garden hall

Il nostro progetto si sviluppa intorno all’idea di portare un'elevata luminosità all’interno della hall sfruttando le ampie vetrate d’ingresso e del cavedio adibito a corte, inoltre si vuole creare un’interazione tra interno ed esterno creando continuità tra i due ambienti, utilizzando un’ampia quantità di vegetazione che possa rendere più piacevole la permanenza agli utenti. La hall viene progetta interamente in colorazione bianca, con pareti intonacate e pavimento in resina traslucida. La parte della pavimentazione legata al bar, sarà in legno teak e proseguirà anche all’esterno verso la corte creando un unico spazio d’interrelazione sociale. Le grandi finestre dell’ingresso saranno corredate di brisolei, che diminuiranno il calore in entrata ma non la luce. I due banconi , della reception e del bar, hanno forme sinuose e tondeggianti che si sviluppano in corrispondenza delle colone, rivestite in legno, che si trovano al centro della stanza. Entrambi i volumi sono in resina sintetica, anch’essa bianca e traslucida, da cui parte un reticolato metallico smaltato bianco a trama esagonale irregolare che avvolgendo in parte le colonne e arriva fino al soffitto. Sulla griglia si arrampica dell’edera che ha origine dai banconi stessi, nella parte retrostante, dove il personale non ha rapporto con il pubblico, separando i diversi ambiti funzionali dell’ambiente. Oltre ai banconi, nella sala, ci sono delle sedute per l’attesa, anch’esse hanno forme e materiali uguali ai volumi precedenti citati, dietro lo schienale vi è uno spazio interamente dedicato alla crescita di diversi tipi di elementi vegetali. Questa relazione tra arredo e verde è pensata, oltre che per dare l’impressione di un unico giardino interno, per rendere l’atmosfera più amichevole, rilassante e meno ospedaliera. Per la zona bar viene preferito un arredo in legno in modo da ricreare una zona con toni più caldi e domestici, nonostante non sia separata nettamente dal resto. Vi sono, tavolini, sedie e sgabelli che richiamano la pavimentazione che prosegue anche all’esterno, riprendendo la dinamicità delle linee dei volumi interni andando a formare degli spazi dedicati alla vegetazione a ridosso delle pareti della corte, in prossimità delle quali la pavimentazione, sale verso l’altro modellandosi in sedute. Al centro della corte vi è un’ulteriore seduta di forma circolare che riprende quelle della sala d’attesa e che si vuole porre come simbolo dell’intera idea progettuale. La luce naturale piove all’interno attraverso le ampie vetrate e viene amplificata dal trattamento a “piazza bianca”. La sensazione che si vuole trasmettere è di ordine e pulizia oltre che di luminosità. La luce artificiale, diversamente, proviene da faretti posizionati all’interno della struttura reticolare che avvolge i banconi e arriva fino al soffitto. La disposizione dei faretti permette un’illuminazione irregolare che crea zone più illuminate e altre più in ombra, evidenziando gli elementi principali e vitalizzando cosi lo spazio assieme alla texture geometrica di ombre data dalla griglia. Vi sono, inoltre, faretti scenografici collocati tra la vegetazione delle sedute sia interne che esterne. I faretti sono posizionati anche nella corte, incassati a terra, fornendo una luce sia scenografica sia funzionale.