MEDI_TERRAnea | gianluca de francisci

caratteri mediterranei nella riqualificazione architettonica Caltagirone / Italy / 2014

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Riaffermare una cultura responsabile del progetto è una priorità necessaria per fare architettura, indispensabile per ristabilire quel fisiologico equilibrio sostenibile tra l’ambiente naturale e le sue trasformazioni, fondamentale per la vita dell’uomo.
Riusare, ridurre e riciclare sono le azioni che hanno delimitato i confini del progetto ristrutturazione, imprimendo al costruito una forte connotazione mediterranea, ibridando sensazioni, forme e colori che sono patrimonio vissuto del proprietario, viaggiatore e appassionato del mare nostrum ed in particolare delle sue isole minori.
L’edificio impiegato per residenza stagionale estiva è il frutto della aggregazione di corpi edilizi realizzati nell’arco di cinquant’anni. Il complessivo stato di obsolescenza rilevato è stato il fattore determinante che ha indotto la pianificazione dell’intervento di riqualificazione. Il progetto non stravolge l’essenza formale del fabbricato, in quanto il proprietario ha con esso un profondo legame sentimentale: la memoria della propria infanzia.
La riqualificazione è stata realizzata con una serie di interventi: una diversa distribuzione interna degli ambienti e delle aperture sui prospetti; il rifacimento dell’involucro con un intervento rivolto al miglioramento del rendimento energetico del fabbricato; la sostituzione degli infissi interni ed esterni, questi ultimi realizzati con tutti i presidi tecnologici idonei a ottenere un adeguato isolamento termico dall’ambiente esterno; il rifacimento degli impianti tecnologici, idrico, elettrico e di riscaldamento; il rifacimento delle pavimentazioni interne ed esterne; la realizzazione di una propaggine, in esterno, fortemente caratterizzata, destinata ad ampliare gli spazi vitali e regolare il microclima.
Ipotizzando una modalità d’uso permanente del fabbricato, si è intervenuto sulla distribuzione funzionale, sulla sicurezza, sul confort ambientale.
Sono stati riusati: l’intero corpus edilizio strutturale al rustico; elementi edilizi singoli, come le travi in legno della tettoia esistente, installate come orditura principale nel nuovo pergolato; la scala di collegamento interna, rimodulata, e riadattata alle nuove esigenze; gli infissi interni e parte degli arredi che sono stati reimpiegati previo intervento di manutenzione.
E’ stato ridotto, in generale l’impiego di materiali primi, soprattutto nelle opere di riempimento e sottofondo. La scelta dei materiali e dei componenti edilizi è stata fortemente condizionata dal peso energetico intrinseco, privilegiando quelli a basso impatto ambientale, prodotti e assemblati in un raggio di 50 km per l’ 80% del necessario, attraverso parametri attestati da certificazioni. E’ stato ridotto, nel suo complesso, il fabbisogno energetico complessivo dell’edificio, con un radicale intervento sul suo involucro e con l’introduzione di impianti tecnologici che sfruttano l’energia solare per il fabbisogno idrico sanitario.
Sono stati riciclati: intere parti d’opera in muratura andate in demolizione, attraverso un processo di rigenerazione e reimpiego come sottofondo e riempimento.
Il progetto è stato condotto introducendo soluzioni tecnologiche in bioedilizia: tetto e pareti ventilate; impiego di intonaci naturali in calce NHL 3.5, in sostituzione di tutti quelli esistenti, interni ed esterni; impiego di mattoni di argilla cotta formati a mano di produzione locale; impiego di isolante in pannelli di sughero riciclato; impianto di produzione di acqua calda sanitaria con pannelli solari a circolazione naturale, interventi che, nel complesso dell’intero progetto di manutenzione, hanno portato a classificare l’edificio, mediante analisi tecnica di prestazione energetica, in classe A, dalla originaria G attestata allo stato di fatto.
Il riuso, filosofia progettuale di questo intervento di ristrutturazione, è quindi stato inteso come ricerca di un nuovo equilibrio dato dalla stratificazione temporale di spazi, pieni e vuoti, di materia, fisica ed eterea e di materiali, nuovi e riciclati. Il progetto è nato dalla relazione con la complessità che costituisce il luogo, contenitore di pluralità di eventi, e le sue componenti con le quali si mette in equilibrio per trovare una coerenza e una rispondenza all’ambiente che lo accoglie. Ha cercato di muoversi nel campo della responsabilità, tentando di stabilire un equilibrio capace di bilanciare le eterogeneità dell’ambiente e delle culture in esso presenti: un processo che si origina dalla capacità di comprendere, elaborare e riutilizzare ciò che è già presente nel contesto.
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    Project details
    • Year 2014
    • Work started in 2012
    • Work finished in 2014
    • Main structure Mixed structure
    • Client privato
    • Contractor valvo costruzioni
    • Cost 60.000 €
    • Status Completed works
    • Type Single-family residence
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