Ruralcity | ALESSANDRO PANCI

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La conservazione da sola,senza una strategia di integrazione e valorizzazione,può solo ridurre il nostro paesaggio naturale in bosco, l’impossibilità di poter eseguire agevolmente la manutenzione di vigneti e oliveti e la mancanza di un presidio porta all’abbandono di piccoli e medi lotti agricoli facendo tornare su di loro arbusti prima e querceti dopo. Nella proposta che si presenta si vuole anzitutto risolvere la problematica dell’inserimento della residenza nei terreni agricoli fortemente particella rizzati. La soluzione proposta interpreta il territorio agricolo e inserisce dei “presidi” atti al mantenimento dei fondi ed al contempo all’inserimento dei servizi e di vani accessori agli edifici già esistenti. Non si vuole portare avanti una speculazione edilizia ma si vuole che ogni lotto agricolo possa avere un suo proprietario che abitandolo abbia il tempo e la voglia di avere cura del suo “giardino agricolo”. Nessun filare cederà al mattone, bensì si propone una nuova concezione di case su uno o due livelli abbarbicate o appollaiate sulle piante o sui pali o sugli edifici esistenti che permettono il mantenimento dell’immagine del paesaggio agricolo con l’aggiunte di alcuni bozzoli spesso coperti dalle fronde degli alberi e inseriti nel contesto. L’orto inteso come bene personale, come parte integrante della casa, solo questo può portare ad una nuova concezione di “giardino agricolo” che può permettere di rimpossessarsi di spazi ormai lasciati a morire che lasciano il posto ad enormi complessi di serre agricolo - industriali. La casa nel lotto agricolo permette un risparmio energetico enorme, consente il riavvicinamento alla natura grazie al vederne crescere ogni il frutto. Il giardiniere non dovrà soltanto curare palme, cicas e siepi ma dovrà tornare ad essere contadino, dovrà saper potare una vite, innestare un pesco ecc … La casa-bozzolo proposta si struttura su un palo centrale conficcato nel terreno che diviene elemento portante della struttura della casa, della scala di salita, dell’eventuale ascensore centrale e sede dell’impiantistica inoltre, grazie alla perforazione nel terreno si potrà sfruttare l’energia geotermica. La forma a bozzolo consente in inverno di poter ricevere il sole da tutte le direzioni e con una schermatura richiudibile manualmente o meccanicamente potersi richiudere nei lati maggiormente assolati nel periodo estivo. L’impianto della struttura su alberi caducifoglia già potrà risolvere parzialmente questa problematica. Ove possibile, la struttura centrale potrà essere almeno in parte sostituita dal tronco della pianta. Nelle situazioni dove non sarà redditizio lo sfruttamento dell’energia geotermica si potranno prevedere pannelli fotovoltaici, impianti di mini- eolico o pale eoliche poste sui lotti stessi. Al di sotto della casa – bozzolo i lotti rimarranno liberi e l’occupazione del suolo da parte di questi piccoli edifici sarà quasi nulla. Le automobili potranno essere parcheggiate in box interrati posti in prossimità delle case – bozzolo o, nel caso di edifici esistenti, negli spazi delle strutture esistenti.
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    • Year 2011
    • Status Competition works
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