PROGETTO PER IL PARCO URBANO DI CIACULLI - PALERMO | KARIM SYED

PROGETTO URBANO Palermo / Italy / 2013

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La ricostruziome del luogo Ciaculli è una borgata agricola situata nella periferia sud della città di Palermo alla base di Monte Grifone e posta in continuità con la campagna di Villabate, Casteldaccia e Bagheria. La borgata con un’estensione di 960 ettari di cui il 90 % utilizzato nella coltivazione del mandarino tardivo di Ciaculli, costituisce un presidio ecologico di notevole importanza dato che la salvaguardia dell’area costutuisce una protezione dalle costruzioni spesso abusive. I nomi delle contrade che incontriamo nella zona come Banca, Ricchezza ecc. ci ricordano il periodo in cui la coltivazione degli agrumi era fonte di ricchezza evidenziata tra l’altro dai cocci di vetro posti sopra i muri di recinzione per evitare i furti. Nel tempo la situazione della borgata è mutata, perché al benessere iniziale ha seguito un periodo di crisi in cui le leggi della globalizzazione hanno determinato l’abbandono dei prodotti ecologici privilegiando quelli standardizzati e coltivati con concimi chimici e trattatamenti non naturali. Oggi la riscoperta del prodotto genuino da parte del consumatore più attento ha determinando la nascita di prodotti di nicchia tra cui il mandarino denominato “marzullo” o tardivo di Ciaculli. Inserito da Slow Food tra gli alimenti tipici e di qualità presenti nel nostro Paese esso è diventato un prodotto ricercato per le sue caratteristiche che lo rendono unico. Tali caratteristiche sono rappresentate dalla buccia fine, dalla polpa succosa e dalla presenza dei semi che ne garantiscono la bontà e la genuinità del prodotto. La quasi totalità degli agrumi oggi, infatti è priva di semi, dato che i consumatori non li apprezzano, senza rendersi conto che la loro assenza è indice di un prodotto non più naturale, ma geneticamente modificato. All’interno della borgata di Ciaculli ha preso avvio il workshop di progettazione Life ambiente che intende proporre una serie di soluzioni e di modi culturali di abitare il territorio agricolo attraverso l’architettura di una casa utilizzata per la conduzione agricola. L’area di progetto situata nel fondo Costa, confiscato alla Mafia e attualmente appartenente allo Stato è pensata per mettere in produzione il fondo, per consentire la vendita diretta dei prodotti attraverso la costruzione di un’abitazione e delle strutture connesse alla lavorazione dei prodotti agricoli. Il progetto è particolare perché l’oggetto del lavoro fa vedere una speciale relazione con il luogo in cui si trova. Gli elementi che caratterizzano il luogo sono il monte Grifone, la cui notevole vicinanza all’abitato di Ciaculli determina una prematura oscurità fin dal primo pomeriggio, gli edifici posti lungo la strada di Ciaculli ed il cavalcavia della circonvallazione. I primi con la loro disposizione parallela alla strada ed in assoluta continuità l’uno con l’altro, si pongono in una posizione di chiusura verso la campagna che a poca distanza si sviluppa alle loro spalle, negando ogni rapporto fisico e visivo. Il cavalcavia della circonvallazione invece è situato proprio di fronte l’area di progetto e la sua presenza per le dimensioni e la funzione che svolge è fortemente riconoscibile. Proprio il cavalcavia però suggerisce lo spunto per la soluzione progettuale. La presenza di un’area libera e la necessità di progettare una casa offre lo spunto di non costruire a livello del terreno ma di sollevarla al fine di consentire nell’unico spazio ancora inedificato di poter osservare la campagna, e mantenere un rapporto con essa. La costruzione in questo modo si eleva su due grossi pilastri che riproducono i piloni del cavalcavia mentre la casa è posta sopra, come se fosse l’impalcato del ponte o il solaio. All’interno dei pilastri troveranno posto gli spazi per la vendita dei prodotti agricoli mentre la casa – solaio costituirà il tetto dello spazio che si viene a realizzare le cui caratteristiche saranno quelle di un luogo pubblico in cui le persone potranno riunirsi. Tale esigenza è particolarmente sentita soprattutto in un luogo come l’area di ciaculli che non offre significativi elementi di aggregazione. Bibliografia Per la città Per il progetto In riferimento al progetto di G. Terragni per la Casa Vietti a Como - Claudio Maneri, Giuseppe Terragni 1904 – 1943, “A+U” (settembre 1976). - Bruno Zevi, Giuseppe Terragni, Zanichelli, Bologna 1980, pag. 190 – 192. - Luigi Zuccoli, Quindici anni di vita e di lavoro con l’amico e maestro architetto G. Terragni, tipografia editrice Cesare Nani, Como 1981. - Luigi Spinelli, Itinerario 11: Terragni e Como, “Domus, 670 (marzo 1986. - Ada Francesca Marcianò, Giuseppe Terragni, opera completa, Officina Edizioni , Roma 1988. - Thomas Schumacher, Giuseppe Terragni 1904 – 1943, Electa, Milano 1994, pag. 276 – 277.
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    La ricostruziome del luogo Ciaculli è una borgata agricola situata nella periferia sud della città di Palermo alla base di Monte Grifone e posta in continuità con la campagna di Villabate, Casteldaccia e Bagheria. La borgata con un’estensione di 960 ettari di cui il 90 % utilizzato nella coltivazione del mandarino tardivo di Ciaculli, costituisce un presidio ecologico di notevole importanza dato che la salvaguardia dell’area costutuisce una protezione dalle costruzioni spesso abusive. I nomi...

    Project details
    • Year 2013
    • Work started in 2013
    • Work finished in 2013
    • Client STILISTICA
    • Status Current works
    • Type Parks, Public Gardens / Public Squares / Urban Furniture / Urban development plans / Neighbourhoods/settlements/residential parcelling / Landscape/territorial planning / Feasibility Studies / Urban Renewal / Strategic Urban Plans / Metropolitan area planning
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