Un palamento sul Kilimangiaro | Davide Proietto Russo

Tesi di laurea in rappresentazione multimediale! Attraverso i mezzi moderni riviviamo il concorso per il centro governativo della Tanzania al quale partecipò Francesco Palpacelli nel 1971 Francesco Palpacelli, architetto romano, operò a cavallo tra gli ’60 e ’80. Conosciuto nell’ambiente romano per la realizzazione di centri idrici, era coetaneo di Sergio Musmeci e amico di Carlo Scarpa, il quale vedendo tali opere, conia per lui la frase: “Queste sono le nuove cattedrali moderne”. Palpacelli era anche conosciuto per aver partecipato a svariati concorsi nazionali ed esteri, tra cui quello per la realizzazione del centro governativo della Tanzania, nell’allora capitale Dar es Salaam. È il 1971 quando egli e il suo staff, decidono di partecipare a tale concorso e realizzano le 14 tavole richieste, il plastico e la relazione in soli quindici giorni. Sforzo che risulterà vano essendo arrivati i vari elaborati in ritardo e non avendo preso parte alla competizione, vinta poi dall’Architetto giapponese Kurukawa. Passati 40 anni, la tesi si propone di studiare e di andare a completare nelle sue mancanze, attraverso le tecniche di rappresentazione digitale, quello che è un progetto di sicuro interesse. Si è partiti dall’analisi degli elaborati originali, dai quali è stata ricavata la geometria contenuta all’interno degli elaborati. In seguito con i dati ricavati, si è passato al ri-disegno degli stessi attraverso un software di rappresentazione cad. Una volta rappresentate le piante ai vari livelli e le sezioni, sono stati corretti alcuni problemi di carattere spaziale e distributivo. Da qui il modello tridimensionale, che a causa di una mancanza di coerenza rappresentata nei vari prospetti, piante e sezioni, dovuta alla rapidità di esecuzione dell’epoca, è risultato essere un vero e proprio compromesso svelando un nuovo progetto a completamento dell’idea originale. La struttura per dimensioni rientra nelle opere a scala urbana, e presenta 3 grossi nuclei: Un teatro, l’area di rappresentanza che includeva anche gli alloggi del presidente chiamata “the House” e la zona amministrativa “T.A.N.U”. Alle 2 estremità dell’area di rappresentanza si trovano 2 sale, che sono una sala conferenze riservata alle assemblee dei cittadini, e al suo apposto la camera del parlamento.