Ecohousing | massimiliano vinci

Rome / Italy / 2007

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PER FARE L’ALBERO CI VUOLE IL SEME Per fare un tavolo ci vuole il legno per fare il legno ci vuole l'albero per fare l'albero ci vuole il seme per fare il seme ci vuole il frutto per fare il frutto ci vuole un fiore ci vuole un fiore, ci vuole un fiore, per fare un tavolo ci vuole un fio-o-re. Per fare un fiore ci vuole un ramo per fare il ramo ci vuole l'albero per fare l'albero ci vuole il bosco per fare il bosco ci vuole il monte per fare il monte ci vuol la terra per far la terra vi Vuole un fiore per fare tutto ci vuole un fio-r-e Gianni Rodari L’alternativa che vorrei offrire è riformulare le nostre priorità e il nostro approccio all’ambiente naturale. Il duemilasette è stato l’anno della crisi mondiale dell’economia, un evento annunciato da chi era critico verso l’attuale modello di sviluppo. Il successo del materialismo a tutti i costi non conosce limiti! Iniettare la generosità nello spietato materialismo sarebbe la più grande iniziativa verde possibile. L’effetto urbano è ai primi posti per l’evoluzione dell’individuo, anche perché, ogni passo evolutivo della vita si riferisce sempre al gruppo, non all’individuo. Oggi il 50% della popolazione nel mondo vive nelle città. E’ necessario cambiare i nostri modi di vivere, gli stili di vita, e riscoprire la sobrietà! Credo nella necessità morale di una città migliore, grande o piccolissima che sia, nella quale sia possibile lavorare bene in un ambiente esteticamente perfetto e nella quale ci sia possibile riconoscerci; cercando di progettare edifici che riescano a rappresentare quello che i cittadini avrebbero voluto diventasse la loro città… per migliorare le persone, per vivere meglio, per avere una vita più armonica. L’architettura è armonia, è l’armonia tra le forme e la vita, tra la funzionalità e la bellezza, tra l’uomo e l’ambiente, tra il cemento e il verde. L’architettura è dare o restituire qualità alla città… e soprattutto qualità alla vita dell’uomo nella città. La città dovrebbe riappropriarsi della natura creando un vero sistema di parchi naturali regionali, per altro già esistenti, dando loro una visibilità nuova ed un significato diverso attraverso una rete di infrastrutture moderna che li sappia mettere in relazione … ridisegnando la natura, restituendogli il ruolo di protagonista che merita. Insomma l’emergenza abitativa più che un problema dovrebbe essere un’occasione… un eco-occasione. Oggi il modello è un po’ il luogo dell’esclusione, realtà abitative, destinare spesso a famiglie mononucleari, disperse sul territorio e costrette a muoversi, per ore ed ore, con i propri mezzi privati. Bisogna riappropriarsi dei nostri spazi, dei nostri quartieri. Bisogna ritrovare il piacere di tornare a casa e non solo di rientrare a casa. La casa non e più la somma di alcuni vani e non deve finire e/o iniziare alla porta d’ingresso. L’edificio deve diventare un’occasione per vivere lo spazio, per costruire il rapporto con gli altri, per migliorare tutti la propria qualità di vita. Edifici che possono dare la possibilità ad un bambino di sognare, di crescere … perché per crescere bisogna avere delle possibilità! Perché il medico dei bambini è il pediatra … il medico della città è il progettista. Ho pensato un edificio residenziale dalla consolidata tipologia tradizionale con caratteristiche moderne. Un edificio che “vive” dimensioni differenti! Esterni diventano luoghi da vivere, su alcune terrazze nascono alberi, su altre le chiome sembrano galleggiare sospese nel vuoto. Ampie vetrate partecipano allo spettacolo, creando un nuovo rapporto tra esterno ed interno, e come grandi occhi attenti, sembrano fissare gli alberi a strapiombo nell’orizzonte. Un edificio dinamico con le peculiarità, grazie alla creazione di un insolito rapporto uomo-casa-natura, di possedere appartamenti identici internamente, ma sempre diversi! Un progetto che da la sensazione di vivere in un attico anche ai piani inferiori. Ecco il verde prendere posto, farsi strada piano dopo piano, andare in alto, creando un edificio sempre diverso, un edificio che cambia “ pelle” e colore stagione dopo stagione … ecco una muova lettura del viale alberato I progetti nascono coniugando architettura e natura; pensando la natura con progetti a misura d’uomo… progetti creativi, ideati nel rispetto dell’ambiente… progetti che possono trasformare l’ambiente abitativo in una grande scenografia. Oggi l’edificio plurifamiliare rappresenta la soluzione abitativa più diffusa: è il settore che più di ogni altro ha conosciuto negli ultimi tempi un radicale mutamento nelle esigenze degli utenti, in direzione di più elevati