MRNLL

2° premio del Concorso di Progettazione per la Realizzazione della Nuova Biblioteca di Maranello (MO) Maranello / Italy / 2007

0
0 Love 2,440 Visits Published
PREMESSA
Il progetto presentato per la nuova biblioteca del Comune di Maranello punta a valorizzare gli aspetti di identità del capoluogo attraverso un edificio che, reinterpretando il car-design, rispecchia l’eleganza, la qualità formale ed i cromatismi per cui il comune è famoso in tutto il mondo. Vuole altresì incentivare l’attrattività turistica proponendo una costruzione non solo funzionale ma anche spettacolare, che coinvolga cioè, emozionalmente, il visitatore-utente.

INQUADRAMENTO GENERALE
In linea con le norme ed i vincoli di legge, gli spazi della nuova biblioteca sono ricavati attraverso un intervento di ristrutturazione edilizia del fabbricato esistente; questi sono infatti delimitati dal perimetro del vecchio edificio produttivo-commerciale acquistato dalla Società Maranello Patrimonio SRL. Questa operazione permette di sfruttare l’intera area di sedime, cosa che non sarebbe possibile procedendo alla demolizione ed alla successiva ricostruzione ex-novo. L’intervento prevede la demolizione della copertura a shed e di tutti gli interni esistenti e l’escavazione di un piano interrato a quota -4,20 m.

PROGETTO ARCHITETTONICO
Esternamente l’idea architettonica è quella di sfruttare il volume puro percettibile dell’edificio attuale, rivestendolo ed aprendolo sui due lati di accesso che saranno segnalati da murature rivestite in metallo lucido rosso. Arretrando gli ingressi sotto questi varchi si ricavano i necessari spazi coperti di transizione fra interno ed esterno, dal momento che non è possibile costruire pensiline oltre il confine. Tuttavia, a mitigare l’impatto ambientale all’interno del tessuto residenziale consolidato, il volume e la sagoma esterna non verrebbero modificati rispetto a quella attuale. L’integrazione con gli uffici comunali, a ovest, e con il nuovo archivio-deposito, recentemente recuperato negli ambienti a sud del lotto, è assicurata da un’attenta progettazione degli spazi esterni sull’area di verde pubblico, spazi che definiscono anche l’entrata principale alla nuova struttura (1). Lungo lo stesso lato è previsto anche un accesso di servizio (6) per permettere le operazioni di carico e scarico del patrimonio librario o delle opere da collocare all’interno delle mostre temporanee, senza che questo interferisca con l’accesso degli utenti; inoltre con pochi lavori di sistemazione dell’area circostante i trasportatori potrebbero addirittura accedere direttamente dal retro, collegando l’entrata di servizio a Via della Repubblica. La sistemazione progettata per l’area esterna non modifica il posizionamento delle alberature esistenti se non di una unità, che verrebbe a trovarsi davanti all’ingresso ma che comunque viene reimpiantata nel giardino interno all’edificio. Un’entrata secondaria (13) è invece posizionata sul fronte nord; vi si accede da Via Vittorio Veneto attraverso l’area pertinenziale del fabbricato residenziale. Internamente troviamo 3 elementi caratterizzanti sui quali si organizzano tutti gli ambienti: un volume in cemento armato, che contiene i collegamenti verticali, un volume rivestito in metallo, che contiene la sala polivalente “sospesa” sulla sala di studio ed il giardino sul quale affacciano la quasi totalità degli ambienti. La Superficie Utile (SU) del progetto è di 1462,52 mq, valore al di sopra dell’obiettivo del bando di concorso, ma motivato da tre aspetti principali: uno di natura economica , uno tecnico ed uno prettamente estetico. Il progetto si sviluppa in uno spazio ipogeo che ricalca il perimetro dell’edificio attualmente esistente, risulta quindi più conveniente approfittare delle operazioni di scavo e guadagnare un intero piano interrato che non solo una frazione di esso; questo semplificherebbe anche il sistema di fondazione, che come vedremo in seguito, si basa principalmente, sull’inserimento di micropali in cemento armato sotto il muro perimetrale; la motivazione estetica è da ricercare nell’inclusione di un doppio volume interno, la cui superficie è di oltre 100 mq; il doppio volume non va ad incidere sui costi, in quanto superficie non costruita, ma la sua presenza permette di ottenere una sala studio di ampio respiro e di notevole intensità plastica.

