Manica di accoglienza del Museo di Villa della Regina | Paolo Terramoccia

Concorso di idee con Arch. Michele Tucci Turin / Italy / 2010

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RELAZIONE BREVE DI CONCORSO

L’approccio progettuale su cui si fonda l’intervento proposto parte dal presupposto che, a fronte dall’analisi di ciò che ha vissuto il sito nel corso della sua storia, non si voleva proporre alcun falso storico né tanto meno un edificio che riprendesse i caratteri tipici di ciò che ci fu e che ora non avrebbe senso di essere.
Quindi possiamo affermare che l’intento fondamentale, su cui si sviluppa il nuovo edificio a servizio del Museo di Villa della Regina, è quello di proporre un manufatto figlio del suo tempo, ma che si fondi su basi storiche e iconografiche ben ancorate sulla storia del luogo.
Dal punto di vista formale l’edifico proposto si articola fondamentalmente su due trame ben distinte, ma concatenate l’una nell’altra; la trama strutturale principale del nuovo manufatto si appoggia sul passo delle arcate del Palazzo Chiablese, riprendendone il passo, con la finitura in mattoni di recupero aventi superfici irregolari e vissute, ma con forme secche e decise che ne attualizzano la storia. In modo analogo, la trama strutturale secondaria si sviluppa con una successione di pilastri (con finitura delle superfici in pietra) posti in asse rispetto alle grandi aperture date dalla trama principale e leggermente arretrati rispetto a quest’ultima. La porzione di edificio data dai pilastri in pietra rappresenta la parte più moderna del nuovo manufatto e tale corpo edilizio è quello deputato a proiettare i visitatori verso la città mediante uno sbalzo all’altezza del piano rialzato in cui trova posto la caffetteria.
L’ingresso all’edificio avviene dal lato corto che si affaccia verso Torino alla quota di -2.40 mt. coincidente con quella della passatoia in pietra sul fianco a monte del viale di arrivo; da qui si entra nell’edificio in un grande spazio in cui trovano posto il bookshop, con una prima zona di informazione ed accoglienza dei visitatori, oltre che le postazioni multimediali ed uno spazio per l’attesa, incontri e proiezioni di preparazione alla visita. Il visitatore, una volta entrato si troverà di fronte due grandi scale, che dividono lo spazio nella sua totalità, che fungono da guida e da invito alla prosecuzione verso la manica di collegamento al museo; a fianco delle scale si ha inoltre il blocco ascensore costituito da un notevole volume in vetro con struttura in acciaio cor-ten, tale finitura viene prevista per tutte le parti in acciaio in quanto consente di mantenere un cromatismo vissuto su tutte le strutture più attuali.
Proseguendo il percorso interno al nuovo edificio, dallo scalone, così come dall’ascensore, si giunge al piano terra posto alla quota dei giardini del parterre (-0.58 mt.) in cui il visitatore potrà accedere sia alla biglietteria sia al guardaroba senza dover modificare il percorso di avvicinamento al museo. Dopo aver superato la biglietteria si attraversa una zona scenografica, in cui vengono localizzati pannelli informativi di diverse dimensioni e caratteristiche intrinsecamente relazione all’edificio stesso, dai cui si accede alla manica di collegamento al museo ed alla zona dei servizi igienici esistenti. L’ingresso alla manica avviene tramite una rampa molto dolce (pendenza interiore al 5%) che consente di superare il dislivello di 40 cm. che divide le zone in questione. La scelta di impostare i piani dell’edificio in questo modo è dettata dal fatto di poter utilizzare la zona prospiciente la biglietteria come ingresso accessorio dal parterre al nuovo corpo edilizio e viceversa.
La manica di collegamento al museo non viene praticamente modificata se non con il semplice inserimento di serramenti che consentano di controllare il microclima interno degli spazi in oggetto; oltre a ciò si è pensato di caratterizzare lo spazio mascherando le tubazioni impiantistiche applicate a soffitto con l’inserimento di una serie modulare di travetti in legno grezzo (per mantenere il carattere rustico tipico del manufatto) equidistanti tra loro, ma con lunghezze variabili in funzione della posizione rispetto alle arcate della manica, in modo da riproporre e simularne l’andamento così in verticale come in orizzontale.
Tutte le scelte operate (compositive e tecnologiche) hanno lo scopo di conferire al nuovo edificio un esplicito carattere di rappresentanza, senza però rendere l’intera struttura troppo imponente, in quanto, mediante le notevoli vetrate che lo caratterizzano il visitatore rimane sempre in contatto visivo con lo spazio esterno ed in stretta relazione con il sito di Villa della Regina.
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    Project details
    • Year 2010
    • Status Competition works
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