Expo Gate at Expo Milano 2015 | Scandurra Studio
Milan / Italy / 2014
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È un luogo in cui lo scandire dei giorni che mancano all’evento di apertura diventa occasione per parlare di crescita ed evoluzione. Il calendario delle manifestazioni, il periodico mutare dello spazio e delle strutture preludono, alla vitalità di Expo 2015.
Il progetto propone una piastra aperta, il suolo libero è caratterizzato da una piazza centrale e due padiglioni a “casello” laterali. Una porta di accesso a Expo.
Expo si annuncia al mondo, con un dispositivo che costruisce spazio e luoghi, trasformabile e adattabile senza che questo perda la propria forte identità.
Le strutture all’esterno sono pensate per poter accogliere diversi tipi di comunicazione, immagini, stendardi, bandiere, grafica luminosa possono trasformarsi periodicamente o costruire una temporalità connotandosi diversamente nel tempo.
Questo dispositivo sarà in continuo mutamento, le funzioni all’interno dei padiglioni saranno stabilite dando una gerarchia agli spazi. Al centro dei due padiglioni, uno spazio vuoto sarà il luogo dell’informazione più diretto.
L’opera intende confermare l’impianto urbano ottocentesco e richiamare in maniera evidente il sistema puntiforme di piccole architetture monumentali presenti a partire dal Castello e attorno al parco Sempione che da sempre ha avuto vocazione espositiva. L’opera vuole confermare quel sistema assiale di spazi pubblici che dal Duomo attraverso il passaggio tra la Loggia dei Mercanti e il palazzo della Ragione e poi lungo via Dante porta sino all’Arco della Pace sulla traiettoria della statale del Sempione.
Una porta di accesso a Expo che è luogo fisico e di informazione.
La flessibilità e la trasparenza dell’opera individua la possibilità di nuovi e più diretti sistemi di comunicazione e allestimento, due grandi vele schermo saranno il supporto per continue trasmissioni di informazione in tempo reale, il vuoto al centro dell’opera, la piazza supportata dagli esterni dei due padiglioni e la pianta libera rendono estremamente adattabile l’utilizzo degli spazi proposti.
Le attività ospitate all’interno dei padiglioni sono divise dallo spazio pubblico esterno da vetrate che le lasciano visibili.
Una grande macchina di comunicazione in movimento che sarà costantemente accesa da attività e da immagini e informazioni.
L’opera sarà realizzata secondo principi di leggerezza, trasparenza, modularità, caratteristiche che portano a perseguire un linguaggio di grandi volumi reticolari e aerei. Un’estetica della leggerezza che richiama le strutture di Eiffel e le successive ricerche sull’espressività della leggerezza non solo delle forme ma anche dal punto di vista dell’impatto ambientale.
Il progetto propone una piastra aperta, il suolo libero è caratterizzato da una piazza centrale e due padiglioni a “casello” laterali. Una porta di accesso a Expo.
Expo si annuncia al mondo, con un dispositivo che costruisce spazio e luoghi, trasformabile e adattabile senza che questo perda la propria forte identità.
Le strutture all’esterno sono pensate per poter accogliere diversi tipi di comunicazione, immagini, stendardi, bandiere, grafica luminosa possono trasformarsi periodicamente o costruire una temporalità connotandosi diversamente nel tempo.
Questo dispositivo sarà in continuo mutamento, le funzioni all’interno dei padiglioni saranno stabilite dando una gerarchia agli spazi. Al centro dei due padiglioni, uno spazio vuoto sarà il luogo dell’informazione più diretto.
L’opera intende confermare l’impianto urbano ottocentesco e richiamare in maniera evidente il sistema puntiforme di piccole architetture monumentali presenti a partire dal Castello e attorno al parco Sempione che da sempre ha avuto vocazione espositiva. L’opera vuole confermare quel sistema assiale di spazi pubblici che dal Duomo attraverso il passaggio tra la Loggia dei Mercanti e il palazzo della Ragione e poi lungo via Dante porta sino all’Arco della Pace sulla traiettoria della statale del Sempione.
Una porta di accesso a Expo che è luogo fisico e di informazione.
La flessibilità e la trasparenza dell’opera individua la possibilità di nuovi e più diretti sistemi di comunicazione e allestimento, due grandi vele schermo saranno il supporto per continue trasmissioni di informazione in tempo reale, il vuoto al centro dell’opera, la piazza supportata dagli esterni dei due padiglioni e la pianta libera rendono estremamente adattabile l’utilizzo degli spazi proposti.
Le attività ospitate all’interno dei padiglioni sono divise dallo spazio pubblico esterno da vetrate che le lasciano visibili.
Una grande macchina di comunicazione in movimento che sarà costantemente accesa da attività e da immagini e informazioni.
L’opera sarà realizzata secondo principi di leggerezza, trasparenza, modularità, caratteristiche che portano a perseguire un linguaggio di grandi volumi reticolari e aerei. Un’estetica della leggerezza che richiama le strutture di Eiffel e le successive ricerche sull’espressività della leggerezza non solo delle forme ma anche dal punto di vista dell’impatto ambientale.
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È un luogo in cui lo scandire dei giorni che mancano all’evento di apertura diventa occasione per parlare di crescita ed evoluzione. Il calendario delle manifestazioni, il periodico mutare dello spazio e delle strutture preludono, alla vitalità di Expo 2015. Il progetto propone una piastra aperta, il suolo libero è caratterizzato da una piazza centrale e due padiglioni a “casello” laterali. Una porta di accesso a Expo. Expo si annuncia al mondo, con un dispositivo che costruisce spazio e...
- Year 2014
- Work started in 2013
- Work finished in 2014
- Status Current works
- Type Pavilions / Exhibition Design
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