TESI DI LAUREA IN PROGETTAZIONE ARCHITETTONICA-PREMIO DI LAUREA | Carmine Ciuccio

PROGETTAZIONE DEL Capaccio Scalo / Italy / 2011

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PROGETTAZIONE DEL “MUSEO DELLA MEMORIA” NELL’AREA DI CAPACCIO –PAESTUM La regione campania disciplina con la legge 16/2004 la tutela, gli assetti le trasformazioni e le utilizzazioni del territorio al fine di garantirne lo sviluppo nel rispetto del principio di sostenibilità mediante un efficientesistema di pianificazione territoriale e urbanistica articolato a livello regionale,provinciale e '>http://comunale.Nel'> ptr si perviene alla perimetrazione dei campi territoriali complessi e tra questi si colloca la piana del sele.Il comune di capaccio-paestum rientra in questo campo territoriale '>http://complesso.per'> il sistema magna graecia e quindi per il comune di capaccio il ptr individua potenzialità positive nelle attività produttive per lo sviluppo agricolo nelle attività produttive per lo sviluppo turistico nella riqualificazione della costa nella valorizzazione del patrimonio culturale e del '>http://paesaggio.mentre'> il ptcp individua una strategia di riassetto policentrico del sistema insediativo. Il patrimonio dei beni culturale,archeologici,architettonici,storico artistici ed ambientali,necessariamente costituisce riferimento delle politiche di sistema promosse dalla provincia attraverso il ptcp,ponendosi istanze di efficienza di gestione e di marketing territoriale,alla cui definizione dovranno contribuire i comuni.la recente redazione del puc del comune rende possibie L’approfondimento delle istanze interpretative del reale,reso possibile dalla riflessione connessa alla formazione del puc di Capaccio Paestum,ha tratto gli stili e temi dalla condizione di transizione e crisi che coinvole il contemporaneo.Si ritiene infatti che le modalità attraverso cui si governano le città nella crisi e il bisogno di futuro che comunque incombe,assumono significativo ruolo,sollecitando l’impegno dell’amministrazione comunale e delle istituzioni coinvolte nella governance.Il passo successivo è stato esaminare le indicazioni morfologiche di dettaglio previste dal puc.il piano prevede la creazione di un edificio destinato a museo della memoria con annesso parco a sistemazione verde.L’area di intervento viene lambita da un asse di collegamento urbano con annesse pista ciclabile e marciapiedi ,mentre a pochi metri trova tangenza un collegamento interurbano ch connette il comune con gli altri confinanti.l’area di progetto ricade in un suolo a vocazione agricola,che lambisce in centro edificato della frazione laura appartenete al comune di capaccio. Capaccio è uno dei comuni più importanti della provincia di Salerno, per estensione, risorse agricole, turismo, attività commerciali. La sua particolare posizione geografica, le permette di dominare la piana dei templi di Paestum, offrendo un'ottima vista panoramica di tutto il golfo di Salerno (anche definito anticamente Posidoniate o Sinus Paestanus). Nella zona denominata Capaccio Vecchia alcuni secoli fa venne costituito il centro abitato; secondo alcune ipotesi la nascita di questo insediamentoè dovuta alla migrazione degli abitanti della piana del sele che si ritirarono sul monte calpazio per proteggersi dalle invasione saracene, e dalla malaria (880 DC). Altre ipotesi invece documentano l'esistenza di un insediamento già nel 794 DC, in quanto il luogo allora conosciuto come Capaque, era citato in alcuni documenti ufficiali dell'epoca. Anche se di superfice nettamente minore a quella di Paestum, questo luogo offriva un buon riparo dalle invasioni saracene, in quanto, situato sul monte Calpazio, e non visibile dalla pianura. La città venne fortificata con delle mura, concentrate sopprattutto a sud-ovest della città, e in parte ancora conservate. Torri e mura erano installate anche a nord e ad est ma di minore importanza in quanto la posizione geografica non permetteva un facile accesso alla città. Per quanto riguarda l'etimologia del termine Capaccio, si deve la sua origine a Caput Aquae, in quanto Capaccio era il capo dell'acquedotto che portava l'acqua a '>http://Paestum.Dalle'> indicazioni dei comparti l’area viene definita zona Fd 56,58.si