Valorizzazione Parco delle Mura

Piacenza / Italy / 2013

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Il progetto di valorizzazione del Parco delle mura di Piacenza nel tratto nord ovest pone alcune questioni rilevanti quali: Il ruolo di centralità territoriale del Parco, il ruolo costruttivo dell’agricolo e degli spazi aperti nella definizione di questa porzione di paesaggio urbano, il ruolo sempre più rilevante dei sistemi infrastrutturali lenti (ciclopedonali) e di quelli ambientali. La nozione di centralità riguarda il miglior funzionamento di un territorio dai caratteri eterogenei e dalla configurazione incerta. La centralità territoriale è tale se ha un potere di attrazione di scala vasta per le funzioni, le attività ed i significati che esprime, condizione che è resa possibile da una facile accessibilità, sia a medio che a lungo raggio. Nel caso di Piacenza, il tratto delle mura a nord ovest può diventare uno straordinario sistema ambientale, culturale , ludico e turistico (oltrechè produttivo) a cavallo fra il centro storico compreso nel cerchio delle mura ed una equivalente porzione di territorio extra moenia fatto di infrastruttura, campagna e fiume. Il progetto che si propone lavora in questo senso, partendo da una riconsiderazione dell’agricolo e delle sue diverse accezioni: dalla grana minuta dell’agricolo urbano alla maglia poderale del territorio extraurbano, attraverso il grande spazio vuoto del vallo. Questa impostazione porta a considerare non solo il sistema longitudinale alle mura ma anche quello trasversale, inteso come sezione territoriale ampia, considerata a tutti gli effetti parte integrante del paesaggio urbano (particolarmente significativa a questo proposito la sezione territoriale passante per l’area del tiro a piattello e ritrovata nella misura lungo gli isolati urbani di via Borghetto). Il progetto riguarda tutti gli spazi aperti, prevalentemente pubblici e di diversa natura (residuali, dismessi, in bonifica, di percorrenza, ad uso agricolo, sportivo, ludico, di parco verde, ecc). Il progetto lavora su questi spazi, attribuisce ad essi un carattere costruttivo e relazionale mettendoli a sistema, sia nelle funzioni che negli assetti fisici; cerca di incoraggiarne il carattere di spazi della condivisione sociale e dello scambio. Crea nuove funzioni e nuovi usi (la grande volta del ‘solaio agricolo’ a coprire il mercato semi-ipogeo nell’area dell’ex caserma, od anche la tessitura di serre, orti, campi gioco e servizi nell’area dell’ex fabbrica oggi in via di bonifica). Propone di recuperare a nuovi usi alcuni edifici esistenti, di incrementare la ricettività dell’area (albergo a basso costo nell’edificio dell’ex caserma recuperato), di connettere aree dismesse e spazi di risulta in un unico sistema ambientale riqualificato. DOPPIOGIRO E’ il tracciato ciclopedonale che connette le due parti. Disegna alla scala vasta un tracciato a forma ‘di otto’ orientato verso il fiume e verso i poderi agricoli. Doppio giro è un sistema continuo di mobilità lenta e di infrastruttura ambientale, che salda insieme tracciati già esistenti ma non connessi. Ha un’area di influenza ogni volta variabile. Si dilata nel tracciato all’interno delle mura legando insieme le due aree principali di intervento della ex fabbrica e dell’ex caserma; corre a diverse quote, esce all’esterno delle mura, le percorre alla base fiancheggiando il vallo degli orti e giardini. Nel tracciato extra moenia, la pista ciclopedonale salda itinerari interrotti. Attraversa la campagna a nord ovest, recuperando i sentieri interpoderali, fiancheggia per un tratto il fiume, la ferrovia, innescando un processo di valorizzazione dell’ambiente fluviale. Trascina nel suo tracciato alcuni orti urbani, piccoli appezzamenti di terra a grana minuta, dati in concessione a privati cittadini. Le due dimensioni dell’urbano e dell’extraurbano, si scambiano e si confondono nella visione territoriale della città e nella nozione onnicomprensiva di paesaggio urbano. Lungo questo tracciato si può sostare, trovare punti di ristoro, di assistenza e di ricambio, si possono affittare biciclette o parcheggiarle. Attraverso il ponte della via Emilia, con una struttura leggera appesa, il tracciato passa dall’altra parte del fiume e si connette con il tracciato della ciclabile VENTO, nel tratto mediano fra Venezia e Torino . Il tracciato ciclopedonale è una infrastruttura ambientale attrezzata che trascina con sé piccoli appezzamenti di ‘agricolo urbano’. Può essere in rilevato o in incisione. Usa materiali ecocompatibili. Nei punti in cui ci sono dislivelli o scarpate ed il tracciato corre sul crinale si sistemano su piattaforme lignee i servizi di facile montaggio e smontaggio sistemati alla quota ribassata e raccordata con gradini, piani inclinati, piccoli terrazzamenti sedute: anche in questo caso le strutture provvisorie si impiantano su una differenza di quota; è sempre lasciata libera una veduta ampia sul paesaggio. Si prevedono ombreggiature di gran parte del tracciato prevalentemente con alberi. L’impianto del progetto è organizzato per fasce parallele. Il tratto di mura, la strada, la ferrovia ed infine l’autostrada delimitano campi lunghi fra loro accostati. La direzione prevalente è quella longitudinale . Lungo le sezioni trasversali sensibili variazioni altimetriche disegnano un suolo di per sé già corrugato. Il progetto accompagna e potenzia alcune di queste condizioni già presenti. Possiamo distinguere alcune aree di intervento prioritarie. Il vallo e l’area dei parcheggi il sistema del vallo esterno alle mura è organizzato per campi lunghi di orti e giardini . E’ tessuto secondo linee parallele alle infrastrutture esterne ed alla linea delle mura. Il suolo è corrugato da una altimetria variata secondo lo scacchiere degli orti che accentua l’artificio. Si scende per rampe lunghe e molto lente ma anche improvvisando itinerari fra le zolle , con un possibile percorso labirintico. Questa del vallo è la parte del ‘giardino/orto’ attivo, è la parte ludica , didattica , estetica , cromatica, turistica, espositiva. A valle si ipotizza di scavare sotto la strada per il collegamento ai parcheggi. Questi si distribuiscono da entrambe le parti dell’area del tiro a piattello. Nell’area più estesa si prevede una destinazione funzionale mista che integra il parcheggio con lo spazio fiera /mercato e l’estensione all’interno dell’area di una consistente macchia arborea.
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    Project details
    • Year 2013
    • Status Competition works
    • Type Parks, Public Gardens / Urban Furniture
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