Biblioteca di Legnano

concorso internazionale (menzione speciale) Milan / Italy / 2008

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1. stato di fatto e area di progetto _
Il progetto della nuova biblioteca comunale è ubicato nell’ex area industriale Cantoni ed è inscrivibile nel vasto intervento di riqualificazione urbana condotto attraverso un Programma Integrato di Intervento. Il Piano prevede, oltre a un interessante mix funzionale, una precisa distinzione tra ambiente naturale ed elementi costruiti. L’area destinata al posizionamento della biblioteca è la cerniera tra tessuto urbano storico, nuovi insediamenti e parco naturale.
2. concept e inserimento ambientale _
Il concept generale del progetto si può così sintetizzare: un unico grande involucro che, nel contenere una serie di volumi indipendenti liberamente combinati nello spazio, segna il carattere unitario dell’edificio.
Il cubo, di circa ventotto metri di lato, risulta così completamente indipendente dagli elementi interni che ospitano le diverse funzioni. Questi sono volumi a loro volta elementari, posizionati secondo un ordine rispondente alla massima razionalizzazione dei percorsi. I vuoti interstiziali ospitano altre funzioni.
Il risultato, apparentemente disarticolato, identifica in realtà forma e funzione in una sintesi che favorisce una lettura semplice e univoca degli spazi interni, i quali risultano fruibili in modo semplice e immediato. Ogni attività trova all’interno dell’edificio la propria collocazione, ogni luogo si propone dichiaratamente unico ed esclusivo.
La forma elementare assicura nel contesto l’affermazione di un oggetto assoluto. In modo deciso essa rifiuta qualsivoglia contestualizzazione che, in un ipotetico tentativo di integrare il nuovo elemento in un tessuto altamente disgregato, punti a intercettare la molteplicità dei riferimenti che qui sono presenti. La soluzione si contrappone quindi all’alternativa progettuale di rivolgere il nuovo all’esistente, scelta giudicata penalizzante tanto per la l’inutilità di uno sforzo di “ricucitura”, quanto per gli effetti architettonici complessivi che ciò determinerebbe sull’intervento.
E’ prevista la creazione di una piastra di contenimento dei dislivelli, atta cioè a porre in connessione il lotto destinato alla biblioteca con l’intorno secondo un principio di massima permeabilità dei flussi; dato il carattere di trasformazione in atto nell’intero comparto, a fronte del quale alcune quote di livello potrebbero essere meglio definite in sede di esecuzione delle opere di sistemazione dei lotti, l’innesto della piastra così pensata risulta lo strumento che più agevolmente potrà assecondare tali eventuali trasformazioni.
Intesa come elemento di mediazione tra la viabilità pedonale prevista nel progetto generale e il parco previsto a Sud, la piastra, apparentemente decontestualizzata, diventa in realtà il punto di vista privilegiato per cogliere l’insieme del sistema previsto dal Piano Integrato d’Intervento.
La superficie della piastra risulta più ampia dello spazio teorico indicato nel documento preliminare alla progettazione; la motivazione è riposta nelle dimensioni della biblioteca la quale, nonostante lo sviluppo verticale degli spazi, risulta un edificio pubblico di notevole importanza sia per quanto riguarda la funzione propria, sia in ragione della presenza spaziale e volumetrica all’interno della città.
Il rapporto tra l’edificio e il canale si fonda invece su un livello relazionale dialogico; il dato morfologico, ovvero l’essere questi elementi tra loro paralleli, non si risolve in sé ma rimanda all’opportunità, concessa da questa particolare collocazione del nuovo edificio, di dare alla via d’acqua un risalto che altrove non è riscontrabile.
3. forme e materiali _
Il carattere compositivo dell’involucro esterno è prodotto dalla scomposizione delle facciate.
Generato quale forma volumetrica semplice assimilabile a un cubo, esso subisce una complessiva modellazione per effetto di tagli portati alle piatte superfici originarie, tali da determinare la creazione di singole porzioni murarie indipendenti; lo spostamento di alcune di esse sull’asse orizzontale, così come l’inclinazione di altre, determina la nascita di quattro fronti caratterizzati da una sorta di frammentazione, la cui peculiarità è chiaramente riscontrabile nelle viste oblique, mentre il disegno di prospetto conserva l’impronta originaria di corpo volumetricamente compatto; l’articolazione tra i nuovi elementi permette invece di realizzare vuoti, sempre posti in senso trasversale rispetto ai prospetti, che diventano gli elementi finestrati dell’edificio. Grandi vetrate che determinano scorci panoramici della città per chi si trova ad affacciarsi da uno dei blocchi interni all’edificio, e che dai vari punti d’osservazione esterni alla struttura consentono di cogliere suggestive porzioni della complessità interna.
Questo semplice meccanismo attribuisce all’edificio una marcata vitalità e, paradossalmente, una straordinaria leggerezza nonostante le dimensioni del manufatto.
A ciò contribuisce la luce naturale, che interviene a dare differenti connotazioni ai singoli elementi di facciata i quali, seppure uniformi per materiale e colore, assumono molteplici sfumature a seconda dell’irraggiamento solare. Analogamente, di notte, la luce artificiale proveniente dall’edificio segna in modo evidente gli elementi murari protési verso l’interno e lascia in ombra quelli più esterni.