è tentato di razionalizzare il progetto dell’area tramite lo strumento della variante che permette la rifunzionalizzazione della’area in base al nuovo assetto progettuale che determina per la funzione museale un ruolo primario,mentre reputa il parco un filtro in cui all’interno è stato riposizionato l’edificio '>http://museale.Dagli'> archivi storici e da fonti telematiche del sito salerno1943 sono state rinvenute le seguenti testimonianze storiche: Alle ore 19:45 del dì 8 Settembre 1943 il MARESCIALLO BADOGLIO,capo del Governo,fece una comunicazione importante. Egli,con voce emozionata disse: “Il governo Italiano,riconosciuta la impossibilità di continuare la impari lotta contro la soverchiante potenza avversaria,nell’intento di risparmiare ulteriori e più gravi sciagure alla nazione,ha chiesto un armistizio al Generale Eisenhower,comandante in capo delle forze alleate anglo americane... ...la richiesta è stata accolta. Conseguentemente,ogni atto di ostilità contro le forze anglo americane deve cessare da parte delle forze italiane in ogni '>http://luogo.Esse'> però,reagiranno a eventuali attacchi,da qualsiasi altra provenienza.”L’operazione prende il nome di operazione avalanche infatti, Il 09 Settembre del 1943, gli alleati sbarcarono sulle coste '>http://Campane.Gli'> alleati divennero occupanti e quello che una volta furono i nemici si trovarono ad essere alleati di un’esercito oramai inesistente, abbandonato a se stesso. Molti dei nostri soldati, non avendo più ordini ed approfittando anche del caos generale, approfittarono della situazione per incamminarsi verso le loro case, disertando. Fu scelta la costa salernitana in quanto poteva avere ottima copertura aerea dalle basi dislocate sui suoli occupati della Sicilia. Inoltre era il luogo ideale a causa della sua conformazione geografica, ottimi fondali e larghe spiagge. I settori di sbarco erano due, essi si dividevano in quello Americano, 6° Corpo d’Armata, e quello Inglese, 10° Corpo d’Armata, e suddivisi, a loro volta, per colori. Il primo settore comprendeva il tratto di spiaggia che dal fiume Sele procede in direzione di Salerno, mentre il secondo settore comprendeva quello che va dal citato fiume fino al Comune di Agropoli (SA). Anche la costiera Amalfitana venne toccata dagli uomini del Gen. Mark Waine Clark, infatti si ebbero altri due punti di sbarco, a Vietri sul Mare (Commandos) ed a Maiori (Rangers).Un minuto dopo la mezzanotte del 09 Settembre cominciarono le manovre di sbarco. Oltre 400 navi sostavano lungo il golfo di Salerno. Le navi alla rada cominciarono a bombardare tutta la costa cercando di creare una sorta di condotto dove poter far sbarcare i propri uomini. La prima cittadina ad essere liberata fu Paestum. Era solo una questione di tempo, gli alleati stavano prendendo piede, andando a liberare paese dopo '>http://paese.Sono'> pervenuti fino a noi alcuni esempi di quotidiani dell’epoca che testimoniano gli avvenimenti antecedenti allo sbarco '>http://alleato.anche'> alcune mappe delle opeazioni dove si intuisce la scelta del sito data la posizione geografica.l’operazione era capitanata dal Gen. Eisenhower,mentre le truppe inglesi dal generale clark. “Il tema bellico è stato affrontato secondo canoni diversi ma sotto un unico filo conduttore,rappresentato dalla forza espressiva e dalla capacità di generare nella mente del visitatore un disagio psicologico,dimostrando ancora una volta,la crudeltà e l’inutilità degli eventi”. Alcuni esempi: THE JEWISH MUSEUM Berlino/1999 DANIEL LIBESKIND, The Jewish Museum è un museo che tematizza esplicitamente e integra, per la prima volta in Germania post-bellica, la storia degli ebrei in Germania e le ripercussioni della Shoah. Il museo espone la storia sociale, politica e culturale degli ebrei a Berlino dal 4 ° secolo a oggi. MUSEO DELLA II GUERRA MONDIALE Danzica/2010 KWADRAT, L’attitudine minimalista della struttura permetterà di realizzare un edificio contemporaneo delicatamente fuso al contesto storico. L’immenso edificio sorgerà simbolicamente dalla terra per elevarsi verso altezze luminose. La struttura racconterà con voce piena una storia difficile da “digerire” per tutte le generazioni, per non dimenticare. MEMORIAL TO THE MURDEED JEWS OF