CONCORSO NAZIONALE IDEE PER SISTEMAZIONE DI P.ZZA DUCA D'AOSTA, V. PISANI E P.ZZA DELLA REPUBBLICA | Enzo Ranieri
Milan / Italy / 1988
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Premessa
Dopo i lavori di costruzione della terza linea della Metropolitana e del Passante Ferroviario la Società MM, in stretta collaborazione con l’Amministrazione comunale, ha ritenuto di cogliere l’opportunità di dover riqualificare le aree manomesse da questi lavori per superare una concezione di ripristino minimale ed agire in maniera sistematica attraverso una progettazione più complessiva ed organica; in questo quadro nasce il concorso in oggetto.
Caratteristiche del nostro progetto
I vincoli posti dal bando sono stati accettati come un limite al di là del quale il costruirsi minuto della città trova le sue ragioni simboliche e di funzionamento: piazza Duca d’Aosta, Via Vittor Pisani, piazza della Repubblica, piazza IV Novembre e piazza Luigi di Savoia sono delimitate da edifici, sorti nell’arco di un cinquantennio in base ad intenzioni urbanistiche differenti e mode architettoniche diverse, che rappresentano la memoria di Milano e sono stati assunti come presupposti del progetto.
La proposta, che considera la città come un sistema organico culturale e produttivo, si configura come un insieme coordinato di varie funzioni e realtà particolari rette da un principio ordinatore; le linee 2 e 3 della metropolitana, il passante ferroviario e i grandi parcheggi, determinanti per il funzionamento della città, ne costituiscono il supporto. Gli elementi urbani che caratterizzono l’intervento sono la porta della stazione Centrale, sottolineata dalla scultura-albero, la piazza di accoglienza, definita dalla partitura del portico, il giardino d’ingresso a Via Vittor Pisani e il colonnato d’illuminazione che percorre l’asse da piazza Duca d’Aosta a piazza della Repubblica.
La lettura del “luogo” ha portato i progettisti a considerare la stazione Centrale come una delle porte più significative della città; il progetto mantiene quindi la trifora dell’ingresso monumentale e la assume quale punto focale dell’impianto. Il fornice centrale della stazione viene sottolineato dalla scultura-albero in marmo, il cui motivo diventa, in negativo, il punto di fuga prospettico in direzione di via Vittor Pisani e piazza della Repubblica.
La piazza Duca d’Aosta assume così un doppio ruolo di passaggio e di sosta, quasi a porgere il benvenuto e a indicare il centro della città. Il disegno della piazza mira a ricondurla alla sua primitiva vocazione pedonale, rispettando lo schema di viabilità elaborato dall’Amministrazione comunale: due elementi porticati ad U la isolano infatti dai rumori della città e le danno una nuova configurazione, riconducendola ad una dimensione più adatta alla scala umana e definendo tre spazi diversificati: uno mediano di transito e di centralità prospettica, sottolineato dalla fontana-scultura e due laterali,vere e proprie “agorà” che con li loro spazi protetti favoriscono la sosta, arricchite da due fontane e dalla pavimentazione che, con il suo disegno ed i marmi policromi, allude ad un giardino all’italiana.
Il portico ed i volumi sottostanti sono stati ridotti ad un disegno essenziale con l’intento di far emergere l’aspetto tecnologico e l’impianto micro-urbanistico, con una forte carica evocativa senza contrapporsi al disegno storico-monumentale della stazione.
I portici dovrebbero accogliere spazi polifunzionali (uffici e servizi aggiuntivi della stazione, ristoranti, bar, attività commerciali, servizi igienici, piccoli centri per il relax ed il benessere) all’interno di volumi in acciaio e pietra, ritmicamente scanditi da ampie vetrate.
Gli elementi del progetto tengono conto, sia nel design che nell’uso dei materiali, della peculiarità del luogo e delle caratteristiche architettoniche dell’edificio della stazione, senza rinunciare alla modernità dell’intervento, caratterizzato da una forte unitarietà in tutta l’area di progetto, dove l’elemento “colonna” gioca un ruolo centrale dal portico ai pali dei corpi illuminanti, fortemente caratterizzati.
Gli stessi elementi strutturali sono riproposti in piazza IV Novembre, dove un portico di forma rettangolare, chiuso sui quattro lati e con la parte centrale della copertura in cristallo, accoglie il terminal dei tram e degli autobus; un percorso aereo lo collega alla stazione ferroviaria ed una scala mobile con la metropolitana.
In piazza Luigi di Savoia si attesta il traffico privato con un terminal auto coperto e parcheggi sotterranei con un grande giardino in superficie che si ricongiunge a quello esistente per una superficie complessiva di circa 13.000 mq.
