CASA PER TUTTI | Ilaria Panchetti

Concorso di idee Milan / Italy / 2008

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La struttura nella sua definizione tettonica classica, puntiforme e ortogonale, configura un telaio in legno tamponato dai pannelli orizzontali e verticali, anch’essi in legno.
Il modulo base può essere montato completamente a secco con l’uso solamente di viti e trapani una sorta di “fai da te” senza che si renda necessario la presenza di manodopera qualificata. Gli elementi prefabbricati sono stati dimensionati per poter essere montati grazie all’impiego di poche persone, ipotizzando anche il successivo smontaggio e stoccaggio.
Una cavità all’interno dei pilastri prefabbricati diminuisce il peso e mantiene adatte le caratteristiche statiche per edifici fino a tre livelli. Il supporto interno di un profilato in acciaio può rendere realizzabile il quarto livello. Vista l’impossibilità di inserire i profilati in acciaio nei pilastri degli alloggi finiti, le aggregazioni degli edifici che si intendono realizzare su quattro livelli dovranno essere pianificate. Le aggregazioni fino a tre livelli possono invece realizzarsi senza alcuna previsione iniziale.
L’esclusivo utilizzo di due tipi di pannelli in legno con interposto isolante ha risolto il resto della struttura. La realizzazione avviene grazie all’assemblaggio di due pannelli di legno di pino di spessore 2 cm ancorati tra di loro con due regoli di 8 cm per uno spessore totale di 26 cm. Al centro l’isolante il cui spessore varierà a seconda del luogo in cui verranno impiegati.
La parete esterna dei pannelli verticali potrà diventare il medium tra l’anonimato espressivo della tecnologia costruttiva prefabbricata e la capacità identificativa di chi utilizzerà gli alloggi. Ogni prospetto potrà ospitare opere spontanee realizzate dagli abitanti, una sorta di new decollage che possa destrutturare l’immagine univoca data dalla prefabbricazione. Riteniamo comunque utile prevedere alternative di rivestimento che eventualmente impreziosiscano gli edifici: una rete metallica a maglia stirata o pannelli in policarbonato traslucido (previa coloritura impermeabile, a scelta dei residenti, della parete esterna delle strutture verticali, consentendo di introdurre cromatismi apparentemente casuali secondo lo spartito dato dalla dimensione dei pannelli). Continuando sulla copertura sia il telaio strutturale che tavolati verticali, daranno l’opportunità di ospitare spazi pubblicitari i cui proventi potrebbero essere messi a disposizione per i singoli residenti o per realizzare opere condominiali.

Dalla tecnica costruttiva e dalle funzioni essenziali minime ed inderogabili, ad un luogo urbano, senza scala gerarchica tra gli spazi interni, esterni, privati, condominiali e pubblici. L’aggregazione potrà applicarsi in pianta ed in alzato. Una proliferazione di moduli, una gemmazione informale che possa crescere nel tempo senza interrompere la vita degli alloggi già abitati. Un “merzbau” la cui cellula, il modulo, forse è più affine al rigore concettuale del neoplasticismo olandese o al costruttivismo russo che all’opera di Schwitters, una trasposizione architettonica, dell’assenza di principio e fine, dei caratteri del nomadismo e del multiculturalismo etnico e/o sociale, un cubismo prefabbricato.
Il disegno planimetrico generale dovrà nascere comunque dall’applicazione di alcune regole:
- i moduli al piano terra hanno un pavimento in legno di fronte all’ingresso, pari alla superficie dell’alloggio, per le attività all’aperto o per una potenziale estensione. Inoltre, il giardino/orto di uso esclusivo pari a due o tre moduli;
- ai piani superiori diminuisce lo spazio di uso esclusivo, gli ingressi affacciano su terrazzi condominiali le cui dimensioni variano secondo la disposizione dei moduli. Riteniamo comunque verosimilmente che la flessibilità delle aggregazioni diminuisca in maniera proporzionale al numero di livelli.
Sulla base della combinazione di moduli, sia al piano terra che ai livelli superiori, per chi lo vorrà potrà essere prevista la realizzazione del solo telaio strutturale di legno esterno utilizzabile come pergolato o, chiudendone una o più “facce”, diminuire l’introspezione fino a realizzare stanze a cielo aperto.
La disposizione planimetrica dovrà favorire la realizzazione delle parti esterne (private e condominiali) aumentando il potenziale connettivo degli spazi aperti.
Emerge chiaramente che la proposta esclude sin da subito tentativi di falso mimetismo, sia il modulo abitativo che la sua aggregazione vogliono tradurre un decalogo di necessità in continuo divenire. D’altro canto abbiamo escluso l’utilizzo di tecniche e materiali sperimentali a vantaggio della flessibilità nel più breve tempo possibile.
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    RELAZIONE La struttura nella sua definizione tettonica classica, puntiforme e ortogonale, configura un telaio in legno tamponato dai pannelli orizzontali e verticali, anch’essi in legno. Il modulo base può essere montato completamente a secco con l’uso solamente di viti e trapani una sorta di “fai da te” senza che si renda necessario la presenza di manodopera qualificata. Gli elementi prefabbricati sono stati dimensionati per poter essere montati grazie all’impiego di poche persone,...

    Project details
    • Year 2008
    • Client TRIENNALE DI MILANO
    • Status Competition works
    • Type Neighbourhoods/settlements/residential parcelling
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