Baricentrale - 1° prize | Studio Fuksas

Bari / Italy / 2013

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PROJECT TEAM STUDIO FUKSAS Team Leaders: Antonio Nardozzi Kristian Sullivan Project team: Ludovica Reed Eloisa Susanna Ilya Evstigneev Stefania di Mauro Giuseppe Malfona Nicola Filia Carlo Caltabiano Sergi Mateos Marco Basciu Sek Lam Chow Filippo Zampese Model: Nicola Cabiati Gianluca Brancaleone Marco Roma Wenn Cheng Wey Francesca Tesei Project team Partner Jaume Artigues Jordi Romero Stefano Cortellaro Isabel Bennasar Susana Aires Marques Carmen Boyer Andreu Marfull Esther Rodriguez Aina Santesmasses Rosa Surinyac Judith Terés ENGINEERING Studio Sarti; Manens Tiff 1_Il contesto storico, la conformazione urbana ed obiettivi generali. L’impianto urbanistico della città di Bari si configura come la successione di tre “fotogrammi urbani”, dove il montaggio, unisce tre differenti cifre stilistiche, ogni fotogramma è un fermo immagine che descrive un epoca della città. In ordine, procedendo da nord verso sud, il Borgo Vecchio, racconta con le proprie stradine strette e intricate, il medioevo un impianto irregolare a raggiera caratterizza la Bari vecchia , le stradine convergono verso le due chiese principali della città, San Nicola e San Sabino e l’antica Bari si chiude all’interno di spesse mura. Il Borgo Nuovo, l’espansione ottocentesca, una potente scacchiera offre alla città una struttura moderna, nasce il borgo Murattiano, la grande espansione urbana prende il nome da Gioacchino Murat che nel primi anni dell’800, ne firma il decreto per la costruzione. Il borgo nuovo si caratterizza per la dimensione umana ed equilibrata, gli edifici residenziali, sono alti solo 3/4 livelli e si aprono su grandi corti interne ricche di verde, un quartiere salubre, efficiente ed armonioso. La nascita del borgo murattiano definisce una nuova stagione per la città e l’arrivo della ferrovia, al margine sud del nuovo quartiere, arricchisce la città proiettandola nel 900. Il terzo ed ultimo fotogramma ci racconta di una bari post-bellica, nel secondo dopoguerra la città supera la ferrovia per espandersi, la struttura postbellica è confusa ed irregolare, si compone di una successione di episodi urbani autoreferenziali, nasce la città contemporanea tutt’ora in continua evoluzione. I tre fotogrammi, raccontano del passato e del presente di una grande città di confine e di legame tra l’Italia e l’oriente, la grecia, i balcani, la turchia ed il mediterraneo. Crocevia di scambi culturali, turistici e commerciali. Per completare la sequenza filmica occorre la definizione di un quarto fotogramma, indispensabile per raccontare il futuro della città di Bari. Un fotogramma di unione, operazione di montaggio narrativo tra passato e futuro, che racconti di una Bari senza la grande ferita del nodo ferroviario, che oggi affligge la città ed i suoi abitanti. La nostra proposta ha l’ambizione di definire quest’ultimo scatto fotografico, con l’intenzione di risolvere in modo radicale e definitivo il problema della frattura generata dal nodo ferroviario, ricucendo la città in modo trasversale ma anche longitudinale ed aprendo la città di mezzo al mare. Utilizzando una dissolvenza raccontiamo il passaggio ad una nuova grande stagione per Bari, ad una città verde, la più verde d’Italia, accessibile ed attraversabile in tutte le direzioni, con trasporti sostenibili, piste ciclabili, grandi spazi urbani attrezzati e soprattutto sicura. Il punto debole dell’attuale conformazione urbana diventa per noi un opportunità unica di sviluppo. Il nostro obiettivo è, senza interrare il tracciato ferroviario rispetto alla quota attuale, di rendere permeabile al 100% la città, abbattendo completamente l’impatto della presenza dei treni nel tessuto urbano. Sostituiremo un area fortemente degradata ed invalicabile con un grande parco cittadino, un parco lineare di 3 km di estensione longitudinale est-ovest. Il verde rappresenta il tessuto connettivo e strutturante dell’intero sistema, il