Le Son des Ténèbres

Roberto Ciaccio Rome / Italy / 2008

5
5 Love 1,890 Visits Published
La collaborazione con Roberto Ciaccio è nata da un forte interesse nei confronti del suo lavoro: attraverso le sue opere, nella loro tensione metalinguistica e nella costante interrogazione degli strumenti, Ciaccio mette paradossalmente in discussione – rispetto alle posizioni di Walter Benjamin – esiti e procedure del lavoro a stampa, orientando il percorso mentale e visivo dell’opera verso l’irriproducibilità tecnica e l’unicità, ridefinendo il concetto stesso di originale. La mostra Le Son des Ténèbres – tenutasi presso l’Istituto Nazionale per la Grafica di Roma, nella sua prestigiosa sede di Palazzo Poli (Fontana di Trevi) – presenta un corpus di opere (1990-2008) nate  dalla collaborazione col noto stampatore di Milano Giorgio Upiglio e da un dialogo costante e serrato con la filosofia (Martin Heidegger, Jacques Derrida, Remo Bodei) e con la musica, da cui trae origine l’opera  Leçons de Ténèbres/Le Son des Ténèbres. Revenants che viene presentata in questa sede per la prima volta. L’allestimento, nel percorso e nella scelta delle opere e nella suggestione dei suoni visivamente indotti dalle differenti luminosità dei metalli delle lastre, evoca quel clima intensamente musicale e meditativo che caratterizza tutta l’opera dell’artista. Nella prima sala il carattere severo delle lastre in ferro dell’opera Stazioni per la Croce è mediato dai riflessi di luce provenienti dall’adiacente Fontana di Trevi. Al centro della seconda sala un grande tavolo/bacheca – realizzato piegando e saldando le stesse lastre di ferro utilizzate da Roberto Ciaccio per le sue opere (130 x 187 cm) – è destinato a raccogliere il fluire dei piccoli fogli dell’opera Leçons de Ténèbres / Le Son des Ténèbres. Revenants, pensata come partitura musicale della revenance. L’opera è caratterizzata da un continuum sequenziale di valori timbrici e cromatici che modulano il rivelarsi della figura in una infinita “differenza”. Nell’ultima delle tre sale alcune lastre di rame sono state posate sul pavimento in modo da creare un riflesso variabile liquido delle opere esposte che facesse da contrappunto a quello della prima sala. Le lastre facevano anche da base per il pianoforte: in occasione del vernissage i compositori Philip Corner e Daniele Lombardi hanno eseguito le loro partiture originali ispirate al lavoro di Roberto Ciaccio e Antonio Ballista ha eseguito al pianoforte Dream di John Cage.
5 users love this project
Comments
    comment
    user
    Enlarge image

    La collaborazione con Roberto Ciaccio è nata da un forte interesse nei confronti del suo lavoro: attraverso le sue opere, nella loro tensione metalinguistica e nella costante interrogazione degli strumenti, Ciaccio mette paradossalmente in discussione – rispetto alle posizioni di Walter Benjamin – esiti e procedure del lavoro a stampa, orientando il percorso mentale e visivo dell’opera verso l’irriproducibilità tecnica e l’unicità, ridefinendo il concetto stesso di originale. La mostra Le Son...

    Project details
    • Year 2008
    • Work started in 2008
    • Work finished in 2008
    • Client privato / Istituto Nazionale per la Grafica, Roma
    • Contractor Fabrizio Meloni srl
    • Status Temporary works
    • Type Exhibition Design / Exhibitions /Installations
    Archilovers On Instagram
    Lovers 5 users