e – come tali - si sono rivelati riferimenti importanti. L’AREA PER LO SPORT E IL TEMPO LIBERO Gli edifici del complesso sportivo sono stati disposti secondo i tracciati della maglia agricola tradizionale, emersi dallo studio delle mappe catastali. Ciò ha comportato la definizione di un recinto che organizza in modo razionale i diversi ambiti, pur senza compromettere la permeabilità dei luoghi. L’accesso al centro sportivo si ha da via Tonale e via Adamello, in diretta connessione con il centro cittadino, nonché da via Dolomiti, più prossima alla Provinciale SP2. All’interno del comparto è stato previsto un tracciato stradale di nuova realizzazione: un anello che consente di organizzare la circolazione interna al sistema. Ampi parcheggi sono localizzati a servizio diretto delle diverse funzioni. La proposta progettuale comprende: un Centro Tennis dotato di una Club House e di quattro campi gioco ( eventualmente coperti con coperture pressostatiche) per un totale di circa 6000 mq e un Centro Benessere. I rispettivi edifici sono organizzati su due livelli, e localizzati a nord-ovest dei campi da calcio esistenti. Il ridotto impatto paesaggistico degli edifici è stato garantito sia dal posizionamento degli stessi in prossimità dell’area boschiva che dalla scelta di realizzare volumi razionali e sobri, con finiture in legno naturale, che non compromettono la visuale verso le aree boscate a nord dell’area demaniale. Completano il sistema dei servizi sportivi e ricreativi un’area dedicata all’atletica e al basket, con spogliatoi, locale attrezzi dedicati, gli uffici del centro sportivo e spazi all’aperto coperti. Gli edifici che si sviluppano in direzione nord-sud, disposti lungo il lato est dell’area, a diretto contatto con l’ambito denominato AC 14, sono caratterizzati da porticati perimetrali continui in grado di garantire un’adeguata protezione dall’irraggiamento solare; tali edifici comprendono: un bar, un ristorante bio, spazi ad uso commerciale, un farmer market per la promozione di prodotti locali, l’info point del parco e un’area per il noleggio bici. La disposizione degli spazi adibiti ad ospitare tali funzioni prevede una totale permeabilità degli edifici tramite la formazione di patii coperti, utili anche per collocare tavolini all’aperto di bar e ristorante nel periodo estivo. A sud dei campi da calcio è stata proposta un’ampia piazza pavimentata, deputata ad accogliere il mercato dei prodotti locali. Le aree verdi interne all’area demaniale sono state trattate a orto e frutteto, sia per attività didattiche che per la diretta fruizione da parte dei cittadini. Tale scelta consente di mantenere permeabile l’area sportiva rispetto alle aree ad alta naturalità a est. Particolare attenzione è stata data alle strategie che favoriscono la mobilità lenta e sicura. L’area sportiva è collegata al parco urbano attraverso un sistema di viali e percorsi ciclopedonali. Nello specifico la connessione e la permeabilità rispetto all’Area di Compensazione AC14 è stata garantita pur nel rispetto della naturalità dei luoghi. L’IDEA DI UN PARCO AGRICOLO URBANO Il progetto del parco è stato impostato partendo dalle considerazioni ed indicazioni presenti del PTCP di Monza e Brianza in quanto strumento primario di gestione del territorio in ambito paesaggistico-ambientale. Queste in sintesi le indicazioni di progetto suddivise per temi : Tema ecologico : Il parco in progetto, posto al margine est dell’abitato di Bellusco costituisce una cerniera tra il corridoio ecologico primario costituito dal Parco Rio Vallone e le Linee di continuità ecologica costituite dagli ambiti agricoli non ancora compromessi dall’urbanizzazione presenti nell’ambito di progetto. Questo intervento di ricucitura della connettività ecologica viene perseguito attraverso un incremento del valore di naturalità degli ecosistemi esistenti all’interno dell’ambito di progettazione. Viene proposto un potenziamento dei sistemi ripariali presenti quali elementi di connessione ecologica interna all’area (interventi: valorizzazione e incremento della fascia spondale vegetata), dei sistemi dell’area agricola attraverso l’inserimento di siepi campestri