Via-Dotto

Progetto per il viadotto dei Presidenti Rome / Italy / 2013

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MENZIONE D'ONORE AL CONCORSO VISION 20|20 - Orientarsi negli spazi pubblici attraverso il colore Il viadotto si trova nel quadrante nord est di Roma, all’interno del IV municipio. Costruito nel 1993 e aperto al pubblico dopo il 1996 nasce come il ramo finale di un asse che avrebbe avuto distaccarsi dalla Laurentina. Viene costruito solo l’ultimo moncone e predisposto per il passaggio di una ferrovia leggera T3. Ma sul tracciato non è stato possibile localizzare una stazione nelle aree riservate al tram all’interno del Viadotto, che, comunque, oggi si presenta non idoneo ad accogliere le tecnologie tramviarie moderne. Dal momento della sua costruzione lo spazio destinato alla ferrovia è stato trascurato e lasciato in abbandono. Gli accessi sono rimasti incompiuti e le strutture già realizzate sono state degradate ed utilizzate impropriamente. Questa superficie modesta e abbandonata, fatto di cemento e rifiuti, è stata lasciata in balia di una natura non sottoposta a vincoli e controlli. Come è avvenuto nelle più grandi capitali del mondo, questo è lo scenario inconsueto e surreale che può essere trasformato in un vero e proprio PARCO URBANO LINEARE. VIA-DOTTO Il viadotto dei presidenti è uno spazio incompiuto con un grande potenziale: un vuoto urbano lasciato tra auto sfreccianti e natura incolta, dall’atmosfera sospesa e incompiuta, che può essere recuperato dai cittadini e per i cittadini come spazio di socialità e di connessione. Progettato come collegamento, mai ultimato, potrebbe ritrovare la sua funzione originale non solo come connessione fisica tra due quartieri ma come percorso sociale e di iniziative culturali e commerciali. Deve diventare un segno identitario del sito, un attrattore sociale che stimoli le persone a vivere il luogo cosicché proprio attraverso le persone questo spazio possa evolversi e arricchirsi di nuove funzionalità. La linea ferroviaria senza treno si trasforma così in uno spazio pubblico ludico ideato per generare incontri, per innescare nuovi legami di socialità. Un intervento progettuale minimo, che individua spazi pensati per riappropriarsi del tempo libero e rallentare i ritmi di vita. Un playground in cui vengono innestate una serie di attività per la cultura e l’intrattenimento che creeranno nuovi spazi per il benessere collettivo e benefici per l’economica locale. Alcune aree saranno date in gestione, per brevi periodi, a delle realtà locali: le scuole e le associazioni sociali della zona potrebbero utilizzare le aree in cambio di manutenzione; palestre, locali notturni e attività commerciali potranno affittare spazi per eventi e manifestazioni finanziando e stimolando le attività culturali del VIA-DOTTO. STRATEGIA PROGETTUALE L’intento progettuale è quello di migliorare la qualità urbana attraverso un design low budget che si basa principalmente su un disegno grafico del suolo e su una barriera antirumore modulare in legname di scarto. La pavimentazione si ispira ai giochi tradizionali che, una volta, si disegnavano a terra con i gessi ed è realizzata semplicemente in cemento colorato, con zone in pacciamatura per il drenaggio. La scala di accesso al viadotto è attualmente priva dei primi gradini che vengono sostituiti con pedane in legno colorato, in modo che possa diventare l’elemento che ti conduce in un luogo che non ti aspetti, il parco del viadotto, un parco ospita insieme il selvaggio e il coltivato, l’intimo e il sociale. La barriera può ospitare sulle sue facciate esposte a sud dei pannelli fotovoltaici utili a fornire l’energia necessaria per l’illuminazione notturna e permettere agli utenti di poter collegare i dispositivi elettronici personali; inoltre la barriera può creare spazi semi coperti utilizzabili anche come serra per le piante. Le aree eventi e relax hanno una pavimentazione in legno per compensare le diverse quote della struttura esistente. L'intervento si caratterizza quindi per le scelte cromatiche che invitano a vivere lo spazio pubblico, ad appropriarsene nei momenti di svago, ad essere scelti come punti di ritrovo e di gioco per bambini e adulti. Il colore irrompe tra il grigio delle costruzioni e il nero dell'asfalto, e trasforma un relitto infrastrutturale ormai alla deriva in una promenade urbana contemporanea.
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    MENZIONE D'ONORE AL CONCORSO VISION 20|20 - Orientarsi negli spazi pubblici attraverso il colore Il viadotto si trova nel quadrante nord est di Roma, all’interno del IV municipio. Costruito nel 1993 e aperto al pubblico dopo il 1996 nasce come il ramo finale di un asse che avrebbe avuto distaccarsi dalla Laurentina. Viene costruito solo l’ultimo moncone e predisposto per il passaggio di una ferrovia leggera T3. Ma sul tracciato non è stato possibile localizzare una stazione nelle aree...

    Project details
    • Year 2013
    • Client AWR Competition
    • Status Competition works
    • Type Parks, Public Gardens / Public Squares / Urban Furniture / Graphic Design / Leisure Centres
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