RPE18 | andrea oliva

Bagnolo In Piano / Italy / 2010

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The building represents the gateway to the neighbourhood: it consists of 18 apartments and is located on the intersection of a centurial plot. The project takes into account the evolution of the different housing styles and the relationship with their surroundings. The project’s choices are based on bioclimatic evaluations and the need to complement the neighbourhood, whilst taking advantage of the view of the park and the surrounding countryside. The building comprises: a basement with garages and cellars that, at +0.50 m, defines the ground floor and the abutments of a roofed porch that surrounds all apartments. Inside this system, the architecture is divided into two volumes. On the ground floor there are 5 apartments for the elderly; on the first floor there are 8 duplex apartments for young couples and 2 studio apartments; on the second floor there are 3 apartments. This typological approach combines a linear typology of apartments on the ground floor with a typology of duplex and simplex apartments with a balcony on the first floor. On the intersection of vertical and horizontal lines the balcony extends outwards to form a sort of a square. From the balcony the view over the surrounding landscape may be enjoyed. On the ground floor there is a multipurpose room that overlooks the park and, together with the porch, represents a common area. [IT] L’edificio composto da 18 alloggi (di cui 5 per anziani e 8 per giovani coppie) è vincitore di un concorso di progettazione per la realizzazione di un edificio residenziale di 1800 mq di S.u. indetto nel 2006 dal Comune di Bagnolo in Piano (RE). Le residenze di Bagnolo in Piano sono il risultato dell’applicazione di un’idea unificante capace di tenere insieme le grande e la piccola scala, il piano e il dettaglio, con la dimensione urbana, spesso disgregante e semplicistica di una piccola città, in questo caso segnata dalla centuriazione. Bagnolo in Piano è un comune della cintura nord di Reggio Emilia collegato attraverso la linea metropolitana Reggio Emilia – Guastalla e dalla S.P. n. 3. L’ambito di progetto è collocato a nord del nucleo storico a margine di un tessuto uniforme di quartieri residenziali risalenti agli anni settanta. Negli anni novanta un progetto di riqualificazione paesaggistica ha portato alla realizzazione di un agroparco la cui maglia ortogonale sottolinea gli antichi tracciati centuriali. I pochi varchi tra parco e quartiere oggi non permettono una totale integrazione tra i due sistemi che continuano a funzionare indistintamente in modo parallelo. Anche morfologia e infrastrutture sono stati condizionati dalla ragione euclidea della romanità a tal punto da connettere in un quadrangolo fermata metropolitana, agroparco e servizi (polo sportivo, scolastico e commerciale). Nell’affrontare il tema della residenza collettiva, paesaggio e spazio pubblico sono i due primi elementi trattati alla scala urbana ai quali fanno seguito i concetti di sicurezza, riservatezza e addizione dello spazio privato. La scelta di costruire un fronte urbano sul paesaggio agreste compatto ma attraversabile, integrato ma identificabile ha portato alla progettazione di un edificio che funzionasse da porta al tessuto compatto del quartiere che mettesse in relazione reciproca le due densità di città e campagna e le due scale di prossimità e lontananza. Con un impianto tipologico lineare vengono creati varchi prospettici e luoghi permeabili in cui verde ed edificio stabiliscono un rapporto biunivoco nel paesaggio urbano. La chiarezza compositiva dell’impianto tipologico ad “L”, a chiusura del lacerto urbano, offre una risposta alla reciprocità dell’ “estroversa” e grande scala della campagna (alloggi per giovani coppie) con quella “introversa” e minore della vita quotidiana e di quartiere (alloggi per anziani) passando per una semicorte che incarna il significato di soglia d’accesso tra pubblico e privato, tra città e campagna. L’evoluzione dei modi dell’abitare, l’uso del tempo libero e la necessità di spazi sempre più dinamici e flessibili sono stati affrontati applicando criteri progettuali in grado di caratterizzare i luoghi di relazione (ballatoi, parco, giardino) e i luoghi dell’abitare (appartamenti, logge, serre). Nella riconoscibilità del ballatoio come spazio semipubblico fa contro la ricerca di riservatezza dell’alloggio che grazie all’uso di ampie logge / serra offre una vera e propria stanza all’aperto rendendo dinamico l’uso dello stesso nel decorso delle stagioni. La distribuzione dell’edificio si compone di un piano seminterrato adibito ad autorimesse e cantine su cui si posa il piano terra connotato da un “mitigatore bioclimatico” o portico che circoscrive completamente il complesso architettonico. All’interno di tale sistema l’architettura si divide in due volumi il cui passo strutturale di 5,20 x 10,50 consente di combinare l’uso di 1 o 1,5 moduli come nel caso del piano terra (1,5 modulo) che conta 5 alloggi per anziani di 80 e 105 mq, combinato al primo piano (1 modulo) con 8 alloggi duplex di 140 mq per giovani coppie; il corpo su pilotis conta 2 alloggi - studio di 115 mq (1,5 modulo) e il piano secondo con 3 alloggi di 75 mq (1 modulo). Il congegno tipologico che unisce alloggi in linea al piano terra con duplex e simplex a ballatoio ai piani superiori definisce i criteri figurativi delle facciate che osservano i vari scenari contestuali con differenti caratterizzazioni. Sul fronte nord la sequenza dei duplex al piano primo accentua la combinazione tra vuoti e pieni in un ritmo contenuto dall’impaginato lineare del portico. Il fronte ovest e sud si affacciano con le logge addizionali al parco attraverso una racconto infinito di soluzioni e vibrazioni dettate dalle ante a libro a tutta altezza. Il ballatoio del fronte est si propone come naturale estensione della soglia pubblica della corte privata in una sequenza libera di pieni e vuoti. Nei punti di interscambio dei percorsi verticali e orizzontali (camminamenti / scale / ascensore) che vengono raccolti dal portico / copertura, il ballatoio si dilata a formare avamposti che si affacciano sul paesaggio. Al piano terra la sala polivalente, dimensionata sulle esigenze del quartiere e affacciata sul parco, condivide lo spazio pubblico del portico costruendo una ulteriore soglia tra privato e pubblico. L’edifico, nella scelta della forma e della figura, coniuga la scelta di precisi materiali, l’integrazione totale dell’impiantistica, e lo sfruttamento degli apporti bioclimatici. L’assetto tipologico è orientato sull’asse nord – sud per massimizzare gli apporti bioclimatici invernali (serra) e proteggersi dal sole estivo (schermo); il corpo esposto sull’asse est – ovest si affaccia ad ovest con logge protette da schermi solari lasciando ad est il ballatoio sulla corte interna. Attraverso la rotazione delle facciate sud e ovest rispettivamente di 18° verso est e verso sud si anticipa la radiazione del sole invernale che favorisce illuminazione naturale e funzionamento della serra (proteggendosi dal caldo sole estivo pomeridiano). Il mitigatore bioclimatico o portico, allineato col tessuto urbano, accentua il fenomeno della ventilazione estiva, protegge dai venti freddi invernali, agisce da schermo solare estivo, contiene il tetto verde integrando i pannelli del solare termico e del fotovoltaico. Le logge sono protette da schermi solari in legno di acacia caratterizzando in tal modo i prospetti sud e ovest. Il riscaldamento dell’edificio è costituto da caldaie a cascata centralizzate con scambiatori in ogni alloggio.
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    Project details
    • Year 2010
    • Work finished in 2010
    • Client Anita s.r.l. real estate company
    • Status Completed works
    • Type Multi-family residence
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