Villa Raimondi - Fondazione Minoprio | andrea gerosa

Ristrutturazione e risanamento conservativo Vertemate Con Minoprio / Italy / 2012

0
0 Love 2,488 Visits Published
Realizzata nella seconda metà del Settecento la Villa Raimondi presenta oggi interventi ottocenteschi alleggeriti dal timpano con stemma familiare e loggia d’onore sulla facciata principale. Di stile neoclassico venne fatta edificare originariamente dai marchesi Odescalchi (1676-1689). Alcune sale del piano terra hanno soffitti affrescati e pavimenti in mosaico. Di grande suggestione l’ala che digrada verso il fiume Ri e introduce al parco adiacente e ai giardini botanici. La realizzazione viene attribuita all’architetto ticinese Simone Cantoni che curò per tale casata la realizzazione anche di altre dimore nel comasco di cui la più famosa è sicuramente Villa Olmo di Como. Con la morte di Innocenzo Odescalchi i beni passarono alla famiglia Raimondi. Questa e le altre dimore del casato furono testimoni di visite e vicende storiche. Successivamente subentrò, quale proprietaria, la famiglia Sibillia. La Villa storica e il parco sono divenuti proprietà CARIPLO nel 1958 a seguito di un accordo con il dott.Enrico Sibillia che conservò l’uso vitalizio della Villa fino alla morte avvenuta nel 1968. Con l’acquisizione del parco storico arricchito da collezioni botaniche dal proprietario, cultore di tale materia, oltre a successivi acquisti di terreni, l’Istituto Bancario, su iniziativa del Presidente Giordano Dell’Amore, nell’ambito dei propri interventi di promozione sociale ed economica, avviò la realizzazione dell’innovativo “Centro Lombardo per l’Incremento dell’Orto-Floro-Frutticoltura – Scuola di Minoprio”. Questa iniziativa riproponeva in contesto italiano un modello rilevato da importanti esperienze svizzere (vedi Centro di Lullier). Dal 1962 la Fondazione Minoprio opera nella formazione professionale nel settore agricolo, del paesaggio e della tutela dell’ambiente. Negli anni successivi alla realizzazione del complesso scolastico e degli impianti produttivi delle serre, all’inizio degli anni ‘60 la Villa venne destinata ad abitazione oltre che del proprietario, del Direttore e del personale del Centro. All’inizio degli anni sessanta è stato realizzato su area prima occupata da edifici colonici, il salone delle conferenze – intitolato al dott. Enrico Sibillia – adiacente la Villa Storica sul lato nord-ovest. All’inizio degli anni ‘80, successivamente al passaggio di proprietà del complesso immobiliare alla Regione Lombardia e alla costituzione di un ente funzionale “Fondazione Centro Lombardo per l’Incremento della Floro-Orto-Frutticoltura – Scuola di Minoprio”, o più brevemente Fondazione Minoprio, come gestore delle diverse attività del Centro, sono stati effettuati diversi lavori di adattamento del corpo principale che hanno comportato la trasformazione in aule didattiche ed uffici dei piani superiori della Villa, mentre il piano terra è stato destinato alla presidenza, agli uffici della direzione e dell’amministrazione. Con il progetto di adeguamento architettonico, tecnico ed impiantistico della sala conferenze Enrico Sibillia di 270 posti con annesso foyer e nuovi spazi per servizi e mostre, nel 2006 sono iniziati i lavori di ristrutturazione funzionale e di risanamento conservativo dell’intero complesso. Seguono negli anni successivi fino al completamento nel 2011 i lavori di ristrutturazione della villa storica, secondo il programma triennale approvato dalla Regione Lombardia per il completo riutilizzo della stessa sia per l’attività amministrativa che di rappresentanza. Il progetto di ristrutturazione funzionale ha previsto la ricollocazione al piano terra di tutte le attività di relazione con l’esterno (sale convegni, mostre ed eventi) valorizzando gli spazi più rappresentativi, precedentemente destinati agli uffici amministrativi e tecnici della Fondazione Minoprio. Questi locali sono stati riportati al loro originale assetto funzionale e decorativo, grazie all’intervento di recupero e di restauro conservativo dei pavimenti in seminato, dei soffitti decorati, degli imbotti e delle cornici dei serramenti, il tutto valorizzato da un nuovo e più efficiente sistema di illuminazione. Altri interventi di ristrutturazione del piano terra, hanno riguardato principalmente gli spazi destinati all’accoglienza (ufficio informazioni, servizi igienici, sala attesa), all’inserimento di un impianto ascensore di collegamento dei vari livelli e alla ricollocazione al piano ammezzato dell’appartamento del custode, precedentemente ubicato in prossimità dell’ingresso al piano terra. Al primo piano sono stati ridefiniti tutti gli ambienti di lavoro e di studio (uffici amministrativi e tecnici, presidenza e direzione, segreteria generale, biblioteca, ecc.) nonché la Sala del Consiglio della Fondazione, posta in posizione baricentrica nell’ala sud, prospiciente il parco. Si è provveduto alla completa sostituzione delle finiture (serramenti e gelosie in legno su disegno originale, pavimenti in legno e rivestimenti) e dell’impiantistica (impianti elettrici e di illuminazione, idrico-sanitari, meccanici di ventilazione e condizionamento) nonché alla realizzazione del nuovo arredo sia per gli spazi operativi sia per gli ambienti di rappresentanza. All’esterno non sono state introdotte modifiche architettoniche di rilievo, ma solo l’esecuzione delle rampe in masselli di granito per l’accesso dei portatori di handicap al piano terra/rialzato. E’ stato inoltre effettuato il completo restauro e parziale rifacimento della pavimentazione del cortile interno con materiali analoghi a quelli esistenti. Una fase molto importante del progetto ha inoltre interessato il completo rifacimento delle facciate, con specifici ed accurati interventi di consolidamento dell’intonaco e trattamenti di deumidificazione della muratura perimetrale, onde eliminare la risalita dell’umidità senza modificare la struttura muraria originale. La finitura superficiale è stata effettuata con intonachino a spessore silossanico recuperando, ove possibile, i colori originali e comunque in accordo alle prescrizioni della Soprintendenza. La ristrutturazione del complesso storico è stata completata con uno specifico impianto di illuminazione delle facciate, dei portici di ingresso e della cappella, progettato ad hoc con apparecchi agli ioduri metallici istallati sottogronda e a pavimento. I lavori di ristrutturazione della Villa Raimondi sono stati interamente finanziati dalla Regione Lombardia con fondi propri.
0 users love this project
Comments
    comment
    user
    Enlarge image

    Realizzata nella seconda metà del Settecento la Villa Raimondi presenta oggi interventi ottocenteschi alleggeriti dal timpano con stemma familiare e loggia d’onore sulla facciata principale. Di stile neoclassico venne fatta edificare originariamente dai marchesi Odescalchi (1676-1689). Alcune sale del piano terra hanno soffitti affrescati e pavimenti in mosaico. Di grande suggestione l’ala che digrada verso il fiume Ri e introduce al parco adiacente e ai giardini botanici. La realizzazione...

    Project details
    • Year 2012
    • Work finished in 2012
    • Main structure Masonry
    • Client Fondzione Minoprio
    • Contractor Galligani Costruzioni srl - Parma , Impresa F.lli Boffi - Giussano (MB)
    • Status Completed works
    • Type Recovery/Restoration of Historic Buildings
    Archilovers On Instagram