progetto cantina vinicola | Gabriele Lonzi

Wine Leaf Toscana / Italy / 2012

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Il progetto per la nuova cantina di Colognole, una piccola località nel comune di Pontassieve (FI), nasce in seguito alla commissione da parte dell’azienda agricola Colognole, intenzionata a realizzare un edificio di rappresentanza in grado di aumentare la propria produzione annua di vino. Tale azienda rappresenta una delle realtà più attive nel territorio toscano sia nelle produzione di vino (S. Giovese, Merlò, Sirà), sia nelle produzione di vin santo. L’intervento si inserisce in un contesto di particolare pregio che ha richiesto un’elevata attenzione nei confronti del paesaggio dotato di un'importante valenza ambientale. Proprio l’analisi del luogo e degli elementi che lo compongono è stata fondamentale per iniziare a schizzare le prime idee. Il concept nasce dall'idea della forma organica della foglia di vite che, a colpo d'occhio, riflette lo schema del processo produttivo della vinificazione, in quanto tale processo è costituito da tre principali fasi: la fase di vinificazione, la fase di affinamento e quella di imbottigliamento. Queste tre fasi verranno sviluppate in tre zone distinte, la cui composizione riporterà appunto alla forma stilizzata della foglia stessa. La richiesta più importante da parte della committenza è stata di realizzare un edificio energeticamente autonomo o comunque con un apporto di energia esterna minimo. Per limitare il consumo di energia sono state adottate due soluzioni, entrambe in grado di limitare la variazione della temperatura interna all’edificio: la realizzazione di murature con spessori di 50 cm e l’adozione, in parte, del tetto verde. Quest’ultimo oltre ad avere una considerevole importanza dal punto di vista energetico, ha permesso un miglior inserimento del manufatto nel territorio rendendo più omogeneo il rapporto architettura-paesaggio. Il tetto verde ha un altro ruolo molto importante in campo energetico; tale soluzione permette infatti di sfruttare le caratteristiche dell’erba, come ad esempio la capacità di assorbire e trattenere l’acqua. La pelle dell’edificio è costituita da un rivestimento appeso di lastre di pietra per la zona dell'imbottigliamento in magazzino e per la zona vinificazione, mentre i muri della zona di affinamento sono stati rivestiti in rame. Le lastre di pietra sono state usate per rendere il più naturale possibile l'inserimento della cantina nel terreno, mentre il rame è stato utilizzato nella zona di affinamento per evidenziarne l'importanza in quanto essa completamente fuori terra e considerata il cuore della cantina. L’edificio è costituito da quattro zone che chiaramente sono strettamente collegate al processo produttivo del vino. La prima è la zona del conferimento dell’uva; si tratta di una zona coperta da una tettoia, che accoglie i trattori al loro arrivo in cantina. Il conferimento prevede tre ulteriori zone: la prima permette la sosta dei trattori, la seconda lo scarico dell’uva nella macchina pigia-diraspatrice e, infine, la terza il lavaggio dei carrelli trasportanti l’uva. Allo stesso livello della zona di conferimento delle uve vi è lo spazio di ricevimento di clienti e visitatori, con una sala riunioni con possibilità di degustazione che si affaccia da una parte sulla zona di conferimento e dall'altra sul panorama. Al piano sottostante il conferimento vi è la zona vinificazione, al cui interno sono collocate le vasche in acciaio inox. Tali vasche sono intervallate tra loro da un corridoio della larghezza di 4 metri per agevolare gli spostamenti del muletto. L’area della vinificazione, che presenta un’altezza di 8 metri, è trattata interamente con cemento armato a vista per quanto riguarda le pareti interne, mentre la pavimentazione è stata pensata in resina lavabile. L’area successiva è riservata invece alle botti in legno per l’affinamento del vino. Tale ambiente è rivestito internamente con cemento armato a vista. All'interno della barriccaia è presente un volume vetrato che ospita la sala riunioni e la wine library; l'ospite può così osservare, attraverso il vetro, sia la zona affinamento sia il panorama esterno. Infine vi sono la catena di imbottigliamento, l’area di filtrazione e imbottigliamento ed i magazzini sia del prodotto semilavorato sia del prodotto pronto per la spedizione. Dal punto di vista strutturale l’edificio presenta una struttura intelaiata con travi e pilastri in cemento armato, alternata a setti anch’essi in c.a. che costituiscono principalmente gli scannafossi ed il vano scale. L’edificio è dotato di un sistema di due percorsi interni: un percorso sarà esclusivo per le uve e l'altro per i visitatori. L’intero edificio risulta ben protetto dall’umidità del terreno adiacente grazie ad un apposito sistema di scannafossi realizzati in cemento armato dello spessore di 1 m. Un aspetto sicuramente da non trascurare ed al quale la committenza ha dato molta importanza è sicuramente quello riguardante la logistica. Come detto precedentemente l’uva deve arrivare in cantina e da qui deve uscire sottoforma di vino, quindi è necessario che sia i trattori che i camion abbiano delle adeguate vie di accesso; lo stesso deve avvenire per i visitatori.
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    Il progetto per la nuova cantina di Colognole, una piccola località nel comune di Pontassieve (FI), nasce in seguito alla commissione da parte dell’azienda agricola Colognole, intenzionata a realizzare un edificio di rappresentanza in grado di aumentare la propria produzione annua di vino. Tale azienda rappresenta una delle realtà più attive nel territorio toscano sia nelle produzione di vino (S. Giovese, Merlò, Sirà), sia nelle produzione di vin santo. L’intervento si inserisce in un contesto...

    Project details
    • Year 2012
    • Status Research/Thesis
    • Type Wineries and distilleries
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