LA CITTÀ CONTINUA

UNIPA/ARCHITETTURA LM-4 Laboratorio III di Progettazione Architettonica/Prof. Arch. Giovanni Francesco Tuzzolino

2012/2013

Accoglienza come invito al viaggio, approdo e nuovo inizio. Disponibilità. Il Progetto per Lampedusa si inserisce in una realtà complessa e paradigmatica delle problematiche che la contemporaneità deve affrontare accentuate dallo stato geografico sospeso e incerto, limitato e insieme infinito dell'isola. La città si scontra con l’alterità di un margine sfrangiato e mutevole da distesa d’acqua a intreccio di tessiture agricole e proprio dalla dimensione territoriale nasce il racconto puntuale di sistemi relazionali che, assumendone le tracce, evidenziando le differenze, riformulano il rapporto tra gli elementi in tensione attraverso spazi per la vita comune preposti all’incontro, alla riflessione e alla coesistenza lungo un percorso inscindibile dalla città che diventa così continua ponendo il proprio centro in ogni luogo e presentandosi come eterotopia nelle sue emergenze: Il teatro e la moschea, i laboratori e gli spazi espositivi. Luoghi non-luoghi per scelta in quanto disponibili, diversi, contrapponentisi a tutti gli altri, spesso come loro negazione, e rimanenti tuttavia luoghi reali. A questi si contrappongono, dialetticamente, altri dispositivi gentili volti a ridefinire un luogo di mezzo fisico quanto concettuale trasformando l'attuale scontro tra civiltà e barbarie, attuato nei modi di intendere l'accoglienza, in un reciproco scambio di esperienze attraverso la disponibilità degli spazi dell'abitare in comune mediati dalla presenza di ritrovati orti urbani.

Pubblicato nel volume curato da G. Di Benedetto, A. Sarro, G. F. Tuzzolino, Nei luoghi dell’accoglienza. Progetti per Lampedusa e Palermo, Aracne, Roma, 2014. ISBN 9788854871847