e alberate lungo i sentieri (reintroduzione del sistema a campi chiusi, tipico della pianura padana, perso con la meccanizzazione delle pratiche agricole), viene proposto l’incremento della fascia boscata presente nelle aree marginali. La valorizzazione della biodiversità in campo agrario viene attuata attraverso l’introduzione di aree a prato fiorito ( prati con specie spontanee locali - minore manutenzione e maggiore interesse ecologico per biodiversità) e attraverso l’ introduzione di alberi da frutto in varietà antiche come elementi non solo di interesse estetico e gastronomico ma anche ecologico. Tema paesaggistico : a livello paesaggistico il parco proposto viene interpretato come un intervento volto a riqualificare un’area posta ai margini dell’abitato e ormai abbastanza compromessa. Lo sviluppo urbano degli ultimi decenni, piuttosto aggressivo nei confronti delle aree agricole unito alla sempre maggiore meccanizzazione dell’agricoltura hanno provocato una progressiva cancellazione dei segni che caratterizzavano il paesaggio agrario della Brianza. La proposta di un nuovo parco è stata interpretata come occasione di riqualificazione e ricucitura tra un’area di frangia urbana ed il paesaggio agrario circostante. Il disegno del parco si struttura quindi attraverso un’interpretazione di segni in parte già presenti sull’area di progetto: la struttura dei campi che in ogni area corrisponde a particolari giaciture dovute ad antiche trame di appoderamento; le linee d’acqua, ovvero i canali naturali od artificiali presenti nell’area, di alcuni di propone la riapertura; le linee dei percorsi interpoderali di cui si propone l’infittimento, funzionale alla fruibilità del parco. L’elemento vegetale viene utilizzato attraverso i filari monospecifici per sottolineare gli assi principali del progetto. Il parco assume caratteri più ‘urbani’ e quindi più costruiti e disegnati nelle aree a ridosso delle nuove edificazioni e lungo l’affaccio sulla SP 2, mentre diventa più naturalistico ed estensivo nell’area centrale con i grandi spazi a prato desinati alle manifestazioni ed assume i caratteri di una ruralità controllata nelle aree più esterne, quelle del parco agricolo, a diretto contatto con il paesaggio circostante. LA “PORTA” DEL PARCO Si è scelto di considerare come “porta” simbolica del parco l’area a nord della SP2, a ridosso del tracciato viario, in stretta connessione con il Parco del Rio Vallone. Al fine di meglio garantire il collegamento tra i due sistemi verdi si propone la riqualificazione del sottopasso, che viene dotato di adeguata illuminazione e dell’introduzione dell’elemento acqua (vasca d’acqua) che evochi la natura irrigua dei luoghi. Elementi visivi (totem luminosi) catalizzano l’attenzione di chi transita lungo la via. A completamento del sistema dei servizi ricreativi si è scelto di localizzare uno skate park, luogo di aggregazione per la comunità giovanile e landmark territoriale. Ulteriore riferimento quale “porta” di connessione è l'area a ridosso dell'info point, posta a cerniera tra la piazza del mercato e il parco. ASPETTI COSTRUTTIVI ED IMPIANTISTICI L’impiego di materiali rinnovabili e un elevato grado di prefabbricazione sono i principi fondamentali che hanno portato alla scelta degli elementi costruttivi della proposta progettuale. Si è quindi pensato al legno, che è l’unico materiale grezzo che cresce in natura e quindi è a disposizione in quantità illimitata. Il legno ha, inoltre, una buona capacità d’isolamento termico, una piacevole temperatura superficiale e una capacità doppia di immagazzinare il calore in confronto ai materiali minerali. Tale scelta risponde ad istanze di sostenibilità ambientale che paiono oggi più che mai valori irrinunciabili per la progettazione sia di strutture pubbliche sia private. Non da ultimo sarà possibile contenere notevolmente i tempi di realizzazione dell'opera mediante una progettazione esecutiva integrata che permetterà di impiegare in larga misura elementi pre-assemblati in stabilimento. Strutturalmente infatti si ottiene un fabbricato che abbina leggerezza (minor peso proprio) ed elasticità, il legno infatti è naturalmente elastico