Concorso internazionale di idee | francesco cucchiara

Terzo premio Termini Imerese / Italy / 2012

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Il contesto paesaggistico e geologico Il contesto di Floriopoli, come descritto dalle L.G. del P.T.P.R, “è caratterizzato da morfologia prevalentemente collinare, dalla presenza di dorsali debolmente ondulate nelle quali l’insieme del rilievo presenta linee morbide e addolcite dovute alla dominante costituzione argillosa”. L’area ricade all’interno del bacino del Fiume Torto, zona che presenta una variabilità morfologica piuttosto spiccata. La formazione litologica predominante è quella del complesso argilloso – marnoso che determina la configurazione geomorfologica dell’area. I terreni descritti sono caratterizzati da un grado di permeabilità scarso o quasi nullo che fa sì che in essi la circolazione idrica sotterranea sia praticamente assente, mentre risulta importante l’azione erosiva da parte delle acque dilavanti. 3.2 Criteri progettuali Riferimento compositivo: fratture nell’argilla. Obbiettivo: inserire i nuovi edifici in un sistema discreto che rafforzi l’immagine complessiva dell’insediamento preesistente. Strategie: rimodellare il suolo a monte del tracciato stradale in prossimità degli edifici storici, inserendo le nuove funzioni (museo ed auditorium) all’interno di spazi semi ipogei. L’intervento è delimitato, sul fronte stradale da una linea di “offset” di 10 metri lungo la quale si generano tensioni di diversa natura (preesistenze, geometrie ) che determinano quattro punti di frattura nel suolo. Il primo taglio è determinato dalla direttrice del ponte metallico pedonale (preesistenze), assunta come limite nord del nuovo intervento. Il secondo, lungo la linea di offset, nel passaggio dalla linea retta della nuova costruzione a quella curva della strada (geometria). Il terzo generato dalla presenza di due esemplari di ” pinus pinea” assunti come materia di progetto (preesistenze). Infine il quarto, nell’attacco tra nuovo intervento e l’edificio dei box (preesistenza). Le fratture che si generano separano tre zolle che conterranno le nuove funzioni. La copertura dei nuovi edifici genera una sequenza di spazi aperti polifunzionali: teatro all’aperto, esposizioni, manifestazioni sportive, mercati temporanei, etc. Gli stessi spazi, in occasione di eventi sportivi automobilistici, saranno tribune “naturali” per assistere al passaggio delle vetture. L’intervento così generato determina un complesso di edifici nuovi, parzialmente ipogei, che dialogano con gli edifici esistenti del sistema di Floriopoli realizzando un unico sistema museale. E’ parte integrante del sistema il tratto della strada statale 120 che lo attraversa. Il complesso definito è cerniera formale e funzionale tra le altre due aree: il parco naturalistico e la pista di guida sicura. I nuovi edifici contengono gli spazi per le esposizioni museali, l’auditorium e la sala proiezioni I-Max Dome (proiezione Imax su una cupola). Gli edifici esistenti sono stati rifunzionalizzati per le attività di relazione connesse al museo e per le attività di gestione: ristorante, caffetteria, shop, centro documentale, sala stampa, uffici e servizi. Al percorso museale si accede discendendo dal nuovo spazio aperto a quota 43,00 mt s.l.m. fino alla lobby del museo a quota 37,00 mt s.l.m. e continua senza soluzione di continuità nel piano terra dell’edificio esistente dei “box”, attribuendogli nuove funzionalità: laboratoriespositori di automobili sportive. Il programma espositivo potrà essere allestito nelle sale generate dalla nuova volumetria che si susseguono senza un ordine gerarchico prestabilito, proprio per lasciare maggiore libertà progettuale agli allestimenti. Dalla quota intermedia tra gli spazi aperti della “copertura” e la lobby si accede all’auditorium per 400 posti che, grazie a tale distribuzione, ottiene una sua autonomia gestionale. Al livello superiore dei “box” è stata definita l’area uffici, servizi e una sala di controllo dei sistemi centralizzati di gestione per il controllo remoto di tutti gli impianti e delle automazioni. Il programma museale è focalizzato su due temi: la Targa Florio e l’automobilismo sportivo. I relativi percorsi espositivi presenteranno sia contenuti classici che interattivi con l’ausilio di stand a tecnologia ottica olografica, proiezioni murali, monitor LCD interattivi. I servizi annessi all’attività espositiva sono stati distribuiti negli edifici storici della Targa Florio a sud della strada: la torre cronometristi, i box e la tribuna coperta. L’edificio della torre è collegato ai box fisicamente e funzionalmente; l’intera area al piano terra si configura come spazio di relazione con caffetteria e shop posti in