standard di qualità per migliori condizioni di vita. Bisogna progettare l’edificio dal punto di vista energetico, con la scelta dei materiali più idonei per l’isolamento termico e acustico, dedicando particolare attenzione alla selezione e al dimensionamento degli impianti, per garantire risparmio energetico e assicurare agli abitanti un elevato confort. Progettare pensando al futuro. Le normative indicano dei parametri che stabiliscono dei “tetti”, ma questi possono essere ulteriormente migliorati. Questo è possibile con una particolare progettazione che tenga conto del sito, dell’utilizzo di materiali altamente isolanti, di infissi adeguati ( evitando per esempio ponti termici e altre forme di dispersione), di caldaie a condensazione, di sistemi radianti a bassa temperatura e trattamento aria, di impianti di riscaldamento autonomi ( l’utilizzo della casa oggi è differente a secondo dell’età, del numero, del lavoro, e delle abitudini dei fruitori), fino all’utilizzo di soluzioni energetiche alternative come gli impianti geotermici o gli impianti fotovoltaici. La realtà è movimento e quindi la percezione di una forma è un’istantanea presa su una transizione… un’istantanea che fissa delle prospettive stabili sull’instabilità. Un esempio di edificio non fine a se stesso ma che compartecipa all’ambiente circostante! Nietzsche : “ Le illusioni dell’arte sono l’unica condizione per sopravvivere”. Edificio residenziale composto da n° 6 piani più piano attico. Ogni piano è composto da 4 appartamenti e un corpo centrale che accoglie due scale e due ascensori; gli ascensori sono staccati dalle scale da vuoti architettonici, che insieme agli altri due ai lati della scala e le chiostrine retrostanti, creano una sensazione, grazie anche all’andatura inversa delle scale, di sospensione dei servizi. Si crea infatti una vera e propria passerella per l’accesso alle abitazioni, dove i diversi affacci, le doppie altezze e la luce naturale dalle chiostrine, collaborano alla scenografia dal piano terra all’attico, creando un androne/vano scala semplice ed elegante. L’appartamento tipo è composto da: • Living ( Mq. 44 ) con ampie vetrate sulla terrazza • Cucina abitabile ( Mq. 15 ) con pannellature scorrevoli per creare un ambiente unico con il living o completamente separato, con l’uscita diretta sulla terrazza • Camera da letto padronale (Mq. 27 ) con finestra angolare continua a tutt’altezza sulla terrazza ( per gli appartamenti con la terrazza grande a visione dell’albero ) e sul vuoto ( per gli appartamenti con la terrazza più piccola a visione della chioma dell’albero ) • Camera da letto 2 ( Mq. 15 ) • Camera da letto 3 ( Mq. 13,5 ) • Bagno 2 ( Mq. 5,2 ) • Bagno 3 ( Mq. 6,8 ) • Ripostiglio ( Mq. 1,6 ) • Area servizio con bagno ( Mq. 9,6 ) L’appartamento possiede due ingressi, uno principale sul living e uno di servizio. Complessivamente l’appartamento tipo è di Mq. 158 con terrazza di Mq. 118 o di Mq. 46. Al piano terra l’ingresso all’edificio è assicurato da una scala d’accesso e una rampa laterale per disabili. L’atrio volutamente ampio per creare un punto d’incontro, accoglie, oltre la portineria, un divano per l’attesa/conversazione degli ospiti o degli inquilini … un atrio pensato come primo accesso della casa! Due appartamenti dei 4 sono più piccoli ( Mq. 105 ) e sono composti da un living con angolo cottura, due camere da letto e due bagni; il living è collegato con delle scale al giardino di Mq. 100. Gli altri due appartamenti sono identici alla residenza tipo ma al posto delle terrazze godono entrambi di un giardino di Mq. 216. L’area complessiva al piano terra e/o agli aggetti delle terrazze è inscrivibile in un quadrato di 42 metri di lato, la cui proiezione al piano S1 accoglie i parcheggi e le cantine di proprietà. Il piano attico è caratterizzato da due bilocali ( Mq. 65 ) con grande living con camino, angolo cottura schermato, camera da letto, bagno. Grazie a due terrazze laterali sia il living che la camera da letto godono di ampi spazi esterni. L’ interno è caratterizzato da soffitti ad arco, la cui sezione è visibile anche dalle due terrazze esterne. L’ ultimo piano accoglie anche due aree condominiali interne e due ampie terrazze esterne. La pianta copertura dei due attici e dei vani di servizio accolgono inoltre l’impianto fotovoltaico ( Mq. 300 ) e insieme alle terrazze condominiali la raccolta delle acque piovane. L’edificio ospita n° 10 alberi sulle terrazze più grandi per un contatto uomo – casa – natura sempre più stretto.

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    Project details
    • Year 2007
    • Status Competition works
    • Type Apartments
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