MIS: NUOVI SPAZI PER LA MUSICA A FIRENZE | Alessandro Moschillo
Florence / Italy / 2007
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L'IMPIANTO PROGETTUALE
L’intervento nell’area degli ex-Macelli si colloca all’interno del tessuto urbano di Firenze come un nuovo spazio dedicato e concepito su una serie di attività legate alla musica e allo spettacolo.
Le geometrie che hanno generato il progetto sono state desunte dalle emergenze urbane che insistono sull’area d’intervento:
- la griglia ottocentesca;
- le direzioni urbane;
- la nuova stazione dell’alta velocità.
Lo schema statico di assi ortogonali e delle direzioni urbane è rotto da un nuovo segno, dinamico, generatore e spina dorsale dell’intero progetto. Il taglio, scavando la superficie, gradualmente collega il piano urbano alla stazione e agli edifici del parco musicale.
Lungo questo percorso si inseriscono e si aprono le nuove architetture (i laboratori didattici, l’auditorium con una capienza di circa 1000 utenti, gli uffici) e gli spazi esterni di relazione (le piazze ed i punti di ristoro). Questi edifici creano uno spazio inedito, dalla forte identità, generando nuovi piani di vita e spazi di socializzazione. Le loro volumetrie, elevandosi con un solo livello oltre il piano urbano, non rompono la linearità e lo skyline della stazione, e segnano il passaggio alla scala umana, nell'intento di avvicinare l'utenza alle attività promosse dal parco della musica.
IL PARCO DELLA MUSICA - MIS
Le quote di progetto che determinano l’impianto sono costituite dal piano urbano e da quello sotterraneo di collegamento alla stazione.
Tra questi due livelli si inserisce quello della piazza ribassata, dedicata alla socializzazione e al collegamento con l’edificio delle attività didattiche.
La trincea, segno generatore del progetto, trova proprio nella necessità di unire questi livelli la propria ragione funzionale. Oltre a caratterizzare il luogo infatti, permette di creare una sinergia tra le parti e di accedere ai vari piani degli edifici lungo il nuovo fronte di scavo.
Questo percorso si trasforma in luogo di sosta in prossimità del piano più basso dove incontra l’innesto con la stazione.
L’allargamento dello scavo permette poi di evidenziare questa presenza evitando la monotonia di un percorso in trincea a sezione costante.
I collegamenti, che a quota -12.00 sono caratterizzati dal solo segno in trincea, a livello urbano e della piazza intermedia si articolano in più flussi. Alla quota più alta i percorsi urbani proseguono fino alla stazione, tagliano gli edifici e attraversano lo scavo con passerelle a quota.
In questo modo si determinano veri e propri percorsi pedonali di attraversamento che uniscono le direttrici urbane alla stazione. Gli spazi pavimentati definiti dalle aree a verde sono anch’essi luoghi aperti che si direzionano verso gli ingressi dei singoli edifici.
Il livello intermedio a quota -6.00 è quello dedicato alla socializzazione: la piazza ribassata permette di accogliere eventi e al tempo stesso di creare un collegamento con l’edificio della scuola. I punti di ristoro si aprono sulle due piazze interrate in modo da rimarcare la funzione sociale di questi luoghi.
Al di sotto della piazza sono stati ricavati due piani di parcheggi al coperto accessibili da rampe poste lungo la direttrice di viale Corsica.
Le architetture del Parco della Musica presentano all’esterno un trattamento in acciaio e vetro che tende ad esaltare la leggerezza di questi volumi.
Lungo i prospetti bassi a quota urbana le ampie vetrate sono modulate dalle aperture e da un motivo orizzontale in alluminio. Sull’ampio fronte di scavo questo ritmo regolare è sostituito da fasce in metallo che riproducono il logo del Parco.
L’intervento nell’area degli ex-Macelli si colloca all’interno del tessuto urbano di Firenze come un nuovo spazio dedicato e concepito su una serie di attività legate alla musica e allo spettacolo.
Le geometrie che hanno generato il progetto sono state desunte dalle emergenze urbane che insistono sull’area d’intervento:
- la griglia ottocentesca;
- le direzioni urbane;
- la nuova stazione dell’alta velocità.
