La Fornace di Riglione | Marco Sereni

Quando nel 1976 la fabbrica di Laterizi Pampana a Riglione chiudeva definitivamente l’attività nessuno poteva pensare che il 21 marzo 2003 sarebbe stata inaugurata la Piazza della Fornace quale elemento di maggior significato e valenza ambientale del nuovo centro residenziale del Paese. Anni di dura lotta per raggiungere da prima la consapevolezza che il degrado e l’abbandono di una struttura industriale obsoleta posta nel cuore del paese poneva l’obbligo di trovare adeguata soluzione urbanistica al problema. Anni di studio, di ricerca e di divulgazione di proposte, idee e progetti atti a creare consenso nella popolazione che nel 1976 si era sentita ferita e defraudata di una ricchezza economica e produttiva. Anni di procedure amministrative complesse per adottare definitivamente alla fine degli anni 90 il Piano di recupero. In un contesto di riferimento più favorevole che cominciava a produrre atteggiamenti collaborativi fra pubblico e privato al di la della normale funzione di controllo, vide la luce il progetto definitivo che ruotava intorno al recupero di alcune parti di archeologia industriale: Forno Hofman e ciminiera e alla riscoperta dell’impianto urbanistico storico per farne motivo di attrazione e qualità compositiva e funzionale. Intorno a tre piazze, fra cui la più importante in ampliamento al sacrato della Chiesa Romanica, la dove esisteva fino all’800 la Piazza del Mercato, sorse, per iniziativa della Immobiliare Pisa, un nuovo tessuto urbano per residenze, servizi ed attività commerciali per oltre 50.000 mc di costruito considerando le parti interrate. Con le autorimesse interrate il sistema era totalmente pedonalizzato e portò anche alla realizzazione di un asilo nido, del nuovo centro-sala convegni e sede dei vigili urbani e di un parco ed un parcheggio di oltre 150 posti auto.