Teualda:il centro...al centro

In una società in cui i rapporti sono caratterizzati dalla velocità, dal mordi e fuggi e dallo scambio furtivo di esperienze, il Centro di Teulada non solo sembra essere coinvolto da questi fenomeni, ma addirittura contenerne i principi. Chi arriva oggi a Teulada si trova di fronte a un sistema urbanistico che per secoli non ha fatto altro che assecondare priorità esterne al centro abitato sia per questioni legate alla morfologia del territorio, sia per la subordinazione della cittadina agli altri centri e al sistema viabilistico che li connette. Teulada deve riscoprire quei meccanismi in grado di saperla rigenerare, restituendo ai cittadini luoghi che, oltre ad avere una determinata qualità, appartengano all'immaginario collettivo e siano testimoni della memoria storica di questa comunità. Ciò che un tempo ha diviso, oggi deve unire, affinché gli spazi interstiziali smettano di essere tali e diventino terreno di conquista per i rapporti interpersonali. Per Teulada è fondamentalmente necessario che i luoghi pubblici vengano correlati in una rete di contenuti che incentivino lo scambio di esperienze e l'attivazione di flussi dinamici in grado rivitalizzare il tessuto socio-urbano. La strada statale così come il rio Launaxi saranno restituiti alla cittadinanza e diventeranno parte integrante, se non proprio spine dorsali di questo sistema di reti. Per fare questo è stato necessario fare scelte importanti come deviare il flusso di collegamento Carbonia-Cagliari e reinterpretare il letto del rio Launaxi come parco urbano lineare. L'atteggiamento rispetto al tessuto esistente é quello di un sostanziale rispetto, consolidandone l'assetto esistente senza inserire nuovi elementi edificati, ma prediligendo il dialogo con l'elemento naturale e gli elementi di arredo per una sintesi rivolta a conformare e riempire di significato i vuoti urbani finora abbandonati. La volontà é quella di unificare il trattamento dell'area del centro storico utilizzando elementi che cerchino di “ricucire” quanto finora scollegato, sia formalmente che funzionalmente. Il progetto è indirizzato ad un utilizzo leggero del Centro Storico, tramite una Zona a Traffico Limitato che restituirà le strade e gli spazi pubblici ai cittadini e consentirà l'integrazione di attività precedentemente espulse o mai incorporate. In questa ottica il trattamento delle strade del Tessuto Consolidato punta ad uniformare l'identità del luogo e creare una rete di linee che ricongiungano tutti gli spazi che appartengano a questo sistema. Formalmente tutto ciò si traduce in una pavimentazione omogenea in Granito Beta Sardo distribuita all'interno di tutte le strade del Centro Storico completate con un inserto metallico di colore rosso vivo facilmente riconoscibile che si genera dalle passerelle di collegamento che attraversano il fiume: all'interno di questo elemento metallico si inseriscono alcuni elementi iconici e giocosi che richiamino elementi delle tradizioni Teuladine reintepretandole in una chiave moderna. Viene così utilizzato il pane a sette punte usato anticamente dai pescatori, oppure forme derivate dalla fauna marina, stratagemmi utili per rinvigorire la memoria collettiva sulle origini e le antiche attività di questa cittadina. Nello sviluppo dei percorsi, la linea rossa sarà utilizzato alternativamente per generare elementi di arredo urbano o sottolineare la presenza di attività produttive o commerciali. Tale stratagemma consentirà di vivere il Centro Storico come una concatenazione di piccole piazze dando valore a un modus vivendi meno frenetico che riconsegni ai cittadini il contatto con i propri luoghi e moltiplichi gli scambi sociali al loro interno. Assieme alle scelte di assetto urbanistico, viabilistico e di trattamento del Centro Storico, una grande importanza riveste anche la volontà di rendere il letto del fiume, ormai in completo abbandono, un Parco Urbano. Le attuali passerelle pedonali realizzate in cemento armato e la Piazza Mazzini verranno demolite e sostituite da passerelle integrate al nuovo disegno del sistema urbano che oltre ad essere più leggere e costruite con materiali ecocompatibili e prevalentemente assemblate a secco, consentiranno di percorrere il Parco Fluviale per tutta la sua lunghezza senza soluzione di continuità oltre a costituire un forte richiamo iconico anche da punti di osservazione lontani, quasi elementi di Land Art che creano un rimando continuo con il nuovo sistema paesaggistico oltre che ricollegarsi con le linee rosse che ricuciono tutto il centro storico. Il Parco Fluviale viene diviso in 5 settori: riciclo, infanzia, orti urbani, energia e skatetodromo. Ogni settore sarà quindi sviluppato a seconda della funzione e dell'andamento del letto del fiume. A parte le zone trattate a verde, il resto delle superfici sarà realizzato con pavimenti auto-bloccanti e graniglie. L'andamento del fiume sarà così evidenziato con un trattamento in pavimentazione lignea e da varie terrazze dando vita a una passeggiata parallela che permetterà di godere del paesaggio del Parco Fluviale anche senza accedervi direttamente. Da questo “lungofiume” puntualmente si genereranno delle rampe che dalla quota del centro storico porteranno alla quota del parco abbattendo qualsiasi barriera architettonica. La relazione col paesaggio circostante viene ricercata tramite l'assonanza delle essenze arboree e il contrasto delle forme pulite degli elementi di arredo, derivati dal tema della linea rossa che permea tutte le strade del Centro Storico. Nei punti di interesse la lamina si trasforma in sedute, cestini per la raccolta dei rifiuti, totem informativi. Tutti questi manufatti ripropongono la trama identificativa integrandosi quindi al resto dell'intervento e connotando la loro riconoscibilità alla distanza.