Museo dell'Umanesimo | Tommaso Argelassi

Pienza / Italy / 2011

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Fino al 1462 la città di Pienza altro non era che un piccolo centro chiamato Corsignano. Nel 1405 la nascita di Enea Silvio Piccolomini segnò la svolta di questo piccolo borgo. Egli in fatti cinquantatré anni dopo divenne Papa Pio II e decise di dare nuova vita al suo paese natale. Il nuovo pontefice decise di affidare la ricostruzione di Corsignano a Bernardo Rossellino il quale sotto la guida di Papa Piccolomini progettò e costruì Pienza, massimo esempio di progettazione urbanistica razionale del rinascimento italiano. Osservando il duomo di Pienza, la piazza e soprattutto Palazzo Piccolomini ci si rende conto come l’attenzione del progettista sia caduta tanto sull’orientamento quanto sulle proporzioni e sulle geometrie che gli edifici hanno. Dentro Pienza tutto sembra in armonia, tutto sembra (e forse lo è) al posto giusto. Per realizzare la forma di base del mio progetto ho utilizzato la proporzione Aurea, rapporto usato e studiato a lungo; da Leonardo da Vinci nell’Uomo Vitruviano a Le Corbusier in Le Modulor, sono in molti che hanno provato a descrivere e capire questa legge che lega la base di un rettangolo con la sua altezza in un rapporto Ø=1.618033. Per rendere più palese il modo in cui le geometrie si fondono, ho deciso di aprire delle feritoie verticali proprio nei punti dove avviene l’incastro. Un altro taglio è stato fatto nei solai in corrispondenza di quel segmento che unisce gli angoli retti (quelli che si sono formati nella costruzione delle diagonali auree e che andranno ha dare origine alla dimensione della terza figura) in modo tale che un fascio di luce bagnasse quella parete che funge da perno e tiene unita tutta la configurazione. Per rendere più percepibile dall’interno, le forme che hanno dato origine alla pianta, la struttura dei solai diventa visibile nelle zone corrispondenti ai quadrati di partenza mettendo in mostra una doppia orditura. Nell’ultima sala del museo, quella dedicata a Pienza, ho deciso di aprire una grande apertura rettangolare che guarda a Sud, una cornice suddivisa secondo il ritmo dettato dall’orditura principale del solaio Questa sala sfugge un po’ dalle rigide regole usate per la pianta, infatti, la sua copertura abbandona la regolarità dell’angolo retto sollevandosi di un metro nel lato che guarda la città, come a voler far alzare lo sguardo per poter ammirare la meraviglia di Pienza. Un'altra cornice si trova nell’ampia terrazza all’ultimo piano, terrazza circondata da un alto muro che, oltre a differenziare i tre volumi all’esterno, obbliga la vista a dirigersi verso quella feritoia che questa volta inquadra la splendida Val d’Orcia La piazza dinanzi al museo, con impronta principale pari alla parte aurea del quadrato di base del blocco di museo che vi si affaccia (successivamente ridivisa secondo successione di sezioni auree), così come le sedute all’ingresso (disegnate in modo da descrivere la serie di Fibonacci ) provano a palesare il processo di pensiero descrivendo le proporzioni usate. Il materiale che è stato pensato per rivestire le pareti esterne del museo è il Travertino bocciardato poiché, con la sua elevata scabrezza, riesce a riempire di luci ed ombre le lineari e compatte facciate. Per quanto riguarda l’interno, le sale espositive sono circondate da pareti completamente bianche così che qualsiasi tipo di istallazione possa prendervi forma. Il pavimento interno è stato pensato in resina di colore grigio beige. Tutto il progetto si concentra sulla volontà di poter ricreare il bello senza avvalersi di inutili imbellettamenti che, invece di rendere l’impianto più interessante, avrebbero soltanto nascosto le vere idee progettuali. Idee che con il passare del tempo sono diventate delle leggi alle quali il mio museo obbedisce.
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    Fino al 1462 la città di Pienza altro non era che un piccolo centro chiamato Corsignano. Nel 1405 la nascita di Enea Silvio Piccolomini segnò la svolta di questo piccolo borgo. Egli in fatti cinquantatré anni dopo divenne Papa Pio II e decise di dare nuova vita al suo paese natale. Il nuovo pontefice decise di affidare la ricostruzione di Corsignano a Bernardo Rossellino il quale sotto la guida di Papa Piccolomini progettò e costruì Pienza, massimo esempio di progettazione urbanistica razionale...

    Project details
    • Year 2011
    • Status Research/Thesis
    • Type Pavilions / Exhibitions /Installations
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