Aree verdi | Daniele Panuccio

L'intervento ha interessato tre aree distinte: - area via delle Mimose: sono state individuate due zone distinte per i bambini (con area giochi e pista di pattinaggio) e per gli anziani (con campo bocce ed area ristoro); - area via della Torre: è stata realizzata una piazza per ridare dignità alla Torre Lupara che ha dato il nome alla frazione circostante; - area via Due Giugno: riqualificazione di uno spazio verde in corrispondenza di un istituto scolastico superiore. GIARDINO DI VIA DELLE MIMOSE L’area verde oggetto della sistemazione, si estende per una superficie di ca. 5.000 mq caratterizzati da una pendenza accentuata e dalla presenza di una strada carrabile che la divide in due parti, nord e sud. Il progetto si pone quindi l’obiettivo di creare una riconnessione di queste aree, utilizzando dei segni progettuali che rendano unitario e continuo il disegno. Il segno a cui si affida tale compito è il percorso che attraversa le aree e, allo stesso tempo le unisce, anche grazie al dislivello che le caratterizza e che rende percettivamente continue le due parti divise. Il percorso, che trae spunto da quelli presenti nelle campagne, si arrampica a spirale nella parte a sud del progetto, divenendo piazza al livello più vicino alla strada, e trasformandosi poi in belvedere nelle fasce più alte. Nella parte nord dell’area attraversa lo spazio fino ad approdare in una piazza pavimentata. Il percorso muta in forma e materiali in funzione della sua utilizzazione: da percorso privilegiato di accesso ai parchi in corrispondenza di via delle Mimose, pavimentato in pietra (porfido), a sentiero quasi panoramico nella risalita dell’area sud, dove la pavimentazione diviene prima in ghiaia e poi in terra battuta. Sul percorso nella fascia limitrofa alla strada si innestano una serie di funzioni divise principalmente tra giovani e anziani, i primi nella parte sud, i secondi nella parte nord. Nella fascia a sud è stato ricavato uno spazio gioco, con un’area pavimentata in gomma per ospitare i bambini in sicurezza, ed una sabbiera con altalene e scivoli; ad un’altezza leggermente superiore alla quota di Via delle Mimose è stata creata una piccola area di pattinaggio. In corrispondenza dell’area sud tale recinzione si apre verso l’interno creando una piazza su strada destinata ad ospitare un chiosco bar. Nella parte nord è previsto un campo bocce coperto composto da due aree di gioco. La pensilina è costituita da una struttura in carpenteria metallica e da pannelli in policarbonato alveolare. Le dimensioni della copertura sono tali da riparare anche l’area intorno al campo, compresa parte del marciapiede verso cui si affaccia per segnalare la sua presenza. La copertura è costituita da due falde di grandezza diversa che nel punto di contatto creano un compluvio continuo che scarica l’acqua meteorica all’interno del canale sottostante. In fondo al canale-pietraia l’acqua viene raccolta in un serbatoio e reimmessa all’inizio del canale, creando un effetto di continuo movimento dell’acqua e di interazione tra i vari elementi. Dal campo, superando il canale con un piccolo ponte, si giunge ad una piazza pavimentata e arredata con tavoli e sedute. GIARDINO DI VIA DUE GIUGNO Il progetto si pone l’obiettivo di connotare questo luogo attraverso tre diverse funzioni:  la percorrenza: iniziare un processo di "contaminazione" in grado di connotare il centro cittadino di Fonte Nuova sottolineando le connessioni tra le centralità del Comune tramite un’idea di pavimentazione e arredo urbano;  la piazza come cerniera di questo sistema di connessioni;  l’immagine urbana, valorizzata da punti notevoli nei percorsi stradali, attraverso la creazione con la piazza verde, di una quinta scenica per Via Due Giugno. Il progetto nasce da movimenti di terreno che modellano spazi con fruizioni diverse, la piazza, il percorso e l’area verde su strada. Si individua un percorso che inizia e termina in quota con la strada, ma nella parte centrale si alza rispetto a questa di quasi un metro. Il percorso, rientrato rispetto al filo della strada, porta il pedone a sentirsi parte della piazza, del querceto, più che della città. Il percorso, che sostituisce il marciapiedi, obbliga il cittadino a passare all’interno del parco e a viverlo, anche solo per pochi istanti. Il dislivello esistente tra area interna e percorso fa della piazza un luogo protetto ed accogliente La panchina continua individua le due dimensioni del giardino: la piazza verde, che ha il suo fuoco al di sotto della grande quercia, e la piazza pavimentata, di natura artificiale, che affaccia sulla strada. GIARDINO DI VIA DELLA TORRE Il progetto si articola in base a tre obiettivi:  valorizzare la torre, simbolo di Tor Lupara;  sottolineare il valore del sito tramite una piazza pavimentata ed una illuminazione adeguata;  iniziare un processo di "contaminazione" in grado di connotare il centro cittadino di Fonte Nuova, sottolineando le connessioni tra le centralità del Comune tramite pavimentazione e arredo urbano. In linea con i principi progettuali su accennati l’idea di fondo consiste nella volontà di restituire la torre alla città, eliminando ogni recinzione ed allargando l’area di pertinenza della costruzione su parte della carreggiata adiacente. In tale modo la torre risulta essere centro e fuoco dello spazio circostante. Eliminando i confini dell’ area, questa si connota come parte del tessuto urbano, portatrice di qualità e valore aggiunto per la città e, in quanto tale, assume la valenza di piazza. L’area pavimentata interessa circa i 2/3 della superficie a disposizione, ed è limitata sul fronte stradale da paracarri in grado di impedire l’accesso degli autoveicoli, sul fronte interno da una panchina continua utilizzabile sia dall’area pavimentata che dall’area verde, da questa divise. Il materiale scelto per la pavimentazione della piazza è il travertino, materiale locale e di qualità in grado di creare una superficie di colore chiaro tale da far risaltare la massa di colore più scuro del monumento.