PROGETTO FUNZIONALE E LOGISTICO
La distribuzione interna del nuovo edificio ricalca le idee biblioteconomiche di ultima generazione che si possono brevemente riassumere nel seguente schema: una sala principale attorno alla quale gravitano una serie di ambienti, specializzati o polivalenti, opportunamente disimpegnati ed eventualmente utilizzabili indipendentemente dal resto della struttura. Il progetto vuole quindi sostituire il concetto di biblioteca con quello più contemporaneo di city library, un sistema che opera non solo nei modi e nei tempi consueti ma che può essere sfruttato in fasce orarie diverse a seconda delle eventualità, diventando punto di aggregazione e di riferimento per tutta la comunità cittadina. Seguendo questa direzione la nuova biblioteca è suddivisa, attraverso semplici chiusure, in tre entità che possono essere utilizzate anche autonomamente. Alla prima si accede dall’entrata principale (1) e comprende, oltre al guardaroba (4) ed ai servizi igienici (3), la sala per esposizioni o allestimenti temporanei (2), la caffetteria (5) e la sala polivalente (8). Alla seconda, si accede invece dall’entrata secondaria (13), e contiene gli spazi dedicati agli uffici: la sede del consorzio “Maranello Terra del Mito” (11), l’archivio storico del “Comune di Maranello” (10) e l’amministrazione della biblioteca (9). Queste prime due entità occupano l’intero piano terra, sono separate fra loro dal vuoto del doppio volume, ma collegate da una passerella (collegamento orizzontale) sovrastante la sala studio e consultazione. La terza entità, il vero cuore della biblioteca, si sviluppa sull’intero piano interrato ed è collegata alle altre due attraverso un ascensore ed una rampa a lieve pendenza (15) e direttamente con l’esterno, attraverso un montacarichi di servizio (7-18) e le scale antincendio (14-27) (collegamenti verticali). Quest’ultima entità è suddivisa in due zone principali dai setti murari dell’ascensore e della rampa (15), sotto la quale è ricavato un magazzino (19). Da un lato si trovano la sala studio e consultazione (20), il deposito a scaffale aperto (25), l’emeroteca (26) ed opportunamente disimpegnati la fonoteca e videoteca (22) e la ludoteca (23); dall’altro le postazioni per la consultazione dei cataloghi e navigazione internet (29), i servizi igienici (24) ed il banco prestito (30) con, alle spalle ed accessibile solo ai dipendenti, il deposito a scaffale chiuso (17). In questa zona è anche presente un ampio locale tecnico e magazzino (28) e l’accesso al giardino (21), le cui vetrate, illuminano la sala principale. Come si evince dai disegni tecnici riportati sulle tavole di concorso esiste un’evidente separazione fra le attività che comportano spostamenti (entrare, visitare una esposizione, recarsi in un ufficio), le attività “rumorose” (ristorarsi, partecipare ad una conferenza, richiedere informazioni o volumi in prestito, ascoltare musica o visionare un film, giocare) e quelle “silenziose” (leggere, studiare, consultare) in modo che gli utenti di taluni spazi non provochino disturbo o disagio agli utenti di altri spazi. Seguendo quest’ottica sono stati pensati i quattro ambienti, della sala studio e consultazione, della ludoteca, della fonoteca e videoteca e la sala polivalente, per ospitare gli alunni delle scuole, non solo in base alla fascia d’età ma soprattutto in base all’attività svolta. Infatti le attività per i bambini della scuola per l’infanzia (0-6 anni) sfrutteranno per lo più la ludoteca, quelli della scuola primaria (6-11 anni) e di quella secondaria (11-14 anni) si alterneranno fra la fonoteca e videoteca (per le attività di ascolto e visione), la sala polivalente (per le attività laboratoriali) e la sala di studio e consultazione (per le attività di studio e lettura) unendosi agli studenti delle scuole del secondo ciclo (14-19 anni) e universitari in quanto svolgerebbero la stessa attività “silenziosa”.

