Locanda Barbarossa | Mario Frau

Nel corso del tempo, la progettazione di bar e ristoranti si è evoluta, richiedendo un'immagine originale e caratteristica che ha sostituito quell'aspetto impersonale che li contraddistingueva fino a qualche anno fa... Como / Italy / 2004

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La distribuzione interna, le proporzioni tra gli elementi, il tipo d'arredamento e soprattutto l'illuminazione scelta per un bar o un ristorante sono ormai gli elementi primari che definiscono la sua atmosfera, di volta in volta animata e allegra, volutamente semplice o particolarmente intima. Un locale nel centro storico di Como, a due passi dal lago e' un’occasione assolutamente unica, oltre che per la sua fisionomia morfologica. Il progetto prevedeva, dopo la ristrutturazione completa di quello che una volta era un’edificio dalla struttura in pietra riferibile al periodo romanico (tra X e XI secolo), di disegnare un interno, si contemporaneo, ma consapevole e rispettoso della presenza e della storia della città, quindi, originalità e carattere innovativo (incisioni su muro), hanno dovuto rapportarsi con l'appartenenza alla memoria del luogo (muri in pietra di Moltrasio); strategia, che ha visto la sua applicazione, oltre che nel nome, anche nell'uso dei materiali ed in altri segni che si ritrovano negli spazi interni. La parte di locale aperto al pubblico, si sviluppa per la maggior parte al piano terreno eccetto una sala posta ad un livello più basso, questo perchè all'origine ogni edificio nella sua esecuzione, veniva dotato di un deposito per mantenere al fresco e conservare i cibi per tutta la stagione. Al piano primo sono stati inseriti i servizi necessari al funzionamento di questo locale collegati con il piano terreno attraverso un montavivande, infatti vi è una stanza per il lavaggio di piatti e pentole, la cucina che si interfaccia con un altro spazio cucina posto al piano terreno, un locale con armadiature frigo a temperature variabili, per mantenere separati, carne, pesce ed ortaggi, oltre ai bagni ed agli spogliatoi del personale. Altri spunti di rilievo sono stati inseriti nei bagni con un richiamo al Concilio di Trento (dal 1545 al 1563) attraverso una frase scritta in latino intorno ad uno specchio deformante che recita "idest cognosce te ipsum" come nel Castello del Buonconsiglio a Trento. In questo frangente, dietro alle sbarre, sono finiti solo i più raffinati vini che il locale offre alla sua clientela, nello spazio chiamato: "l'angolo della prigione dei vini". Altri elementi significativi dell'arredamento sono: il bancone che emette luce quasi si sollevasse da terra, il tocco di colore alle pareti in tono con la scelta delle sedie, i tavoli in multistrato rivestiti in wengè con una gamba centrale importante e di design... Nulla al caso anche nell'oggettistica, così il caffè è servito in tazzine trasparenti e il cibo in piatti dal colore bianco delicato ed elegante, con delle posate affusolate e dei bicchieri in cristallo semitondeggianti. Un servizio altamente qualificato è stato dato nel progetto d'illuminazione, che si è sviluppato, con la logica di creare una luce mutevole e rilassante, e si è evoluto, con il progredire del progetto architettonico. "Luce senza apparecchi d'illuminazione", questo è stato l'obiettivo nelle sale di ristorazione, risolto con una sequenza di sottili e moderne lame di luce, dal linguaggio formale e lineare; il risultato è stata una fusione elegante con l'architettura, senza pero' catturare lo sguardo. A completamento, un sistema di controllo intelligente Bus digitale, ha permesso, comandando quattro sonde nelle varie stanze, di regolare lo scambio d'area tra interno/esterno e di purificarla con un sistema ad acqua. Questa apparecchiatura intelligente comanda anche la sicurezza (antifurto), il raffrescamento/riscaldamento, il rilevamento di fughe di gas (sistema antincendio), e l'impianto audio e di illuminazione. Il coordinamento di queste funzioni attraverso il sistema della domotica ha semplificato molto alcune delle azioni che sono quotidiane in un locale ed ha evitato una serie di sprechi energetici dovuti a dimenticanze o ad altre situazioni. Non da ultimo ha permesso di dominare la luce "artificiale" con la creazione di quattro situazioni prememorizzate in funzione delle esigenze settimanali e di presenza nel locale, aumentando l'efficienza e il risparmio energetico e rendendo flessibile l'installazione; questi effetti suggestivi programmati, creano quelle scenografie di luce che sono state in animo al progettista perché "la luce non e' sempre uguale"
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    La distribuzione interna, le proporzioni tra gli elementi, il tipo d'arredamento e soprattutto l'illuminazione scelta per un bar o un ristorante sono ormai gli elementi primari che definiscono la sua atmosfera, di volta in volta animata e allegra, volutamente semplice o particolarmente intima. Un locale nel centro storico di Como, a due passi dal lago e' un’occasione assolutamente unica, oltre che per la sua fisionomia morfologica. Il progetto prevedeva, dopo la ristrutturazione completa di...

    Project details
    • Year 2004
    • Status Completed works
    • Type Bars/Cafés / Restaurants
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