CASA SULLE MURA | Alessandro Gonnelli

Ci sono giorni in cui, in maniera inconsapevole, ci viene data l'occasione di prendersi cura e di far rivivere alcune parti dell'architettura del nostro paese, e questo è cio che è successo a me e al mio amico e collega Carlo, quando Mauro e Fiorella ci hanno accompagnato davanti ad una parte di storia di Bientina. Varcato quel cancello verde, ci siamo trovati innanzi ad un libro di storia aperto rappresentato dalle mura medievali, realizzate in mattoni faccia vista e pietre di varia misura. Sfogliando le pagine di tale libro, immediatamente, ci siamo resi conto che la storia e le esigenze degli uomini avevano portato alla realizzazione di una costruzione addossata alle mura. Tale costruzione, destinata a ricovero attrezzi, presentava una pianta rettangolare ed una copertura in pessime condizioni strutturali. Dalle aperture presenti sulle mura castellane, siamo entrati nella seconda porzione dell’edificio situata all'interno della cerchia muraria, dove al piano terra vi erano una stalla ed un altro vano destinato a cantina, mentre al piano primo due ambienti, uno destinato a fienile e l’altro ad abitazione. La copertura di questa seconda porzione ad un unico spiovente si presentava in ottime condizioni, visto il recente rifacimento effettuato al fine di bloccare le infiltrazioni d’acqua, le quali avevano danneggiato in maniera irreparabile le strutture del piano primo. Le aperture delle due porzioni non presentavano alcun tipo di infisso e di conseguenza l'edificio era stato colonizzato dai volatili che avevano così contribuito al degrado di questa parte di Bientina. Abbiamo, inoltre, constatato che gli edifici addossati all'esterno delle mura erano stati costruiti oltre cinquanta anni fa, tant’è che già nel 1940, in fase di formazione del nuovo catasto edilizio urbano, venivano rappresentati nelle planimetrie catastali. Anche se gli immobili non risultavano vincolati abbiamo ritenuto doveroso rendere partecipe la Soprintendenza di Pisa in considerazione della collocazione dei fabbricati nei pressi delle mura medievali. Una volta ascoltate ed esaminate le esigenze dei proprietari, il primo obbiettivo che ci siamo prefissati io e Carlo è stato quello di preservare la porzione del muro del castello di Bientina. Il progetto che abbiamo realizzato ha cercato di recuperare le due porzioni dell’immobile per destinare l’unica unità immobiliare risultante dalla loro fusione a civile abitazione. Per raggiungere tale obiettivo è stato necessario predisporre il collegamento funzionale dei due immobili mediante un piccolo ampliamento volumetrico, al fine di evitare l’esecuzione di un’apertura di collegamento fra il volume esterno ed il fabbricato costruito sulle mura, che necessariamente avrebbe portato al disfacimento di una parte delle mura storiche con conseguente perdita di materiale e memoria storica. Per ridurre l’impatto visivo del piccolo ampliamento, è stato necessario realizzare una struttura leggera e semitrasparente, in modo da non perdere il senso di continuità della porzione delle vecchie mura castellane retrostanti. Il muro del castello è stato interessato da un restauro completo del paramento murario attraverso un ciclo di opere concordate con la soprintendenza dei beni culturali. Sono stati presi dei campioni di materiale legante per essere analizzati da una ditta specializzata, la quale ha provveduto a riprodurre in modo fedele tale malta, per ricreare nuovamente tutti i giunti che si erano svuotati a causa dell'umidità da risalita e dall'azione degli agenti atmosferici. Alcuni mattoni degradati in modo irreparabile sono stati sostituiti con elementi di recupero. Il recupero funzionale degli edifici ha previsto il completo rifacimento del tetto della capanna mediante la realizzazione di nuovo tetto con forme, pendenze ed impostazione uguali a quelle che la storia ci aveva dato. Una serie sistematica di interventi edilizi ci ha permesso di consolidare le murature perimetrali esistenti. La porzione di edificio costruita sulle vecchie mura è stata anch'essa interessata da opere edilizie di demolizione e ricostruzione sia dei solai che della scala di collegamento fra il piano terra e il piano primo, poiché in pessime condizioni statiche e ormai non più recuperabili viste le attuali normative. Al piano primo è stato ripristinato l’antico camminamento posto sulle mura che serviva, in età medievale, da collegamento tra le torri del castello che in gran parte risultano tutt’oggi esistenti. Una parte del camminamento si trova all'esterno dell'immobile e su tale porzione è stata ripristinata la pavimentazione ma non la fruibilità, mediante la messa in opera di parapetto o dei merli stante la mancanza di materiale grafico esplicativo su come fossero effettivamente costruiti. Questa scelta, che potrebbe non essere condivisa da coloro che avrebbero voluto ricostruire i merli sulle parti ancora visibili delle mura, è stata, a nostro giudizio, indispensabile al fine di evitare la realizzazione di un falso storico. Da un punto di vista prettamente architettonico, il nostro lavoro di progettisti e professionisti si è basato essenzialmente sul riutilizzo dei volumi e sul recupero dei materiali e delle destinazioni, tenendo conto delle esigenze e dei canoni di bellezza moderni ed utilizzando forme e metodi di lavorazione dei nostri giorni, in modo tale da realizzare un'architettura che possa raccontare tutta la sua storia fino ad oggi. Un ringraziamento speciale va ai proprietari, Mauro e Fiorella, poiché grazie alla loro sensibilità e al loro desiderio di recuperare una parte di Bientina ci è stato permesso di vivere questa esperienza bellissima sia da un punto di vista personale che professionale.