EUROPE Berlino/1998 P. EISENMANN. La strategia di progetto deriva dalla metafora dello sbarco dal mare,infatti il mare rappresenta il 1 elemento natural che ha consentito '>http://approdo.Oltre'> a voler richiamare l’immagine dello sbar co dal mare si vuole identificare il tema con un frattale che rappresenta anch’esso il tema marino,ovvero, “Frattale dal latino fractus è un oggetto geometrico che si ripete nella struttura allo stesso modo su scale diverse,ovvero che non cambia aspetto anche se visto con una lente d’ingrandimento,caratteristica chiamata autosimilarità.I frattali sono in primo luogo un linguaggio della geometria;i frattali non si esprimono mediante forme primarie,bensì mediante algoritmi,vale a dire insiemi di procedure matematiche”. - Jurgens,Peitgen,Saupe,Mandelbrot Data la particolare conformazione del frattale si puo’ associare all’immagine di partenza anche gli aculei come 2 elemento naturale che rappresentano la metafora della guerra per la crudeltà e la violenza.da queste prime considerazioni si è passati ad analizzare la conformazione del territorio,tramite, Il grafo è l’elemento generatore del progetto che ha portato per una naturale configurazione, alla creazione di una forma stellare,che si identifica della forma frattale ,infatti l’unione tra i principali siti di interesse del comune e l’area di progetto determinano una simbiosi con il frattale oggetto di studio che condensa in sè i temi fondamentali su cui è basato il progetto del museo nell’area. IL GRAFO E’ UNA STRUTTURA MATEMATICA PRIMARIA CHE CONNETTE DUE PUNTI In questo caso i punti vengono rappresentati dagli elementi significativi presenti sul territorio comunale,che sono.é possibile citare un esempio di utilizzo dei grafi di collegamento nel progetto della città vallo di diano di paolo portoghesi. Il progetto elaborato per la città Vallo è , quindi, prima di essere un progetto urbanistico,un progetto “percettivo”. L’obiettivo alla base della struttura fondamentale scelta per il piano generale è il grafo matematico: una figura determinata dal collegamento in linea retta di tutti i centri esistenti.si sono esaminati Gli intorni gravitazionali degli elementi simbolici del territorio. Lo spazio fra i vari elementi è spesso saturato con minore o maggiore densità di insediamenti che vivono in funzione di quelle realtà a maggiore grado di strutturazione. Dall’intersezione degli intorni si ricavano i punti da cui tracciare le curve asintotiche data la differente angolazionedelle rette grafi di collegamento si genera un profilo che è paragonabile al frattale preso in esame. La geometria derivante dal luogo si identifica nella geometria frattale come testimonianza della stretta correlazione tra il luogo è il tema. Lo step successivo che ha portato alla geometria finale è stato l’operazionedi scaling, tramite l’omotetia che deriva dal greco omos «simile» e da tithemi«metto»,rappresenta una particolare trasformazione geometrica in questo caso del piano che dilata o contrae gli oggetti,mantenendo invariati gli '>http://angoli.Infatti'> dilatando le curve si è generato il parco esterno,mentre contraendoe si è generato '>http://edificio.Infine'> si sono sommati i diversi pattern,ovvero il sedime agricolo,derivante dal naturale andamento dei campi agricoli,e la risultante della geometria frattale,tramite le operzioni '>http://descritte.Tramite'> le operazioni si arriva al disego finale del masterplan che riassume l’intero processo generativo. Le direttrici alla base della costruzione geometrica dell’edificio si ripercuotono secondo due pattern, uno relativo alla pianta disegnando a loro volta il parco e la sistemazione esterna mentre in alzato danno vita ad una copertura a volumi sfalsati fino ad arrivare ad un nucleo centrale anch’esso rappresentato da volumi sovrapposti. La metafora con il tema museale è sottolineata dalla presenza dell’elemento che ha consentito agli alleati di poter approdare sulle coste, ovvero '>http://acqua.Infatti'>,l’edificio risulta immerso nell’acqua a testimoniare il rimando figurativo. Nelle linee sinuose invece si nasconde la crudelta’ degli aculei che sottolineano le barbarie che la guerra ha prodotto. Si nota la relazione tra l’impianto planimetrico e la scansione