PROGETTO DEGLI INTERNI
Nel pensare agli interni si sono distinte tre classi di ambienti: rigidi, flessibili, personalizzabili. Fanno parte degli ambienti rigidi quegli spazi che per la loro funzione non necessitano di arredi mobili (la sala di studio e consultazione, il deposito a scaffale aperto, il deposito a scaffale chiuso, la caffetteria ed i vani di servizio), di quelli flessibili gli spazi che consentono variazioni delle attività svolte (la sala per esposizioni, la sala polivalente, la fonoteca e videoteca e la ludoteca) e di quelli personalizzabili gli spazi che progettati come open space possono essere suddivisi con strutture leggere in base alle esigenze contingenti (la sede del consorzio “Maranello Terra del Mito”, l’archivio storico del “Comune di Maranello” e gli uffici amministrativi). Nella sala di studio e consultazione sono previsti 46 posti a sedere nella sua parte più luminosa. Il deposito a scaffale aperto può contenere un totale di 19.000 volumi suddivisi in tre tipologie di librerie: 3 ad altezza uomo (13.000), 4 più basse (3.000) ed 1 perimetrale della medesima altezza ma più profonda (3.000). Il deposito a scaffale chiuso è dotato di scaffalature di tipo compattabile su binario e può contenere un totale di 42.000 volumi. Per la sala polivalente sono state progettate 50 sedute ed 1 tavolo da conferenza che, ripiegandosi su se stessi, possono essere appesi alle pareti in apposite nicchie ricavate nello spessore murario (le sedute sulla parete di fondo bianca; il tavolo alla parete in parquet). In questa maniera la sala polivalente è immediatamente sgombra dagli arredi e non è necessario avere uno spazio deposito dove riporli. La fonoteca e la videoteca sono pensati come ambienti informali dotati di chaise-longue, poltroncine e tavolini bassi che diventano tante postazioni di ascolto o di visione (in cuffia) ma che permettono all’occorrenza di essere agevolmente spostate per l’attività di gruppo (in diffusione). E’ prevista una doppia porta di accesso dalla sala di studio ad aumentare l’insonorizzazione. Anche la ludoteca è prevista come ambiente informale, dotata di tappeti ed arredi morbidi, in modo da lasciare piena libertà agli educatori nel conformare lo spazio come meglio si adatta alle proprie esigenze. Come per la fonoteca e videoteca è presente una doppia porta di accesso. In prossimità del banco prestito sono previste 7 postazioni per la consultazione dei cataloghi e navigazione internet. La sede del consorzio ha un’ampia vetrina che si affaccia sull’entrata secondaria (l’ingresso agli uffici) e che, grazie all’inclinazione del muro, è facilmente visibile anche da Via Vittorio Veneto, al fine di aumentare la valorizzazione commerciale delle produzioni o degli eventi locali.

PROGETTO IMPIANTISTICO
La sostenibilità della costruzione è raggiunta attraverso più strategie progettuali. Grazie all’esposizione dell’edificio, alla copertura piana ed al posizionamento dei fabbricati adiacenti, attraverso uno studio delle ombre in copertura, si nota come si disponga di una grande superficie per l’installazione di pannelli fotovoltaici (per la produzione di energia elettrica rinnovabile) e di collettori solari (per la produzione di acqua sanitaria calda). Questo non permette di certo l’autosufficienza energetica dell’edificio, cosa possibile attualmente in interventi ben più piccoli di questo, ma sicuramente ne integra in modo significativo le esigenze soprattutto nelle stagioni dell’anno più assolate. Posizionando delle apposite griglie apribili nella parte inferiore delle vetrate del giardino e in alcuni punti dei tagli in copertura, sul perimetro del vano rampa, si crea, attraverso correnti convettive, una perfetta ventilazione naturale. Il raffrescamento naturale, è ottenuto inserendo in profondità nel terreno un impianto di tubazioni dal funzionamento piuttosto semplice. L’aria contenuta si raffredda naturalmente e viene risucchiata all’interno dell’edificio per convenzione. La diminuzione della superficie coperta, attraverso l’inserimento del giardino, va ad incrementare la permealizzazione del suolo, favorendo lo smaltimento delle acque piovane ed il rifornimento della falda acquifera. L’uso di materiali eco-compatibili che saranno da individuare in modo più preciso in fase di progettazione più avanzata, ma valga un esempio per tutti: il rivestimento esterno in ardesia naturale. L’uso di componenti tecnologiche atte a ridurre i consumi e gli sprechi energetici quali coibentazioni naturali, vetri ed infissi a bassa dispersione energetica, apparecchiature elettriche di classe A, corpi illuminanti a basso consumo, etc. Ad aumentare la qualità ambientale interna vi è poi il fattore luce naturale, elemento fondamentale nella progettazione di una buona biblioteca. Essa proviene per lo più dalle grandi vetrate che si affacciano sul giardino e che sono orientate verso nord. In questo modo si ottiene un’illuminazione diffusa, senza forti contrasti fra luce ed ombra, condizione essenziale per non affaticare la vista e per avere una illuminazione omogenea. Anche dai tagli in copertura, stretti e lunghi, proviene lo stesso tipo di luce, in quanto prima di arrivare al suolo viene riflessa sullo spessore del solaio.

