Mess Is More

Il sito, posto tra il centro storico ed il lungomare di Senigallia, si configura come un grande vuoto urbano, attualmente adibito a giardini pubblici e parcheggio. La grande cesura determinata dalla stazione e la fatiscenza delle preesistenze (ex IAT ed Hotel Marche), definiscono un'area inutilizzata, destinata ad una necrosi potenzialmente dilagante. Il progetto ha l'ambizione di sfruttare le potenzialità latenti del luogo, innalzandolo a fulcro per la città. L'Hotel Marche esplode, liberando il passaggio per il mare, gli elementi che lo costituiscono vanno a disporsi in maniera caotica ma controllata (con attenzione alla luce ed ai flussi) definendo un micromondo potenzialmente autonomo. Le preesistenze diventano musei, biblioteca, auditorium. Il caos si contrappone alla razionalità di una griglia ispirata alla Supersuperficie di Superstudio: i punti nodali, poichè alloggiano gli impianti e gli scarichi, sono la balse per un futuro accrescimento del villaggio, e contribuiscono, assieme alle maglie a disegnare la parte pubblica.