Lo schema statico di assi ortogonali e delle direzioni urbane è rotto da un nuovo segno, dinamico, generatore e spina dorsale dell’intero progetto. Il taglio, scavando la superficie, gradualmente collega il piano urbano alla stazione e agli edifici del parco musicale.
Lungo questo percorso si inseriscono e si aprono le nuove architetture (i laboratori didattici, l’auditorium con una capienza di circa 1000 utenti, gli uffici) e gli spazi esterni di relazione (le piazze ed i punti di ristoro). Questi edifici creano uno spazio inedito, dalla forte identità, generando nuovi piani di vita e spazi di socializzazione. Le loro volumetrie, elevandosi con un solo livello oltre il piano urbano, non rompono la linearità e lo skyline della stazione, e segnano il passaggio alla scala umana, nell'intento di avvicinare l'utenza alle attività promosse dal parco della musica.
IL PARCO DELLA MUSICA - MIS
Le quote di progetto che determinano l’impianto sono costituite dal piano urbano e da quello sotterraneo di collegamento alla stazione.
Tra questi due livelli si inserisce quello della piazza ribassata, dedicata alla socializzazione e al collegamento con l’edificio delle attività didattiche.
La trincea, segno generatore del progetto, trova proprio nella necessità di unire questi livelli la propria ragione funzionale. Oltre a caratterizzare il luogo infatti, permette di creare una sinergia tra le parti e di accedere ai vari piani degli edifici lungo il nuovo fronte di scavo.
Questo percorso si trasforma in luogo di sosta in prossimità del piano più basso dove incontra l’innesto con la stazione.
L’allargamento dello scavo permette poi di evidenziare questa presenza evitando la monotonia di un percorso in trincea a sezione costante.
I collegamenti, che a quota -12.00 sono caratterizzati dal solo segno in trincea, a livello urbano e della piazza intermedia si articolano in più flussi. Alla quota più alta i percorsi urbani proseguono fino alla stazione, tagliano gli edifici e attraversano lo scavo con passerelle a quota.
In questo modo si determinano veri e propri percorsi pedonali di attraversamento che uniscono le direttrici urbane alla stazione. Gli spazi pavimentati definiti dalle aree a verde sono anch’essi luoghi aperti che si direzionano verso gli ingressi dei singoli edifici.
Il livello intermedio a quota -6.00 è quello dedicato alla socializzazione: la piazza ribassata permette di accogliere eventi e al tempo stesso di creare un collegamento con l’edificio della scuola. I punti di ristoro si aprono sulle due piazze interrate in modo da rimarcare la funzione sociale di questi luoghi.
Al di sotto della piazza sono stati ricavati due piani di parcheggi al coperto accessibili da rampe poste lungo la direttrice di viale Corsica.
Le architetture del Parco della Musica presentano all’esterno un trattamento in acciaio e vetro che tende ad esaltare la leggerezza di questi volumi.
Lungo i prospetti bassi a quota urbana le ampie vetrate sono modulate dalle aperture e da un motivo orizzontale in alluminio. Sull’ampio fronte di scavo questo ritmo regolare è sostituito da fasce in metallo che riproducono il logo del Parco.
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L'IMPIANTO PROGETTUALEL’intervento nell’area degli ex-Macelli si colloca all’interno del tessuto urbano di Firenze come un nuovo spazio dedicato e concepito su una serie di attività legate alla musica e allo spettacolo.Le geometrie che hanno generato il progetto sono state desunte dalle emergenze urbane che insistono sull’area d’intervento:- la griglia ottocentesca;- le direzioni urbane;- la nuova stazione dell’alta velocità.Lo schema statico di assi ortogonali e delle direzioni urbane è rotto...
- Year 2007
- Status Unrealised proposals
- Type Public Squares / multi-purpose civic centres / Parking facilities / Adaptive reuse of industrial sites / Multi-purpose Cultural Centres / Concert Halls / Bars/Cafés / Exhibitions /Installations / Urban Renewal
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