PIANO DEL COLORE | SAMUELA RISTORI
FRAZIONI DEL COMUNE DI BIBBIENA BIBBIENA / Italy / 2007
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Con il Piano del Colore delle Frazioni di Soci, Partina e Serravalle il Comune di Bib-biena, nel quadro della predisposizione del nuovo Regolamento Urbanistico, ha inteso dotarsi di un ulteriore strumento urbanistico che, a completamento del Piano del colo-re già redatto per il capoluogo, promuova il rinnovamento della qualità urbana.
L’obbiettivo principale del Piano del Colore è la volontà di tutelare sia il patrimonio cromatico/decorativo dei fronti di edifici storici, sia la città non costruita formata da-gli spazi aperti pubblici e di uso pubblico. In quest’ultimo senso anche gli spazi priva-ti non costruiti assumono valenze specifiche in relazione alla loro capacità di formare il paesaggio urbano.
La tutela degli spazi costruiti e non può esprimersi solo attraverso la conoscenza, sia degli aspetti formali e tecnico/materici, sia della storia della formazione del tessuto urbano e delle tradizioni sociali consolidate nel territorio.
Lo studio sul colore e sulle valenze decorative presenti sui fronti ha lo scopo di coor-dinare i singoli interventi all’interno di un organismo più ampio (paese, quartiere, nu-cleo storico, ….), che sia in grado di gestire le singole unità minime in modo detta-gliato senza mai dimenticare il quadro generale della situazione.
Altresì l’obbiettivo di un Piano Colore è quello di poter dare, dopo attente analisi e rilievi, delle indicazioni progettuali estendibili all’intero agglomerato urbano, in mo-do che interventi puntuali e diversificati nel tempo seguano tutti una comune logica predeterminata.
Inoltre, il Piano Colore deve permettere all’amministrazione comunale un maggiore controllo sugli interventi in atto, affinché non si ricada nel fenomeno dell’arbitraria progettazione degli spazi aperti in assenza di elementi certi di riferimento, ma la scel-ta progettuale sia ragionata.
L’obbiettivo principale del Piano del Colore è la volontà di tutelare sia il patrimonio cromatico/decorativo dei fronti di edifici storici, sia la città non costruita formata da-gli spazi aperti pubblici e di uso pubblico. In quest’ultimo senso anche gli spazi priva-ti non costruiti assumono valenze specifiche in relazione alla loro capacità di formare il paesaggio urbano.
La tutela degli spazi costruiti e non può esprimersi solo attraverso la conoscenza, sia degli aspetti formali e tecnico/materici, sia della storia della formazione del tessuto urbano e delle tradizioni sociali consolidate nel territorio.
Lo studio sul colore e sulle valenze decorative presenti sui fronti ha lo scopo di coor-dinare i singoli interventi all’interno di un organismo più ampio (paese, quartiere, nu-cleo storico, ….), che sia in grado di gestire le singole unità minime in modo detta-gliato senza mai dimenticare il quadro generale della situazione.
Altresì l’obbiettivo di un Piano Colore è quello di poter dare, dopo attente analisi e rilievi, delle indicazioni progettuali estendibili all’intero agglomerato urbano, in mo-do che interventi puntuali e diversificati nel tempo seguano tutti una comune logica predeterminata.
Inoltre, il Piano Colore deve permettere all’amministrazione comunale un maggiore controllo sugli interventi in atto, affinché non si ricada nel fenomeno dell’arbitraria progettazione degli spazi aperti in assenza di elementi certi di riferimento, ma la scel-ta progettuale sia ragionata.
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Con il Piano del Colore delle Frazioni di Soci, Partina e Serravalle il Comune di Bib-biena, nel quadro della predisposizione del nuovo Regolamento Urbanistico, ha inteso dotarsi di un ulteriore strumento urbanistico che, a completamento del Piano del colo-re già redatto per il capoluogo, promuova il rinnovamento della qualità urbana.L’obbiettivo principale del Piano del Colore è la volontà di tutelare sia il patrimonio cromatico/decorativo dei fronti di edifici storici, sia la città non...
- Year 2007
- Client COMUNE DI BIBBIENA
- Status Completed works
- Type Restoration of old town centres
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