Cygnus Estethics

Il fascino dei piani terra del centro storico bolognese viene generalmente associato al loro rapporto con lo spazio pubblico, di cui il portico rappresenta l’immagine più iconica. Il progetto per il centro estetico Cygnus ha permesso al contrario di esplorare il carattere più introspettivo di questa tipologia, trovandosi ad operare in un locale con accesso diretto dal fronte strada, le cui funzioni necessitano però di un elevato grado di privacy. Si è deciso quindi di organizzare la planimetria lungo un percorso che penetra trasversalmente l’isolato e lungo il quale si sviluppa una sequenza di spazi autonomi per i diversi tipi di attività, con un livello sempre maggiore di riservatezza ma mano che ci si addentra nel locale. La geometria di questo percorso richiama le tipologie vernacolari, in cui di norma le murature non si attestavano su giaciture ortogonali, che in questo caso diventa l’occasione per generare spazi di passaggio e di attesa, mentre i singoli spazi di lavoro sono resi riconoscibili da un’apposita segnaletica, comune anche ai vani di servizio, e caratterizzati da un trattamento cromatico individuale. La transizione tra spazi serventi e serviti è risolta con una serie di setti opachi dell’altezza di 220cm, che consentono il passaggio di una moderata quantità di luce naturale ed ospitano nella loro sezione superiore il sistema di illuminazione artificiale a strisce led calde-freddi dimmerabili. The fascination of the city centre ground floors is generally associated with their relation with the public space, of which the porch represents the most iconic image. The project for the Cygnus beauty centre allowed us instead to explore the more introspective nature of this typology, working in space directly accessible from the street, whose functions require, however, a higher degree of privacy. It was thus decided to organize the space along a path that goes across the block and along which to develop a sequence of autonomous rooms to accommodate different activities, increasing the privacy level while entering the centre. The geometry of this corridor recalls the vernacular typologies, where the walls were normally aligned to orthogonal axes, which, in this case, becomes the occasion to generate passageways and waiting rooms, while the single workspaces are recognizable thanks to specific signage, also applied to the service areas, and characterized by an individual colour treatment. The transition between serving and served spaces is resolved with a series of 220cm height opaque walls, which allow a moderate amount of natural light to penetrate and accommodate, in their upper section, an artificial led lighting system with cold-warm dimming stripes.