Concorso di idee per la realizzazione di un centro polifunzionale a Sappada (BL). | Carlo Cafiero

Integrazione architettonica ambientale Le riflessioni sul corretto inserimento nell’intorno hanno rappresentato il punto di partenza del progetto: la soluzione adottata si integra nell’ambiente circostante stabilendo un dialogo di forme e di materiali. L’architettura dell’edificio propone un aggiornamento formale della tipologia della blockhaus sappadina; l’intervento vuole essere moderno ma allo stesso tempo integrarsi nel paesaggio attraverso l’utilizzo dei materiali tradizionali. Dunque la fase di ideazione dell’intervento muove dall’assunto che l’edificio debba “essere” o almeno “sembrare” di legno. La scelta del materiale è stata effettuata in considerazione della lunghissima tradizione costruttiva alpina in cui l’ampia disponibilità di legno ne suggerisce l’uso come materiale da costruzione. Oggi all’uso del legno nell’edilizia viene attribuita una rilevanza ambientale per la sua natura di materia prima rinnovabile. Tra “essere” e “sembrare”, tra l’utilizzo di un sistema costruttivo in legno piuttosto che una facies esclusivamente esteriore, si è optato per un sistema di rivestimento in legno che conferisse un’immagine globale, unitaria nonostante la versatilità d’uso dei differenti livelli. La marcata diversificazione funzionale interna viene controbilanciata da un trattamento unico di facciata. Un gioco di luci e ombre segna lo scandire delle ore del giorno e il passaggio delle stagioni. Le schermature lignee esterne permettono con la loro modularità e “leggerezza” di decretare la mutevolezza dell’edificio e di esprimerne il suo umore. Secondo le linee correnti dell’architettura sostenibile non è più possibile progettare edifici rigidi e statici.