In via Vittor Pisani un colonnato dotato di corpi illuminanti differenziati per l’illuminazione pedonale ed automobilistica segna fortemente l’intervento collegando visivamente la piazza Duca d’Aosta a piazza della Repubblica; il disegno degli spazi compresi tra le sedi stradali ed i portici esistenti, pur fortemente condizionato dai vincoli esistenti (rampe di accesso ai parcheggi sotterranei, scale di sicurezza e griglie di aerazione), prevede due fasce a verde con spazi di sosta all’aperto e verande chiuse per bar e ristoranti.
In piazza della Repubblica vengono riproposti i due fila ri di alberi tra le due careggiate per accentuare la prospettiva sulla stazione, mentre due giardini pensili, situati ai lati della sede viaria, con elementi porticati consentono di ampliare la zona a verde prospiciente i grandi alberghi e creare una zona coperta in corrispondenza delle fermate dei tram e delle uscite della metropolitana. All’interno dei due elementi porticati sono previste funzioni commerciali, terziario e culturale, utili anche alle funzioni ricettive insediate in loco. Un percorso pedonale coperto parte dalla zona della piazza adiacente via Finocchiaro (verso via Turati) e oltrepassa i bastioni, mentre due scale mobili collegano il giardino sopraelevato alle fermate dei tram e della metropolitana, in questo modo si evitano ai pedoni pericolosi attraversamenti stradali.
Brevi considerazioni sull’oggi
Se pensiamo ai problemi tristemente attuali di degrado socio-ambientale della zona della stazione centrale, senza volere dare dei giudizi di valore sui diversi progetti presentati al concorso e su quello vincitore e realizzato, vorrei semplicemente fare notare come l’inserimento di attività commerciali in piazza Duca d’Aosta, prevista dal progetto illustrato e da altri concorrenti, avrebbe potuto esercitare una funzione di controllo sociale nella zona e contribuire ad una sua maggiore vivibilità. In piazza della Repubblica ci si è limitati ad un intervento minimale svilendo le soluzioni individuate dal progetto vincitore, e senza valutare le varie proposte, alcune assai interessanti, progettate dai vari concorrenti.
Dopo i lavori di costruzione della terza linea della Metropolitana e del Passante Ferroviario la Società MM, in stretta collaborazione con l’Amministrazione comunale, ha ritenuto di cogliere l’opportunità di dover riqualificare le aree manomesse da questi lavori per superare una concezione di ripristino minimale ed agire in maniera sistematica attraverso una progettazione più complessiva ed organica; in questo quadro nasce il concorso in oggetto.
Caratteristiche del nostro progetto
I vincoli posti dal bando sono stati accettati come un limite al di là del quale il costruirsi minuto della città trova le sue ragioni simboliche e di funzionamento: piazza Duca d’Aosta, Via Vittor Pisani, piazza della Repubblica, piazza IV Novembre e piazza Luigi di Savoia sono delimitate da edifici, sorti nell’arco di un cinquantennio in base ad intenzioni urbanistiche differenti e mode architettoniche diverse, che rappresentano la memoria di Milano e sono stati assunti come presupposti del progetto.
La proposta, che considera la città come un sistema organico culturale e produttivo, si configura come un insieme coordinato di varie funzioni e realtà particolari rette da un principio ordinatore; le linee 2 e 3 della metropolitana, il passante ferroviario e i grandi parcheggi, determinanti per il funzionamento della città, ne costituiscono il supporto. Gli elementi urbani che caratterizzono l’intervento sono la porta della stazione Centrale, sottolineata dalla scultura-albero, la piazza di accoglienza, definita dalla partitura del portico, il giardino d’ingresso a Via Vittor Pisani e il colonnato d’illuminazione che percorre l’asse da piazza Duca d’Aosta a piazza della Repubblica.
La lettura del “luogo” ha portato i progettisti a considerare la stazione Centrale come una delle porte più significative della città; il progetto mantiene quindi la trifora dell’ingresso monumentale e la assume quale punto focale dell’impianto. Il fornice centrale della stazione viene sottolineato dalla scultura-albero in marmo, il cui motivo diventa, in negativo, il punto di fuga prospettico in direzione di via Vittor Pisani e piazza della Repubblica.
La piazza Duca d’Aosta assume così un doppio ruolo di passaggio e di sosta, quasi a porgere il benvenuto e a indicare il centro della città. Il disegno della piazza mira a ricondurla alla sua primitiva vocazione pedonale, rispettando lo schema di viabilità elaborato dall’Amministrazione comunale: due elementi porticati ad U la isolano infatti dai rumori della città e le danno una nuova configurazione, riconducendola ad una dimensione più adatta alla scala umana e definendo tre spazi diversificati: uno mediano di transito e di centralità prospettica, sottolineato dalla fontana-scultura e due laterali,vere e proprie “agorà” che con li loro spazi protetti favoriscono la sosta, arricchite da due fontane e dalla pavimentazione che, con il suo disegno ed i marmi policromi, allude ad un giardino all’italiana.