comunicazione diretta con l’esterno. La torre “svuotata” delle passate funzioni è diventata un portico, uno spazio ibrido tra interno ed esterno. Le nuove “scatole” funzionali contenute dalla torre conservano la memoria della Targa Florio con il centro documentale e la sala stampa, oltre ad offrire con la terrazza panoramica un nuovo punto di vista sull’area, così come accadeva con la conformazione originale di questo edificio. Il corpo delle tribune coperte contiene anch’esso una scatola con una nuova funzione: il ristorante e i servizi. Un nuovo percorso aereo e il ponte storico in ferro collegano edifici e funzioni ai due lati della strada. Fanno parte integrante le due aree a nord e a sud del museo: il parco e la pista di guida sicura. Le due aree sono servite da due parcheggi, uno a nord nel parco, l’altro a sud in prossimità della pista, mentre un parcheggio di servizio è annesso agli uffici. In questo modo l’accessibilità al nuovo complesso di Floriopoli è garantita sia da nord che da sud con flussi di scambio in entrambi i sensi per mezzo dei ponti pedonali. 3.3 Il parco naturalistico Nell’approccio progettuale al parco, il tema centrale della progettazione paesaggistica è stato di caratterizzare l’esistente attraverso un uso attivo dei materiali e delle tecniche di paesaggio. Accanto al tradizionale ruolo estetico, l’uso delle piante intende conferire una struttura territoriale al nuovo parco, promuovendolo da “contesto” a “luogo”. Tale struttura sarà basata su percorsi di attraversamento e conoscenza del parco e luoghi di sosta e intrattenimento di vario genere. Dalla sommità della collina al letto del fiume, il nuovo parco di Floriopoli costituirà un nuovo polo non solamente dal punto di vista culturale ma anche da quello ambientale, proponendo un modello insediativo compatibile con il territorio. La modellazione del terreno e l’uso di specie fitodepurative arboree (pioppo) e cespugliose (vetiver, phragmites, disa) svolgeranno infatti il compito di convogliare e raccogliere le acque piovane, depurandole in maniera naturale e rendendole disponibili per l’irrigazione della nuova vegetazione. La pianta non infestante di “vetiver”, inoltre, svolgerà un ulteriore ruolo nel consolidamento dei terreni in pendio, limitando l’impiego di muri di contenimento ove le pendenze lo rendano possibile. Nella parte più a nord del parco, l’intervento prevede piantumazioni di essenze autoctone riproponendo le coltivazioni ad agrumeto ed uliveto, in modo tale da legare l’intervento al territorio. Sempre a nord il primo nodo d’interesse è costituito dal laghetto artificiale contornato da un cannetto. Si determina così un ecosistema umido capace di raffrescare l’area ludica per bambini e di sosta che fa da contorno. Dall’area del laghetto, colorata e profumata dai mandorli, si dipartono dei percorsi di collegamento a sud verso il sistema museale e ad est verso il punto più alto del parco che è anche il collegamento con il previsto “parco autodromo di Floriopoli”. Dal punto più alto, segnato da un carrubbo, discendono i percorsi natura ciclabili con diversi gradi di difficoltà. Discendendo verso sud un uliveto accoglie una terrazza panoramica ed una area con torre per l’arrampicata sportiva, mentre un leccio segna il cambio di direzione verso il museo. Una fitta piantumazione di pioppi filtra il passaggio dall’area naturalistica alle nuove strutture del museo ed allo stesso tempo accompagna il percorso dal parcheggio nord sino ai nuovi spazi aperti dell’intervento. Alcune essenze già presenti sul luogo (pinus pinea e il ficus magnolidea) vengono valorizzate dal progetto, altre (eucalipto) saranno sostituite perché ritenute estranee al contesto naturalistico.
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    Il contesto paesaggistico e geologico Il contesto di Floriopoli, come descritto dalle L.G. del P.T.P.R, “è caratterizzato da morfologia prevalentemente collinare, dalla presenza di dorsali debolmente ondulate nelle quali l’insieme del rilievo presenta linee morbide e addolcite dovute alla dominante costituzione argillosa”. L’area ricade all’interno del bacino del Fiume Torto, zona che presenta una variabilità morfologica piuttosto spiccata. La formazione litologica predominante è quella del...

    Project details
    • Year 2012
    • Client Provincia di Palermo
    • Status Competition works
    • Type Parks, Public Gardens / multi-purpose civic centres / Parking facilities / Research Centres/Labs / Multi-purpose Cultural Centres / Theatres / Museums / Concert Halls / Pavilions / Sports Facilities / Bars/Cafés / Restaurants / Leisure Centres / Exhibitions /Installations / Cycle Paths / Book shops / Media Libraries
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