spaziale data dai volumi '>http://sfalsati.Dal'> punto di vista della sostenibilità, sono da considerarsi energie rinnovabili quelle forme di energia generate da fonti che per loro caratteristica intrinseca si rigenerano o non sono "esauribili" nella scala dei tempi "umani" e, per estensione, il cui utilizzo non pregiudica le risorse naturali per le generazioni future. L’edificio grazie alla sua particolare conformazione garantisce un irraggiamento solare nell’arco della '>http://giornata.Infatti'>,per evitare fenomeni di abbagliamento all’interno della struttura,che potrebbero causare un disagio nella fruizione dell’area museale,si è optato per la creazione di tagli di luce in verticale che risultano dalla scansione dei volumi di copertura. In questo modo si riesce a controllare la fonte luminosa naturale e a sfruttarne le potenzialità, cioè con l’uso di sistemi capaci di schermare e acquisirne il potere '>http://energetico.Oltre'> ad una pensilina fotovoltaica è stato previsto un sistema di recupero delle acque piovane,che oltre a servire gli specchi d’acqua attinge alla irregimentazione del '>http://parco.Gli'> specchi d’acqua hanno la duplice funzione di creare un microclima esterno all’edificio che cambia la sua funzione in base al clima stagionale. All’ingresso dell’area sono stati previsti parcheggi a raso dove è possibile lasciare i veicoli e arrivare al museo percorrendo l’asse centrale che termina con l’esposizione esterna dei veicoli di guerra dove la direzione è data dalla posizione geografica dei comuni che sono stai raggiunti dagli alleati,il tentativo è quello di creare dei rimandi figurativi al tema trattato. Il blocco di accesso al museo rappresenta il nucleo centrale che ha la duplice funzione di accesso e uscita,quindi si è tentato di far coincidere l’inizio è la fine infatti dopo aver visitato il museo si ritorna al punto iniziale,grazie alla conformazione spaziale. Dalla Hall si accede alla Spirale della memoria che rappresenta in centro di vita dell’edificio,ovvero la parte pubblica destinata ai collegamenti,da cui è possibile accedere a tutte le attività presenti della struttura. La prima attività da cui si accede dalla spirale è la Mediateca della memoria che racchiude in sé le nuove tecnologie messe a disposizione dei fruitori per la conoscenza degli avvenimenti accaduti nel ’43,infatti sono previste postazioni on-line e schermi interattivi. Continuando il percorso si arriva al punto di ristoro che è stato pensato in una zona centrale in modo da servire l’intero edificio. Altra attività successiva è la sala Espositiva della memoria,che rappresenta la sala più importante dell’edificio dove si racchiudono i reperti derivanti da quei giorni così carichi di tensione,la sala è stata organizzata in maniera da mettere al centro le opere esposte è dare al visitatore la possibilità di una fruizione che sia libera ma al tempo stesso pensata nei dettagli. Continuando la visita si giunge alla Sala conferenze che segue lo stesso principio geometrico delle sale precedenti. Naturalmente l’accesso puo’ essere indipendente anche negli orari diversi dal museo per una fruizione privata. Come ultima sala del primo livello si giunge all’Archivio della memoria che racchiude la parte cartacea delle memorie degli avvenimenti,naturalmente è stato creato anche un piccolo book-shop, all’interno della sala. Terminato il percorso i visitatore puo’ scegliere di rimanere nella parte pubblica ovvero la spirale oppure lasciare l’edificio,grazie alla conformazione come accennato in precedenza. Mentre al secondo livello sono stati ubicati gli Uffici e la Direzione in modo da vere una zona sopraelevata e separata di controllo gestionale. Per l’irregimentazione del parco e gli specchi d’acqua sono stati previsti dei sistemi di recupero delle acque piovane,nell’ottica di una progettazione sostenibile si è optato per la scelta di varietà arboree appartenenti alla macchia mediterranea tipica della zona.
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    Project details
    • Year 2011
    • Client RELATORE PROF.ARCH. GIANCARLO PRIORI CORRELATORE ARCH.PIETROANTONIO ZAZZARINO
    • Status Research/Thesis
    • Type Museums
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