Alla Lettera | lamatilde

Turin / Italy / 2013

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“alla lettera” è un omaggio al mondo della tipografia, quindi alla forma delle parole. Ma “alla lettera” significa anche “far bene le cose”, con qualità e nel rispetto della tradizione. Il progetto "alla lettera" prende vita grazie alla figura imprenditoriale di Marco Bonomi, al suo entusiasmo e alla sua curiosità che tanto ci ricordano in ambito industriale i Gavina ed i Castelli degli anni '50 e '60. Un altro committente probabilmente (e forse giustamente) avrebbe imposto dei paletti molto netti, ad iniziare dal nome del locale (suggeritoci dalla collocazione del ristorante in piazza Bodoni, a Torino); con Marco invece la discussione ed il progettare insieme è stato da subito stimolante. La cucina e la grafica sono due mondi con dinamiche progettuali accomunabili, in cui vive la commistione tra sensi e necessità. Proprio da questo parallelismo nasce il tema allestitivo del locale, l’utilizzo dell’ingrediente carattere tipografico in qualunque sua forma grafica o fisica, attraverso la realizzazione di elementi ex-novo o il riutilizzo di elementi preesistenti. Del resto in un momento in cui l'editoria abusa della cultura del cibo per vendere, perché una pizzeria non può utilizzare il linguaggio editoriale per connottare i propri spazi? Il progetto d’immagine, che ha il compito di presentare ed introdurre l’intero progetto, utilizza il carattere Bodoni nel suo logotipo, ed introduce il tema allestitivo nel logo, attraverso l’utilizzo di “O” di famiglie diverse, a rappresentare il prodotto principale dell’attività, la pizza. Perché ogni pizza è simile a tutte le altre, ma sempre differente, perché realizzata artigianalmente. Il menù è pensato come un vero e proprio quotidiano; le divise del personale, curate dallo stilista Antonio Rizza, prendono spunto da quelle dei tipografi che utilizzavano i caratteri mobili, con tanto di coprimaniche. Il locale vuole essere un luogo in progress, in divenire, quindi i materiali impiegati sono sempre non "finiti". Molti sono gli oggetti simili, ma sempre diversi, caratterizzanti l'allestimento: le lampade, progettate per l'occasione dagli Operai del Design, sono realizzate evitando che l'operatore, durante le fasi artigianali del processo produttivo, tenti di omologarne la forma; le sedie sono "strappate" alla produzione industriale ancora grezze, venendo quindi singolarmente personalizzate. È stata svolta un'attenta ricerca funzionale per la progettazione delle attrezzature necessarie al corretto svolgimento delle attività all'interno del locale, dallo studio delle panadora (destrutturate per una migliore flessibilità) al tovagliolo (che presenta un'asola e ne permette quindi l'aggancio al bottone della camicia). La grande varietà compositiva che il tema suggerisce viene rappresentata attraverso interventi di personalizzazione delle singole stanze componenti il locale, realizzati da figure che lavorano a 360° nel mondo del progetto. Ogni intervento ha un doppio livello di comprensione: un primo livello di attrazione puramente espressiva, mentre un secondo livello rivela informazioni e riferimenti aggiuntivi che dichiarano l'approccio didattico dell'intero progetto. Ogni buon progetto, di fatto, dovrebbe essere portatore di cultura. Gli interventi di personalizzazione delle stanze verranno periodicamente aggiornati, sempre alla ricerca di nuove sperimentazioni. Installazioni Parole folli, progetto di Sergio Cascavilla I folli sono persone straordinarie, quelli che sono pazzi di vita, pazzi di parole, pazzi per essere curiosi, vogliosi di ogni cosa allo stesso tempo, quelli che mai sbadigliano o dicono un luogo comune, ma bruciano, bruciano, bruciano come favolosi abbaglianti fuochi artificiali dai colori sgargianti che esplodono in alto nel cielo in mezzo alle stelle. Il folle rappresenta la voce del divino, quindi da ascoltare per interpretarla, tutte le parole, anche le più banali, se sei folle sono in realtà straordinarie. Via da Las Vegas, progetto di Borromeo & De Silva (OD) Pizza is true love, progetto di ToDo Quando abbiamo accettato l’invito di yet|matilde a progettare un contributo per ‘alla lettera’ non sapevamo da dove iniziare. Bocciata l’ipotesi di