HQ Terna | Gabriele Napolitano

Costruiti negli anni ’80, i due edifici gemelli si guardano dai lati opposti della strada e riflettono vicendevolmente lo “spirito di un luogo di frontiera”. I due palazzi si elevano a “dogana”: è riconoscibile nel luogo fisico una linea di confine tra la campagna e la città di ieri, tra la città diffusa e la città consolidata di oggi. Con il restyling stilistico dell’edificio destinato ad ospitare la sede di TERNA, il fabbricato si carica di nuove qualità: nelle nuove ampie vetrate di facciata continua a riflettersi il gemello, divenuto ormai retaggio di un passato che fa strada e che non ritorna. I brise- soleil ed i tiranti in acciaio, il trattamento in metallo delle testate e del cornicione trasversale, le fughe a croce che richiamano astrattamente la sagoma del grande traliccio, obelisco della nuova urbanità che si erge davanti l’edificio, restituiscono un edificio moderno, crocevia di energie creative che lo hanno restaurato “intorno, fuori e dentro”. L’“intorno”, è dotato di una viabilità propria, di facile fruizione e indipendente da quella caotica di via Galbani; “dentro”, il leitmotiv è un connettivo lineare che si espande e contrae, in un alternarsi ritmico ad aree di ampio respiro. Lo stile degli ambienti è rigoroso e pulito, la luce naturale entra ed illumina creando coesione tra il “fuori” e il “dentro”.