Casa Olcese | Mono Architecture

Casa-grotta nella Tuscia viterbese Viterbo / Italy / 2012

18
18 Love 3,575 Visits Published
CONCETTO Le linee dritte e nitide degli interventi, in voluto contrasto con il preesistente, vi si amalgamano senza però imitarlo: fanno parte di una delle categorie di cui è costituito lo sperone di roccia su cui è edificato il borgo medioevale: la città costruita in superficie, la città invisibile con le sue fondamenta (l'intervento), la roccia naturale con le sue cave. Queste tre entità si intrecciano senza creare un rapporto gerarchico tra di loro, svolgono ognuna, in uguale misura, il proprio ruolo. Gli interventi danno forma alle molteplici necessità dell'abitazione creando elementi funzionali distinti, che però utilizzano lo stesso linguaggio e gli stessi materiali e al tempo stesso richiamano la città, l'urbano: sono segmenti della città invisibile, specchio sotterraneo dell'esistente in superficie, che si snoda all'interno della roccia e rivela se stesso nei punti in cui la roccia glielo permette, tramite le aperture sulle cavità. Costituiscono una campitura fissa, perenne, che è ovunque nell’interno della roccia, anche dove non la si vede. Fissa e mobile nel suo percorso snodato, un meta-racconto della storia visibile della città, è un rimando alle cavità del neolitico e all’uso che ne è stato fatto nel corso della storia. Basta creare delle aperture, e questa campitura si rivela. E rimane comunque sospesa….. MATERIALI I materiali impiegati in questa ristrutturazione sono per la maggior parte materiali eco compatibili. Volte: per il loro trattamento, dopo aver consolidato la struttura naturale con un sistema di putrelle e pilastri di adeguata dimensione e dopo un’accurata sabbiatura della roccia, questa è stata a più riprese trattata con una miscela molto lenta a base di cemento bianco e additivo della TECAP di Alessano, Lecce, che rende il cemento osmotico: si sono così inibite le eventuali percolazioni di acqua che provengono dalla roccia sovrastante. Quest’acqua viene in tal modo costretta a scivolare nel masso di tufo ai lati delle cavità e, invece di riaffiorare in parte sulla superficie delle pavimentazioni, viene raccolta in un sistema di canalette sottostanti il massetto, che convogliano l’umidità all’esterno, fuori dalla rupe. Gli intonaci applicati successivamente sono Biocalce della KERAKOLL. Murature: alla base in tufo che praticamente costituisce la muratura del piano terra del rudere adiacente le grotte, è stato applicato uno spesso strato di eco- Intonaco (Premiscelato di granulato di sughero e argille espanse frantumate) della ECOPROFILI – LE MALTE DI SUGHERO, dalle caratteristiche appropriate di coibentazione e traspirabilità, miscelato con calce idrata e cemento bianco. Questo ha permesso di mantenere la forma sinuosa originaria di questi muri naturali. Alle originarie pareti costruite invece sopra la base in tufo, e allo spesso muro interno di mattoni pieni innalzato a contenimento della roccia e a tutte le altre murature nuove, sono stati applicati pannelli in sughero ecologico LIS (Lavorazione Italiana Sugheri), con lo specifico collante traspirante che serve anche da rasatura del pannello stesso. Solai e pavimentazioni: Sotto i massetti dei pavimenti e dei diversi rialzi che costituiscono i piani seduta e i piani lavoro sono presenti pannelli di sughero LIS. Al di sopra dei massetti è posta in opera la sottile finitura in pastella di coccio pesto a base di pietra leccese sbriciolata, della TECAP di Lecce. Il trattamento finale è con antimacchia, sempre della TECAP e in ultimo con cera punica. Lo stesso materiale impermeabile è stato utilizzato per gli scalini e per i piatti doccia, rendendo “monolitico” l’insieme. I solai intermedi presentano un’orditura di travi metalliche a T rovescio con l’appoggio di tavelloni trattati con finitura di biocalce Kerakoll molto diluita, tra una trave e l’altra all’intradosso. I solai inclinati del tetto sono rivestiti all’intradosso da pannelli di sughero LIS sempre con l’apposito collante/ rasatura, mentre all’estradosso dello strato di tavelloni sono poggiati pannelli di sughero LIS da 7 cm di spessore, dotati delle apposite scanalature per i tetti ventilati. Pitture: Le superfici delle grotte sono state semplicemente trattate con puro aceto, per diminuire lo spolvero delle bio-calci. Altrettanto dicasi per l’eco-intonaco sul Le rasature sulle superfici murarie di nuova edificazione sono state pitturate con vernici traspiranti ed ecologiche FARROW & BALL e CROWN. ARREDI Gli oggetti di arredo sono generalmente di recupero, vecchie finestre, porte finestre restaurate, vecchie credenze e tavoli, oppure vere e proprie realizzazioni della committenza di oggetti funzionali, tramite il riutilizzo di materiali riciclati, come legname alla deriva reperito lungo le coste, vecchi travi e assi di risulta seguiti alle demolizioni, doghe e parti metalliche di botti in disuso, ecc. Sempre ricombinati insieme per costituire nuove funzioni, che diventano così sculture pronte all’uso, come ad esempio certe sedute o tavolini o appendiabiti. Alcuni elementi architettonici necessari ma che avrebbero un impatto visivo poco consono al tipo di opera, ad esempio le ringhiere, sono invece ideati in maniera ibrida, multifunzionale.
18 users love this project
Comments
    comment
    user
    Enlarge image

    CONCETTO Le linee dritte e nitide degli interventi, in voluto contrasto con il preesistente, vi si amalgamano senza però imitarlo: fanno parte di una delle categorie di cui è costituito lo sperone di roccia su cui è edificato il borgo medioevale: la città costruita in superficie, la città invisibile con le sue fondamenta (l'intervento), la roccia naturale con le sue cave. Queste tre entità si intrecciano senza creare un rapporto gerarchico tra di loro, svolgono ognuna, in uguale misura, il...

    Project details
    • Year 2012
    • Work finished in 2012
    • Status Completed works
    • Type Single-family residence
    Archilovers On Instagram
    Lovers 18 users