fustellare i condimenti per la pizza a forma di lettere, eravamo alla ricerca dell’idea giusta per celebrare insieme pizza e grafica. Poi abbiamo trovato la foto del coraggioso tatuaggio che vedete a lato. Ed è finita che ci siamo innamorati del lucido, ironico cinismo di “Love dies. Pizza is forever”. Ora sotto i portici ne vedete la nostra reinterpretazione. E il progetto grafico? Abbiamo scritto un software ad hoc per generare e gestire in modo insolito i tracciati di taglio di una fresa a controllo numerico, modulando campiture e spessore del tratto in modo calligrafico. Crostata di pizza alla Perec, progetto di Bellissimo and the Beast Una cassettiera da tipografia contiene stratigrafie di microcosmi di parole potenziali. Ogni cassetto sembra un’architettura bidimensionale che ricorda lo spaccato di un edificio portabile. Ogni cassetto una griglia diversa, ogni cassetto una sorta di condominio: tutti insieme, ricomposti, sono una città ideale, quella dei nostri caratteri preferiti. Ogni cassetto è sfondato da una lettera colorata e imprigionata. Ma qualcuno, lì dentro, sta cercando di ambientarsi. L'altra pagina, progetto di /LAM> Spesso è altro di quel che viviamo che ci attira, in un libro la pagina dopo è un segreto, svela e nasconde il resto della storia, la continuazione della narrazione, il futuro da immaginare. Le pieghe delle pagine ci permettono di intravedere nei libri ciò che non si può nella vita, il futuro di una storia di una narrazione; una parola una frase troncata ci regala un immaginario di quel che accadrà dopo. Spesso non vero. Il progetto si ispira a quel momento di attesa a quello sfogliare e spiare, i pannelli modellano la stanza e nascondono uno scritto non necessario. Quello che sarà. Forse. La tipografia è una pizza, progetto di Undesign I caratteri tipografici sono proprio come gli ingredienti della pizza: ognuno ha le sue origini, la sua storia, le sue peculiarità. Forte o delicato, deciso o raffinato, ci sono tanti caratteri tipografici quanti sono i gusti delle persone. Ma come per una pizza straordinaria non sono sufficienti gli ingredienti migliori, se a miscelarli non c'è un grande pizzaiolo, così per la grafica non basta avere ottimi caratteri se manca un grafico capace di utilizzarli al meglio per creare qualcosa di buono. E allora ecco qui le nostre pizze tipografiche (sfornate in Helvetica Neue, il nostro carattere preferito), dove design grafico e cucina condividono la stessa regola: l'insieme è molto più della somma delle singole parti. Come dite? “Basta chiacchiere, è ora di mangiare!”. Per questa volta non ci offenderemo se vi sentiremo dire che la tipografia è una pizza... e allora buon appetito da undesign! Screen fonts, progetto di Civico13 Una schermatura che, grazie agli spostamenti dell'osservatore, diventa strumento di analisi e confronto tra le diverse forme dei font. Perché nella giungla dei caratteri tipografici bisogna sapersi orientare. yet|matilde (OD) con Francesco Stassi e Nicola Di Fonso Installazioni yet|matilde (OD); Sergio Cascavilla; Borromeo & De Silva (OD); ToDo; Bellissimo and the Beast; /LAM; Undesign; Civico13 Collaboratori Carlotta Bottino, Andrea Russo, Andrea Rossi, Michele Albera, Adriana Calogero, Antonella Capizzi Strutture Zeta-Associati Impianti tecnici ME Solutions s.r.l. - Chenna P.I. Franco Studio Di Termotecnica Allestimenti PBA, Opus Artis Abbigliamento del personale Antonio Rizza Caratteri mobili Comune di Bussoleno, Archivio Tipografico
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    “alla lettera” è un omaggio al mondo della tipografia, quindi alla forma delle parole. Ma “alla lettera” significa anche “far bene le cose”, con qualità e nel rispetto della tradizione. Il progetto "alla lettera" prende vita grazie alla figura imprenditoriale di Marco Bonomi, al suo entusiasmo e alla sua curiosità che tanto ci ricordano in ambito industriale i Gavina ed i Castelli degli anni '50 e '60. Un altro committente probabilmente (e forse giustamente) avrebbe imposto dei paletti molto...

    Project details
    • Year 2013
    • Work started in 2012
    • Work finished in 2013
    • Contractor Di Maggio Costruzioni
    • Status Completed works
    • Type Restaurants
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