Ristorante a Onanì

L'edificio è situato nel centro storico di Onanì, un comune di 431 abitanti nella provincia di Nuoro posizionato su una collina a 500 mt dal livello del mare, dominante un paesaggio caratteristico e suggestivo che si estende dalla catena dei monti Albo, Dorgali e Oliena ai monti di Lula e la vallata bittese. La peculiarità dell'edificio è di essere isolato da tutti i lati rappresentando quindi un'eccezione nel tessuto urbano. L'edificio deriva dall'antica unione di due corpi di fabbrica rurali risalenti a fine '800, l'uno a due livelli e compatto su tutti i lati, l'altro ad un livello seminterrato con copertura a terrazza. Questi fabbricati risultavano connessi da una corte centrale comune che venne poi chiusa con diversi interventi murari effettuati nel tempo, fino a donare alla sagoma dell'edificio la conformazione di “prisma” irregolare isolato. Un ulteriore intervento risalente al 2006 ha conferito alla struttura il suo attuale aspetto, accentuando ancor più il suo carattere “vernacolare”, recuperandola inoltre per attività di ristorazione. Tale conformazione però, è risultata essere carente su alcuni aspetti funzionali fondamentali per l'attività (es. mancanza di una reception, di un collegamento adeguato tra le sale e gli spazi di servizio). Il progetto nasce dunque dalla volontà del proprietario di rivalutare l'edificio su tre temi: ottimizzazione della capacità produttiva, qualità del servizio e aspetto architettonico. Il gesto più incisivo all'interno del progetto, è stato quello di introdurre un vero “ingresso” sul fronte strada (lato sud-est), necessario per la creazione di una piccola hall con reception, sfruttando quindi la quota dei locali interni precedentemente adibiti a magazzino. Questo ha permesso di posizionare un corpo scala a tre rampe nel vero centro dell'edificio, aumentandone la complessità spaziale poiché vengono a crearsi tre ulteriori livelli a quote differenti: il primo livello è adibito a cucina, il secondo a prima sala ed il terzo a sala principale. Le due sale sono legate spazialmente sia dall'ultima rampa che da una piccola corte scavata sul prospetto est. Le aperture poste su questa corte, oltre ad illuminare le sale e la scala, aumentano la profondità degli spazi e accentuano i diversi rapporti visivi con il centro storico da un lato ed il paesaggio rurale dall'altro. L'edificio è definito esternamente in maniera omogenea ed inequivocabile, creando superfici di varia luminosità: questo ha permesso di trattare l'intero volume come “puro”,