- Il materiale previsto per l’involucro esterno è il cemento armato a vista lisciato e trattato con vernici semilucide di protezione di colore chiaro sia all’interno che all’esterno.
- I volumi interni minori sono rivestiti con lastre doppie di cartongesso REI tinteggiate a smalto semilucido ciascuno di un colore differente in modo da offrire una lettura veloce e immediata.
- Il volume dedicato alla consultazione dei volumi e a tutte le attività più propriamente legate alla biblioteca classica è previsto con rivestimento in legno a indicare la primarietà di questo volume rispetto agli altri.
- Le colonne dei corpi scala sono previste in cemento armato a vista lisciato e trattato con vernici semilucide di color grigio in modo da differenziarsi dall’involucro esterno.
4. funzioni e quantità _
Le funzioni presenti rispettano quelle indicate del Documento preliminare alla progettazione. Descrizione analitica delle funzioni:
piano interrato: sei uffici direzionali con relativo patio ipogeo, due sale prova per la musica e una sala per l’ascolto musica live, sala polifunzionale 160 posti, emeroteca, archivio, deposito accessibile e non, servizi igienici;
piano terra: hall d’ingresso/”piazza dell’informazione” con reception, guardaroba e spazi di lettura quotidiani e riviste (materiali di interesse), bar-ristorante fruibile anche in modalità indipendente direttamente dall’esterno e comprensivo di postazioni internet (wi-fi), servizi igienici;
piano primo: biblioteca per bambini e ragazzi con postazioni studio e informatiche;
piano secondo/terzo: spazi attività studio, postazioni internet (wi-fi), esposizione materiale multimediale, postazioni ascolto musica;
piano quarto: sala lettura, postazioni per la ricerca da catalogo;
piano quinto: banco informazioni con zona prestito, area consultazione scaffale aperto, postazioni lettura e consultazione, postazioni per la ricerca da catalogo, servizi igienici;
piano sesto: zona relax, area a consultazione a scaffale aperto, postazioni lettura e consultazione, servizi igienici;
piano settimo: servizi di supporto (copie e riproduzioni), esposizione patrimonio documentario, postazioni lettura e consultazione, postazioni internet (wi-fi), servizi igienici;
5. un edificio eco-compatibile _
Al fine di soddisfare i criteri di benessere, sicurezza, fruibilità, gestione, sostenibilità ambientale ecc. ed in osservanza alle normative vigenti, si adottano sistemi tecnologici ed impiantistici che, nell’ottica d’utilizzazione delle fonti energetiche alternative, contribuiscono alla riduzione dello sfruttamento delle risorse terrestri.
5.1 Involucro:
costituito da elementi verticali della stessa natura materica, è pensato come una “pelle” che permette di direzionare e schermare l’immissione di luce naturale all’interno della biblioteca, generando spazi maggiormente illuminati destinati alla lettura, ed altri più protetti atti a garantire la buona conservazione dei volumi d’archivio.
I setti sfalsati, inoltre, consentono il veicolo e la ripartizione di tutte le dotazioni impiantistiche, tra cui gli impianti idrotermosanitari e quelli di smaltimento delle acque meteoriche; ove necessario “le lame” divengono la struttura portante di elevazione.
I tamponamenti interstiziali delle lame sopraccitate saranno costituiti da serramenti a taglio termico dotati di vetro camera ed antirumore come predisposto dalle normative vigenti.
La copertura è un sistema tecnologico-strutturale “cavo” che presenta duplice funzione:
“contenitore” delle principali strutture portanti dell’edificio, degli impianti tecnologici e, soprattutto, fonte di produzione di energia alternativa, nel rispetto della logica di sostenibilità ambientale e contenimento dei costi di gestione. Nella fattispecie, all’estradosso del lastrico solare, si prevede il posizionamento di pannelli fotovoltaici, in quantità necessaria alla produzione del fabbisogno dell’utenza; inoltre si prevede l’inserimento di porzioni trattate a “giardino” contribuendo alla necessaria logica di sviluppo sostenibile.
5.2 Impianti: comfort, gestione, sicurezza:
la necessità di dover controllare la temperatura, il tasso d’umidità relativa, la purezza e la qualità dell’aria ed il contenimento dei costi di manutenzione e gestione, ha determinato l’utilizzo di sistemi impiantistici del tipo: “A tutt’aria”, multizona, a portata variabile con unità di ricircolo; con tale tecnologia impiantistica, si consegue un risparmio a livello energetico e una riduzione in misura prevista pari al 50% del prelievo dell’aria primaria ed il conseguente contenimento delle dimensioni dei condotti di aspirazione ed espulsione.
E’ stata prestata particolare attenzione all’integrazione tra sistema architettonico ed impiantistico; nella fattispecie, il manufatto è costituito da volumi distinti aventi funzioni con necessità termoigrometriche differenti. Suddetta scelta progettuale, consente di vivere in maniera autonoma le singole parti dell’edificio, garantendo flessibilità gestionale che si tramuta ancora una volta in contenimento dei costi.
L’autonomia “volumetrica” degli spazi interni alla biblioteca è inoltre fondamentale per la sicurezza e prevenzione antincendio, poiché ogni “scatola” si configura come singolo comparto servito da scale a prova di fumo che consentono, in caso di incendio, l’esodo in piena sicurezza, come previsto dalle normative in vigore.
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