legante, un grande polmone verde di circa 70 ettari, raddoppieremo la quantità di verde rispetto al numero di abitanti, da 2,7mq/ab attuali a 5,1 mq/ab. 2_Le Architetture del Master plan. 2.1_Criteri Generali La posizione delle architetture del masterplan nei comparti C2, C3 e C5 prediligono la giacitura longitudinale del parco e quindi l’orientamento dettato dalla linea ferroviaria. Il dimensionamento planimetrico dei nuovi isolati prende spunto dalla proporzione armoniosa ed equilibrata dell’isolato murattiano. Anche la conformazione dei nuovi isolati nei comparti c3 e c5 utilizza il ritmo dettato dal passo della griglia del borgo nuovo. La posizione degli edifici è sempre sul margine del lotto per generare fronti urbani e grandi spazi verdi attrezzati, con parchi giochi e spazi per la socializzazione outdoor all’interno dell’isolato. La tipologia degli edifici scelta si configura come blocco urbano compatto nel podio e deframmentato nelle volumetrie residenziali sovrapposte. Il basamento orizzontale di due tre piani a destinazione commerciale e terziario, ci consente di ridefinire alcune lacune presenti nel tessuto urbano, generando nuovi fronti urbani e rivitalizzando assi importanti come: Corso Italia, via Capruzzi via Michele Cifarelli. Nel settore C2 gli edifici residenziali con appartamenti a cellula passante, ovvero a doppio affaccio e doppia esposizione, distribuiti rispetto all’orientamento, con zona notte a nord e zona giorno a sud, si relazionano con il parco e con la città consolidata. La tipologia dei blocchi residenziali utilizzati (comparti C2, C3, C4 e C5), con sbalzi logge e terrazze in ogni direzione è finalizzata ad immergere le costruzioni nel verde, opportunamente distanziate tra loro con pluralità di affacci e di vedute verso i viali alberati, gli spazi interni agli isolati ed il parco. I vuoti tra gli edifici non sono mai allineati e offrono tagli visuali verso il parco e la città. Sui volumi degli edifici, in un continuo gioco di luci, una serie di rotazioni, di deformazioni, sfalsamenti orizzontali danno vita ai blocchi compatti e materici generando aggetti e terrazze di differenti misure e orientamento. L’intera pianificazione prevede un mix funzionale equilibrato tra residenziale, commerciale terziario e servizi di quartiere. 2.2_La città della cultura ed il parco Rossani. Al comparto c7 e quindi alla caserma Rossani, affidiamo un duplice ruolo, diventerà la città della cultura di Bari ed un grande parco pubblico, con spazi di aggregazione sociale immersi nel verde ed offerti dalle nuove destinazioni d’uso pianificate. Anche in questo caso il verde rappresenta il legante tra il sito della caserma ed il resto della città. Gli edifici esistenti e vincolati, saranno restaurati e senza snaturarne la conformazione architettonica, ospiteranno funzioni legate alla cultura ed alle arti. L’edificio A, posizionato al centro del parco, ospiterà gli uffici comunali, proponiamo di dislocare all’interno dei 1400 mq di superficie disponibile , gli uffici comunali legati alle seguenti aree tematiche: Cultura e Marketing Territoriale, Ambiente Verde ed Energia, Sport e Tempo Libero. L’edificio D, ha una conformazione spaziale interna ben definita, presenta una distribuzione in box con ingresso indipendente est-ovest, il tetto in legno è caratterizzato dalla presenza di grandi lucernari che consentono alla luce naturale di inondare completamente lo spazio interno, ci sembrava opportuno sfruttare queste caratteristiche per realizzare atelier per artisti e borsisti dell’accademia di belle arti di Bari. L’edificio E, di 2930 mq diventerà la biblioteca pubblica della città, con sezioni specializzate e dedicate alle arti visive, al teatro, alla musica e all’architettura. L’edificio F, di 2184 mq, si trasformerà in un grande spazio espositivo per mostre temporanee, di supporto anche alle attività didattiche dell’ Accademia di Belle Arti, gli studenti potranno utilizzare i nuovi spazi per far conoscere alla cittadinanza la propria produzione