Ponte Pigneto
Team : Francesco Maltese Francesco Testa Vittorio Vinci Rome / Italy / 2009
Il fascino di un ponte sta da sempre nella sfida che ha ingaggiato l’uomo per “unire” ciò che era “diviso”, pertanto questa si è concentrata sempre sul mistero della “sospensione”, minima e quindi lineare, come conclusione logica. Forse sono sempre stati trascurati gli appoggi a terra, quasi sopportati perché necessari. Lavorare su questi “punti”, in questo caso quattro, significa lavorare dove tutto si è generato: forze, forme, emozioni. “Scavare” invece di interrare intorno a questi punti, significa andare a scoprire le “radici” del ponte, con la conseguenza naturale che si potrà addensare la vita lì dove tutto era morto. Quattro “zampilli” di acciaio si libereranno da questi punti nell’aria, si cercheranno e si fonderanno, creando così un’immagine nuova, fantastica, dove la ricerca della complessità non è fine a se stessa, ma favorisce la nascita di nuove tipologie dello stare, guardare, partecipare, vivere quindi. Le “radici” principali genereranno nuove radici estese sul territorio circostante, così che il ponte non nasca e termini lì, ma ramifichi nel territorio fino a diventarne parte integrante.
Il fascino di un ponte sta da sempre nella sfida che ha ingaggiato l’uomo per “unire” ciò che era “diviso”, pertanto questa si è concentrata sempre sul mistero della “sospensione”, minima e quindi lineare, come conclusione logica. Forse sono sempre stati trascurati gli appoggi a terra, quasi sopportati perché necessari. Lavorare su questi “punti”, in questo caso quattro, significa lavorare dove tutto si è generato: forze, forme, emozioni. “Scavare” invece di interrare intorno a questi punti,...
- Year 2009
- Main structure Steel
- Client Comune di Roma, InArch, Lab(e)s, Officina Fortebraccio, Zumtobel
- Status Competition works
- Type Urban Renewal / Bridges and Walkways
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