e sopporta più facilmente le deformazioni che si presentano durante un terremoto assorbendo meglio l'energia dell'onda sismica. Tali caratteristiche, unitamente all'inerzia dei setti portanti nel piano, sono i requisiti sostanziali per poter considerare l'edificio “strategico” ai sensi delle NORME TECNICHE PER LE COSTRUZIONI di cui al D.M. 14.01.2008. Non meno importante è poi la resistenza antincendio, il legno infatti è un isolante naturale e mentre la parte esterna brucia la parte interna mantiene inalterate le proprie caratteristiche meccaniche evitando improvvisi collassi strutturali. Gli edifici saranno poi dotati di un impianto di produzione di energia elettrica di tipo fotovoltaico. L’impianto sarà installato con elevata integrazione architettonica beneficiando quindi della tariffa incentivante più alta oggi concessa. Infine verrà posta particolare attenzione al tema del recupero dell’acqua piovana; gli edifici saranno predisposti per il recupero, per usi compatibili, delle acque meteoriche provenienti dalle coperture: si pensa al tetto verde sia per ragioni tecniche che ecologiche, ma anche economiche. Il verde pensile apporta numerosi vantaggi, quali: assorbe temporaneamente l’acqua piovana e la rilascia lentamente, filtra l’inquinamento urbano e riduce l’anidride carbonica, filtra l’acqua piovana inquinata, raffredda l’aria per evapotraspirazione di vapore acqueo, riduce la trasmissione dei rumori all’interno dell’edificio, aumenta il volano termico della copertura, aumenta la resistenza termica della copertura, protegge il manto impermeabile e ne prolunga la durata. FASI DI REALIZZAZIONE DELL’INTERVENTO Con l’intento di minimizzare l’impatto economico dell’intervento si è ipotizzato di procedere per fasi. Nello specifico: 1) In primo luogo si prevede la realizzazione del Centro tennis con i 4 campi da gioco, la Club house, il Centro benessere ed i relativi parcheggi, compresa la strada di accesso da via Adamello. 2) Nella seconda fase si prevede la realizzazione dei collegamenti e della viabilità, con il completamento dell’anello stradale interno, la realizzazione dei parcheggi a ovest dei campi da calcio, la realizzazione dei percorsi ciclopedonali del parco e la riqualificazione del sottopasso.  3) Nella terza fase si prevede la realizzazione degli edifici a est dell’area demaniale (Info point, market e bar ristorante), la realizzazioni del verde intorno al centro sportivo e degli orti, la realizzazione dei parcheggi in linea a est dell’area e la realizzazione della piazza. 4) Infine, con la quarta fase, si attuerà la realizzazione dello skate park e si opererà al completamento del parco e alla realizzazione del percorso vita. PROPOSTA PER LA SOSTENIBILITA’ ECONOMICA DEL PROGETTO L’esigenza di rispondere alla domanda di servizi pubblici e i vincoli di bilancio sempre più stringenti, comportano il maggiore coinvolgimento di soggetti privati nel finanziamento e nella gestione di opere pubbliche. Si propone quindi l’attivazione di un partenariato pubblico-privato, mediante locazione finanziaria di opera pubblica, ai sensi dell’art. 153 comma 20 del D.Lgs n. 163/2006. Il Comune, contestualmente alla locazione finanziaria per la realizzazione del progetto, potrà concedere a un soggetto privato il diritto di superficie, per una congrua durata, delle strutture ricreative e sportive. In sostanza il soggetto privato, pagando al Comune un canone annuo per lo sfruttamento del centro sportivo, contribuirà ad ammortizzarne le spese di realizzazione, che il Comune versa sotto forma di canoni di leasing. In sintesi, il partenariato pubblico-privato comporta che il soggetto privato sia responsabile per il finanziamento (tramite Istituto di credito), la costruzione, il funzionamento e la manutenzione del progetto, la cui proprietà rimane pur sempre in capo all’Ente pubblico.
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    Project details
    • Year 2013
    • Client Comune di Bellusco
    • Status Competition works
    • Type Parks, Public Gardens / Urban Furniture / Landscape/territorial planning / Sports Facilities / Leisure Centres
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