Scuola Elementare Papa Giovanni XXIII

L’edificio sorge all’interno di un lotto ricavato dalla demolizione di un obsoleto edificio scolastico preesistente. Il tessuto urbano è quello tipico degli insediamenti residenziali e di seconde case sviluppato sulla costa ligure dal secondo dopoguerra agli anni settanta. Luoghi interessati da una sorta di invariabile figurativa che anzichè smarririrsi trovano identità proprio nella indifferenziata reiterazione dei manufatti edilizi. Il progetto rappresenta in questo senso una sorta di elemento di discontinuità, capace per contrasto di costituire un punto di riferimento.Le modeste dimensioni dell’area di intervento hanno determinato la definizione di un volume di grande semplicità formale. Un impaginato di immediata lettura che trova coerente arricchimento nelle scelte compositive che ne strutturano l’immagine. Il posizionamento e la giacitura del volume all’interno del lotto hanno tenuto conto sia del migliore orientamento in relazione agli affacci delle aule, sia della volontà di affrancare la massima distanza tra il corpo di fabbrica e la strada di quartiere che scorre parallela al lato sud dell’area. Scelta che ha consentito di ottenere anche un piccolo campo giochi per l’attività all’aperto. La facciata principale, quasi interamente vetrata, è incorniciata orizzontalmente da un ampio aggetto di copertura che si completa in corrispondenza delle estremità del corpo di fabbrica attraverso i due setti verticali delle murature d’ambito. Una sorta di grande trilite all’interno del quale è stato approntato un impalcato reticolare d’acciaio e legno lamellare, espansione all’aperto degli spazi didattici e non secondariamente filtro e schermatura solare. La simmetria compositiva della facciata è smentita all’estremità ovest da una grande vetrata strutturale a tutt’altezza che segnala efficacemente l’ingresso al’edificio e sottolinea l’obbiettivo di ottenere un manufatto capace di instaurare un dialogo tra interno ed esterno.