Concorso d'idee per la realizzazione di un parcheggio di testata in località Longea | Fabrizio Batoni

Moena / Italy / 2013

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L’idea per la realizzazione del nuovo parcheggio multipiano in località Longea, del ponte di collegamento con la parte alta del paese e del percorso pedonale ha come obiettivo primario la valorizzazione del centro di Moena e la sua vivibilità. L’intervento, come da bando di gara, è stato concepito in un’ottica di tutela del centro turistico attraverso una serie di interventi volti a limitare l’uso delle auto private. Il progetto si è discostato da quanto richiesto da bando di gara e dal progetto di mobilità integrata “Moena 2010-2025”, per quanto riguarda il collocamento del collegamento carrabile con la parte alta del paese per diminuire l’impatto ambientale che il ponte avrebbe avuto sul panorama di Moena, per decongestionare il traffico veicolare che si sarebbe creato nel caso di una collocazione limitrofa al parcheggio e per recuperare e valorizzare via Ischia e strada Saslonch con interventi sostenibili che limitino l’impatto ambientale. Da un’analisi della viabilità attuale è emersa la volontà di limitare il traffico dal centro storico, come è possibile riscontrare nella nuova tangenziale che evita il flusso di auto nel centro. Il collocamento del nuovo ponte di collegamento con la parte alta del paese previsto dal bando avrebbe avuto un alto impatto ambientale nei confronti del centro cittadino, avrebbe alterato la morfologia del tessuto urbano di via Ischia e avrebbe pericolosamente congestionato del traffico dei fruitori del ponte e di quelli in ingresso e uscita dal parcheggio. L’idea quindi è stata quella di spostare il ponte più a Nord, limitando in questo modo i danni di impatto ambientale e il flusso del traffico. La nuova collocazione prevista è situata all’altezza del Debra Park Hotel, dove, attraversando il torrente Avisio, collega strada de Cernadoi alla zona di via Ischia. Qui il nuovo percorso si divide in un piccolo anello formato da due strade a senso unico, via Ischia e strada Saslonch, poi, passando per via Moene, si ricongiunge al centro cittadino, permettendo a chi proviene da questa zona ed è diretto in direzione Predazzo o in direzione Soraga, di evitare il passaggio dalla piazza principale. Per quanto riguarda l’accessibilità del nuovo parcheggio è stato progettato uno snodo stradale che ben si integra nel contesto della strada de Cernadoi, assecondando la pendenza naturale del terreno, senza necessità di significativi sbancamenti per l’intervento. Essa permette l’accesso e l’uscita al parcheggio tramite corsie preferenziali di decelerazione e di accesso alla strada principale separate per i veicoli provenienti da Nord e da Sud. Il progetto del parcheggio è nato dalla volontà di creare un segno forte e riconoscibile, che però allo stesso tempo si integrasse con la tradizione locale. La forma è quella di una L estrusa che si appoggia al declivio della zona prevista, limitando allo stretto necessario gli scavi di sbancamento. Un tema importante è quello del “balcone fiorito” della tradizione montana che viene rivisto in chiave moderna e minimalista nel prospetto principale formato appunto da un reticolo di balconi. L’edificio si sviluppa su 6 livelli, più la copertura praticabile. Questa appunto è pensata come una nuova piazza urbana formata da quadrati di verde alternati quadrati pavimentati, nella quale i fruitori del parcheggio possono sostare e godere del panorama della vallata e della vista del centro di Moena. Per quanto riguarda il traffico veicolare, l’ingresso e l’uscita delle auto sono collocate a livelli diversi (rispettivamente L. +17.00 e L. +14.00) per assecondare l’andamento inclinato di strada Cernadoi e creare una fruizione più fluida del traffico interno. Ogni piano del parcheggio è formato da un anello viario a senso unico con parcheggi al suo interno e al suo esterno, con rampe sui lati corti che permettono una la discesa e l’altra la salita a vari livelli. All’interno dell’anello sono previsti i collegamenti verticali e i servizi. Al Livello +17.00 è stato collocata una stazione di bike-sharing per permettere ai fruitori del parcheggio di noleggiare la bici e raggiungere la pista ciclabile esistente. Il Livello +0.00 ospita i servizi e costituisce l’accesso al parco con i relativi percorsi pedonali di collegamento al centro di Moena. Tutti i livelli, oltre che da una zona centrale protetta e con ascensore, sono collegati da una scala aperta sull’esterno che si sviluppa lungo tutto il prospetto principale ed è intervallata da zone di sosta costituite dai “balconi fioriti” che permettono la vista sul contesto naturalistico. In questo modo, il parco viene vissuto come un vero e proprio percorso che parte da ogni livello del parcheggio, appena lasciata la macchina. I locali tecnici sono stati collocati al piano più alto per permettere un facile accesso alla manutenzione e gli impianti sono stati centralizzati in un cavedio posto al centro dell’edificio. Il parcheggio può ospitare fino a 240 posti auto, di cui 4 per invalidi, e 18 posti moto al livello +17.00. La necessità di un collegamento tra il parcheggio e il centro cittadino ha portato alla progettazione di una parco fluviale naturale. La filosofia progettuale è stata quella di non intaccare la natura del luogo con interventi invasivi che ne compromettessero l’aspetto caratteristico montano per la salvaguardia delle preesistenze naturali. E’ stata quindi progettata una serie di arredi componibili e mobili che permettano la fruizione del parco nella maniera più naturalistica possibile nell’ottica dell’implementabilità. Per le aree del parco è previsto un recupero del manto erboso e dei tratti calpestabili. Il parco si sviluppa lungo i due versanti del torrente Avisio collegati fra di loro tramite un ponte ligneo, che conducono fino al centro di Moena. Come detto in precedenza, il ponte di collegamento con la parte alta del paese è stato previsto in una zona diversa da quella indicata dal bando, precisamente all’altezza del Debra Park Hotel, dove una strada ampliata raggiunge le sponde del torrente Avisio. Il passaggio del torrente è permesso dal ponte che è pensato appoggiato su due sponde rivestite in pietra per integrarsi con la natura del torrente. La carreggiata, che permette il traffico veicolare in entrambi i sensi, è sostenuta da una struttura di acciaio le cui sponde sono rivestite di legno, sempre per permettere l’integrazione con l’ambiente. Queste caratteristiche, insieme al distanziamento dal centro cittadino, sono state volute per ridurre l’impatto ambientale che una infrastruttura del genere avrebbe previsto, in particolar modo nella maniera descritta dal bando che avrebbe compromesso la natura della valle dell’Avisio con grandi scavi
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    Project details
    • Year 2013
    • Status Competition works
    • Type Parking facilities
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