PROGETTO STRUTTURALE
Il progetto contiene due livelli di strutture diverse come tipologia: la prima per sostenere il solaio del piano terra e la seconda per sostenere la copertura. Come già accennato le strutture di fondazione sono composte da micropali in cemento armato alti 5,50 m con passo 0,50 m, posizionati al di sotto del muro perimetrale. Il solaio del piano interrato è costituito dalla platea di fondazione. Su questa si elevano i setti in cemento armato della rampa ed una fila di pilastri posizionati lungo il filo del muro della fonoteca e videoteca e nascosti all’interno delle tre librerie alte. Questi ultimi da un lato ed i micropali perimetrali dall’altro formano dei portali strutturali che sorreggono il solaio del lato uffici. Dalla parte opposta, i setti della rampa ed i micropali perimetrali sostengono il solaio del lato entrata. Il solaio del piano terra è un solaio prefabbricato alveolare. Il lato di destra e quello di sinistra sono collegati poi dalla passerella che viene sostenuta da due travi IPE e dalla struttura metallica leggera del volume della sala polivalente. Il solaio di copertura è invece sorretto, oltre che da pilastri inseriti nel muro perimetrale esistente e dai setti della rampa, da una trave reticolare posta sull’estradosso. A differenza del solaio del piano terra, questo è composto da un sandwich sorretto da una struttura metallica leggera, nascosta nell’intradosso, da un controsoffitto in cartongesso. I controsoffitti sono previsti in tutti gli ambienti che per ragioni estetiche o tecniche non necessitano di avere un’altezza elevata. Questa soluzione permette di nascondere tutti gli impianti nell’intercapedine che si forma con il solaio strutturale.

RISPETTO DELLE NORME E DEI VINCOLI DI LEGGE
Nella redazione del progetto sono state prese in considerazione tutte le prescrizioni riguardanti l’abbattimento delle barriere architettoniche. L’entrata secondaria, che già presenta una rampa esterna, è stata presa come entrata agibile superando la differenza di quota con un’ulteriore rampa a pendenza inferiore al 2%. All’interno dei piani dell’edificio non sono presenti salti di quota ed il collegamento fra i due piani è assicurato da un ascensore a norma. Sono previsti due servizi igienici (uno ciascun piano) adatti ad utenti diversamente abili. Sono altresì rispettate le norme riguardanti la prevenzione incendi sia dal punto di vista distributivo che dal punto di vista dei materiali. Inoltre sono rispettati tutti i parametri urbanistici previsti dal piano regolatore generale del Comune di Maranello. Essendo il fabbricato conservato nella volumetria esistente è rispettata l’altezza massima e tutte le distanze dal confine. Per quel che riguarda la visuale libera, la distanza fra la parte finestrata dell’ingresso principale e l’edificio prospiciente (sede degli uffici tecnici comunali) misura 14,39 m; la distanza minima fra le vetrate del giardino e la residenza posta a nord dell’area di sedime misura 13,57 m; la distanza fra la finestra della caffetteria e la medesima residenza è di 6,57 m, ma a quest’apertura non si applica la prescrizione in quanto posta ad un’altezza di 2,40 m dal pavimento.

ELENCO DEGLI SPAZI

LIVELLO +00
01-Entrata principale
02-Sala per esposizioni o allestimenti temporanei
03-Servizi igienici
04-Guardaroba
05-Caffetteria
06-Entrata di servizio
07-Area carico-scarico
08-Sala polivalente (attività laboratoriali, conferenze, piccoli allestimenti)
09-Uffici amministrativi
10-Archivio storico del “Comune di Maranello”
11-Ufficio del consorzio “Maranello Terra del Mito”
12-Vetrina
13-Entrata secondaria
14-Scala antincendio
15-Connettivo verticale
16-Connettivo orizzontale

LIVELLO -01
17-Deposito a scaffale chiuso
18-Area carico-scarico
19-Magazzino
20-Sala studio e consultazione
21-Giardino
22-Fonoteca e videoteca
23-Ludoteca
24-Servizi igienici
25-Deposito a scaffale aperto
26-Emeroteca
27-Scala antincendio
28-Locale tecnico e magazzino
29-Postazioni per la consultazione dei cataloghi e navigazione internet
30-Banco prestito
0 users love this project
Comments
    comment
    user
    Enlarge image

    PREMESSA Il progetto presentato per la nuova biblioteca del Comune di Maranello punta a valorizzare gli aspetti di identità del capoluogo attraverso un edificio che, reinterpretando il car-design, rispecchia l’eleganza, la qualità formale ed i cromatismi per cui il comune è famoso in tutto il mondo. Vuole altresì incentivare l’attrattività turistica proponendo una costruzione non solo funzionale ma anche spettacolare, che coinvolga cioè, emozionalmente, il visitatore-utente. INQUADRAMENTO...

    Archilovers On Instagram