HOPE City | OBR Open Building Research

HOPE city is the acronym of Home Office People Environment. It is the cluster for RLG ICT Park, focused on Information Communication Technology, as initiative of Mr. Roland Agambire, Chairman of RLG, in collaboration with the Government of Ghana, as part of the national development policy framework, turning Ghana into a knowledge-society and an active player in the global economy. In HOPE city will work 50,000 people and will host 25,000 inhabitants. The cluster is articulated on a total Gross Floor Area of approximately 1,200,000 sqm, for a total built area of approximately 1,500,000 sqm. HOPE city is designed as a vertical city composed by towers linked together by a system of bridges at different height, including common activities and amenities. They create an interconnection between private and public functions, thus combing vertical mobility with horizontal sociality. The design investigates an alternative to the typical campus scheme, where single buildings are dedicated to specific functions, toward a new urban centrality with the same functional and social complexity to the city. The towers are not a series of separated objects in the landscape, but define together a unique compound as a new urban polarity in the widespread cityscape, creating a very effective urban life based on easy and sustainable interconnectivity and visual-physical communication between people. The cluster is composed by circular towers of different heights (270m, 216m and 152m) disposed to recreate the same layout of the typical Ghanaian compound-house, which generates an inner space for the community. A triple height podium defines a central Piazza with and inner garden, which becomes space for social interaction. HOPE city is intended to promote - through Architecture – the sense of Community, sharing common values in common space. [IT] HOPE city è l’acronimo di Home Office People Environment. E’ un cluster tematizzato sull’ICT Information Communication Technology, sviluppato su iniziativa di Roland Agambire, Chairman di RLG, in collaborazione con il governo del Ghana, come parte del piano nazionale di sviluppo volto ad acquisire le conoscenze necessarie per accompagnare il Paese nel crescente ruolo attivo che sta assumendo nell’economia globale. In HOPE city lavoreranno circa 50.000 persone e ne avranno dimora 25.000. Il cluster sviluppa una superficie lorda di 1.200.000 mq per un’area costruita totale di 1.500.000 mq. HOPE city è progettata come una città verticale composta da torri connesse da un sistema di ponti a diverse altezze che includono le attività comuni, creano un’interconnessione fra funzioni pubbliche e private e combinano una mobilità verticale con una socialità orizzontale. Il progetto ricerca uno schema che superi il tipico impianto a campus con edifici dedicati a funzioni specifiche, verso un modello insediativo che rappresenti una nuova centralità urbana, con la stessa complessità funzionale e sociale della città. Secondo questo schema le torri non rimangono una serie di oggetti isolati nel paesaggio, ma definiscono insieme un unico compound che crea una nuova polarità urbana nella città dispersa, sviluppando un nuovo insediamento urbano basato sull’interconnettività verticale e orizzontale, facile e sostenibile, che garantisce una comunicazione diretta fisico-visiva fra i suoi abitanti. Il cluster è composto da torri circolari a diverse altezze (270m, 216m e 152m) disposte in modo da ricreare la stessa disposizione tipica della compound-house tradizionale ghanese che forma al suo interno uno spazio centrale per la comunità. Un podio su tre livelli definisce una piazza centrale con un giardino interno che diventa luogo di relazione sociale. HOPE city è concepita per promuovere - attraverso l’architettura - il senso di comunità, condividendo gli stessi valori in spazi comuni. Design Manager: Dario Cavallaro Collaborators: Andrea Casetto Giorgio Cucut Andrea Debilio Maria Lezhnina Ignigo Paniego Michele Renzini Elisa Siffredi