Riqualificazione e ristrutturazione Palazzo Siemens | Gabriele Napolitano

L’architetto che vive e lavora a Roma accetta e include “naturalmente” la sovrapposizione degli elementi architettonici dovuta all’evoluzione della città. In tal modo la stratificazione dei segni diviene principio nell’ideazione del nuovo o nel recupero del passato, anche di quello più recente. La metamorfosi urbana genera almeno due emozioni: “la sorpresa”, che si prova quando una nuova architettura si svela e immediatamente diviene un caposaldo di riferimento, in grado di tracciare nuove relazioni urbane. La “la tranquillità”, che si percepisce dinanzi al recupero architettonico di un edificio esistente, ove il linguaggio e gli elementi utilizzati e rispondenti ad un’estetica contemporanea rivelano la tradizione del luogo stesso. Nel 2006 Siemens affida a GRUPPO SPA l’incarico di riqualificare la sua sede romana, per ottenere un “sistema innovato”, più vivibile, caratterizzato da prestazioni di ecosostenibilità dal maggior pregio architettonico. Il progetto nasce dalla sintesi tra storia ed attualità, e la ricerca di “sorpresa e tranquillità” diventa il tema cardine su cui articolare l’intero intervento. L’idea cardine è quella di riqualificare i volumi e gli spazi di minor qualità spostandoli dal piano pilotis ai terrazzamenti dei piani superiori, conferendo agli ambienti esistenti maggiore ampiezza, funzionalità e comfort. L’edificio originario, ri-progettato secondo i criteri del Green Building, al fine di migliorarne le prestazioni energetiche, viene inglobato all'interno di una vera e propria "teca" vetrata, una facciata ventilata vera e propria, contenitore e filtro del nuovo edificio, da cui si schiude un’affascinante visione caleidoscopica dell’impianto originario.