PIMP YOUR CUP 2012- KENON | Marina Corrente

Il progetto si propone di trasferire i concetti presentati nel bando in una sintesi grafica di immediata lettura, puntando a raggiungere il fruitore e, magari, ad ispirare in esso un momento di riflessione, seppur nel breve atto di degustazione di un caffè. La citta’ di Napoli, il suo tessuto urbano intriso di storia, ci offre spunti vivissimi. La commistione di elementi architettonici pongono le basi al processo di astrazione che ci porta a comunicare graficamente le nostre riflessioni sui concetti di passato e futuro. Lo skyline (di Napoli ma anche della citta’ italiana in genere) è il ponte ideale al centro del quale innestiamo la metaforica dicotomia passato-futuro. Attraverso l’uso del colore, dell’astrazione geometrica di elementi caratteristici della citta’, traduciamo in segno tale rapporto di complementarita’ tra passato e futuro; come il pieno ed il vuoto, il positivo ed il negativo, passato e futuro sono le due parti di un tutto, essenziali l’una all’altra. Nella contrapposizione bianco-nero e sopra-sotto, di nuovo ritorna un aspetto reale di Napoli : la citta’ che vive in superficie e quella sotterranea, e ancora una volta, due meta’ di un intero, apparentemente opposte, ma che solo unite raggiungono l’equilibrio. La concezione del tempo di S. Agostino: “Tre sono i tempi, il passato, il presente e il futuro, ma forse sarebbe meglio dire: tre sono i tempi, il presente del passato, il presente del presente, il presente del futuro. Ed è nel nostro spirito che si trovano questi tre tempi, in un certo modo, e non li vedo altrove: il presente del passato, ossia la memoria, il presente del presente, ossia l'intuizione, il presente del futuro, ossia l'attesa.” Dunque il passato vive nella memoria, il presente nell'intuizione e il futuro nelle aspettative, ma tutte e tre queste forme vivono nell'anima dell'uomo. Il tempo risulta perciò essere “una estensione dell'anima", un'estensione fra "memoria”, "intuizione" e “attesa" .