Menzione alla 5° Edizione Premio d’Architettura Ernesto Lusana | Michelangelo Costabile

Studio MICROsuite Latina / Italy / 2013

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Le Radici della Città Contemporanea. “Seguirono gli ingegneri, gli agronomi, gli specialisti, alla testa di decine e decine di migliaia di operai; (…) poi l’invaso dei grandi collettori delle acque nella boscaglia traforata; e, tra i roveti radicati sulle sponde, i tronchi sommersi, il groviglio dei rami, la rete supplementare delle trincee di scolo per evitare il ripetersi delle piscine;” [Claudio Galeazzi – Giorgio Muratore “LITTORIA LATINA – LA STORIA – LE ARCHITETTURE ed. Novecento] Breve descrizione dell’intervento Il progetto racconta la storia della città trasformando la staticità dell’impianto attuale della piazza in una rappresentazione dell’evoluzione temporale che dai “tronchi sommersi, il groviglio di rami” restituisce uno spazio con una forte capacità aggregativa (La PALUDE - La Piazza "STORICA" - La Piazza "CONTEMPORANEA": il sistema delle tre piazze e gli stadi evolutivi di Latina). E’ la riscoperta delle proprie radici per fondare le basi del cambiamento culturale, finalizzato a migliorare la qualità della vita che appartiene ad una comunità dinamica. L’idea forza della proposta progettuale è l’acqua. L’acqua idealmente scaturita, dalla chiusa del Quadrato, affiora all’inizio della piazza simulando la palude, rappresentata da grandi vasche fra gli alberi. Da qui si partono vene d’acqua intrecciate con percorsi emersi, fino ad una linea di graminacee, memoria della ruralità delle origini, oltre la quale si apre la piazza “storica”. Il ricordo dell’attuale si conserva nel simbolo recuperato in una nuova installazione, ma nella medesima posizione, della “palla”, che nell’immaginario collettivo ha sempre sostituito il nome ufficiale della piazza con “piazza della palla”. Le vene d’acqua e i percorsi disegnano un intreccio che rafforza l’immagine delle radici che uniscono il presente al passato e che soprattutto evocano la matrice originaria di “grovigli di rami e tronchi sommersi” dei luoghi paludosi asciugati dall’acqua su cui si preparava la nascita dei primi insediamenti. Una piazza emersa come una terra emersa: un’isola. Questa “terra”, sollevata rispetto al suo intorno, è l’approdo dalle vie perimetrali, essa raggiunge la quota dei lunghi porticati perimetrali ponendosi in continuità spaziale e fruitiva con gli edifici storici che la delimitano, stabilendo un nuovo rapporto d’interazione fra gli spazi semi aperti (portici) e totalmente aperti del nuovo sistema di piazze. Dalla piazza “storica” si accede alla nuova piazza della “città contemporanea”, separate idealmente dall’asse portante del Corso, segnato nella pavimentazione e rafforzato dalla linea delle alberature. La piazza della “città contemporanea”, è un invaso gradonato schermato da un boschetto rispetto all’angolo perduto degli edifici di fondazione. Qui l'elemento acqua passa da "evocazione simbolica" all’essere "declinazione del carattere ludico e mutevole" della nuova PIAZZA CONTEMPORANEA. La piazza è ideata per cambiare la sua immagine al mutare dei motivi di aggregazione, da spazio emerso a spazio sommerso, raccogliendo le vene d’acqua riemergenti nel suo bacino. Una piazza viva che cambia “vestito” secondo le stagioni, con l’acqua che si ritira dalla cavea per accogliere le attività di aggregazione, sino a divenire una vera e propria pista di ghiaccio per il pattinaggio, partecipando alle scenografie festive della stagione fredda, e disegnando una soluzione architettonica ad uno degli usi già in voga nella piazza negli ultimi anni e tanti apprezzato dai cittadini di Latina. Gruppo di '>http://arch.Rita'> Palombi (capogruppo), MICROsuite, '>http://arch.Michelangelo'> Costabile e '>http://arch.Roberta'> Pellegrino, '>http://ing.Giuseppe'> Viglianti.
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    Le Radici della Città Contemporanea. “Seguirono gli ingegneri, gli agronomi, gli specialisti, alla testa di decine e decine di migliaia di operai; (…) poi l’invaso dei grandi collettori delle acque nella boscaglia traforata; e, tra i roveti radicati sulle sponde, i tronchi sommersi, il groviglio dei rami, la rete supplementare delle trincee di scolo per evitare il ripetersi delle piscine;” [Claudio Galeazzi – Giorgio Muratore “LITTORIA LATINA – LA STORIA – LE ARCHITETTURE ed....

    Project details
    • Year 2013
    • Status Competition works
    • Type Public Squares / Urban Furniture
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