Il portico ed i volumi sottostanti sono stati ridotti ad un disegno essenziale con l’intento di far emergere l’aspetto tecnologico e l’impianto micro-urbanistico, con una forte carica evocativa senza contrapporsi al disegno storico-monumentale della stazione.
I portici dovrebbero accogliere spazi polifunzionali (uffici e servizi aggiuntivi della stazione, ristoranti, bar, attività commerciali, servizi igienici, piccoli centri per il relax ed il benessere) all’interno di volumi in acciaio e pietra, ritmicamente scanditi da ampie vetrate.
Gli elementi del progetto tengono conto, sia nel design che nell’uso dei materiali, della peculiarità del luogo e delle caratteristiche architettoniche dell’edificio della stazione, senza rinunciare alla modernità dell’intervento, caratterizzato da una forte unitarietà in tutta l’area di progetto, dove l’elemento “colonna” gioca un ruolo centrale dal portico ai pali dei corpi illuminanti, fortemente caratterizzati.
Gli stessi elementi strutturali sono riproposti in piazza IV Novembre, dove un portico di forma rettangolare, chiuso sui quattro lati e con la parte centrale della copertura in cristallo, accoglie il terminal dei tram e degli autobus; un percorso aereo lo collega alla stazione ferroviaria ed una scala mobile con la metropolitana.
In piazza Luigi di Savoia si attesta il traffico privato con un terminal auto coperto e parcheggi sotterranei con un grande giardino in superficie che si ricongiunge a quello esistente per una superficie complessiva di circa 13.000 mq.
In via Vittor Pisani un colonnato dotato di corpi illuminanti differenziati per l’illuminazione pedonale ed automobilistica segna fortemente l’intervento collegando visivamente la piazza Duca d’Aosta a piazza della Repubblica; il disegno degli spazi compresi tra le sedi stradali ed i portici esistenti, pur fortemente condizionato dai vincoli esistenti (rampe di accesso ai parcheggi sotterranei, scale di sicurezza e griglie di aerazione), prevede due fasce a verde con spazi di sosta all’aperto e verande chiuse per bar e ristoranti.
In piazza della Repubblica vengono riproposti i due fila ri di alberi tra le due careggiate per accentuare la prospettiva sulla stazione, mentre due giardini pensili, situati ai lati della sede viaria, con elementi porticati consentono di ampliare la zona a verde prospiciente i grandi alberghi e creare una zona coperta in corrispondenza delle fermate dei tram e delle uscite della metropolitana. All’interno dei due elementi porticati sono previste funzioni commerciali, terziario e culturale, utili anche alle funzioni ricettive insediate in loco. Un percorso pedonale coperto parte dalla zona della piazza adiacente via Finocchiaro (verso via Turati) e oltrepassa i bastioni, mentre due scale mobili collegano il giardino sopraelevato alle fermate dei tram e della metropolitana, in questo modo si evitano ai pedoni pericolosi attraversamenti stradali.
Brevi considerazioni sull’oggi
Se pensiamo ai problemi tristemente attuali di degrado socio-ambientale della zona della stazione centrale, senza volere dare dei giudizi di valore sui diversi progetti presentati al concorso e su quello vincitore e realizzato, vorrei semplicemente fare notare come l’inserimento di attività commerciali in piazza Duca d’Aosta, prevista dal progetto illustrato e da altri concorrenti, avrebbe potuto esercitare una funzione di controllo sociale nella zona e contribuire ad una sua maggiore vivibilità. In piazza della Repubblica ci si è limitati ad un intervento minimale svilendo le soluzioni individuate dal progetto vincitore, e senza valutare le varie proposte, alcune assai interessanti, progettate dai vari concorrenti.
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PremessaDopo i lavori di costruzione della terza linea della Metropolitana e del Passante Ferroviario la Società MM, in stretta collaborazione con l’Amministrazione comunale, ha ritenuto di cogliere l’opportunità di dover riqualificare le aree manomesse da questi lavori per superare una concezione di ripristino minimale ed agire in maniera sistematica attraverso una progettazione più complessiva ed organica; in questo quadro nasce il concorso in oggetto.Caratteristiche del nostro progettoI...
- Year 1988
- Work started in 1988
- Work finished in 1988
- Client Metropolitana milanese
- Status Competition works
- Type Public Squares / Urban Furniture
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