artistica. L’edificio H, di circa 2890 mq, ospiterà residenze per artisti, attori, professori a contratto, borsisti dell’accademia di belle arti e studenti legati a programmi europei di scambio culturale, il piano terra ospiterà anche una caffetteria aperta al pubblico immersa nel parco. Si prevede anche la realizzazione di un parcheggio sotterraneo da 800 posti, situato nel limite nord del Parco Rossani, vicino alla nuova Stazione Centrale, con accessi carrabili dalle due vie perimetrali nord-sud del parco, e accessi pedonali vicini alla Stazione. Il Performance Centre. Al centro della struttura regolare della caserma, sorgerà l’auditorium/performance center, un edificio multifunzionale in grado di ospitare una molteplicità di eventi ed attività come: concerti, spettacoli teatrali, congressi, mostre e proiezioni cinematografiche. La conformazione architettonica ellittica del performance centre, genera un volume dalle geometrie morbide che si contrappone volutamente alla rigidità degli edifici esistenti. Si può accedere all’edificio da qualsiasi direzione, gli spazi comuni, la caffetteria ed il foyer sono completamenti vetrati in modo da avere un rapporto di continuità interno esterno rispetto al verde del parco. Il legno è il materiale più appropriato per definire la pelle esterna e al struttura di facciata dell’edificio in modo che si integri armoniosamente con il parco e la vegetazione. Con una capacità di circa 1000 posti, l’edificio si posiziona concettualmente in asse rispetto alla stazione centrale vecchia e nuova. La posizione planimetrica esprime la volontà di sottolineare la nascita di una nuova connessione, che consenta ai cittadini di attraversare in modo semplice ed immediato il nodo ferroviario utilizzando la stazione ponte proposta. 2.3_Il Parco della musica. A sud-ovest del grande parco nel comparto C3, sorgerà la città della musica immersa in un grande parco, Bari acquisterà un nuovo polo culturale di attrazione. La funzione è già definita dalla presenza dell ‘Auditorium Nino Rota, attualmente in ristrutturazione, la più importante e prestigiosa sala d’ascolto della città di Bari. La struttura esistente svolge anche un ruolo di supporto al Conservatorio Niccolò Piccinni. Il progetto propone di conformare una vera e propria città della musica. Prevediamo l’ampliamneto di circa 2000 mq del conservatorio, con nuovo edificio che ospiterà un auditorium da 400 posti e la scuola di musica, inoltre nel parco è prevista la realizzazioe di un’area per concerti all’aperto da 400 posti. Il parco della musica grazie al nuovo assetto pianificato dal masterplan è facilmente raggiungibile dal centro della città, per esempio con la bici in pochi minuti si può raggiungere l’auditorium dalla stazione centrale (piazza aldo moro) sfruttando la nuova pista ciclabile proposta nel masterplan. Inoltre il parco della musica è connesso per mezzo di nuovi assi di attraversamento a via francesco petrilli e via martiri d’otranto come collegamento carrabile rispetto al murattiano. Inoltre l’area è servita anche dal trasporto pubblico, è prevista una fermata del tram/bus la fermata parco della musica su via Michele Cifarelli.
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    PROJECT TEAM STUDIO FUKSAS Team Leaders: Antonio Nardozzi Kristian Sullivan Project team: Ludovica Reed Eloisa Susanna Ilya Evstigneev Stefania di Mauro Giuseppe Malfona Nicola Filia Carlo Caltabiano Sergi Mateos Marco Basciu Sek Lam Chow Filippo Zampese Model: Nicola Cabiati Gianluca Brancaleone Marco Roma Wenn Cheng Wey Francesca Tesei Project team Partner Jaume Artigues Jordi Romero Stefano Cortellaro Isabel Bennasar Susana Aires Marques Carmen Boyer Andreu Marfull Esther...

    Project details
    • Year 2013
    • Client Comune di Bari
    • Cost 161.000.000
    • Status Competition works
    • Type Parks, Public Gardens / Public Squares / Railway Stations / Bridges and Walkways
    • Websitehttp://www.baricentrale.net
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